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Washington Post - Thohir-DC United, il bilancio è negativo: indonesiano poco presente, spese minime sul mercato

di Antonello Mastronardi

"È arrivato in sella al DC United al momento giusto, e al momento giusto se ne andrà". Così il Washington Post inaugura un interessante approfondimento sull'operato di Erick Thohir alla guida della franchigia della capitale americana, alla vigilia della sua cessione del club a una cordata che dovrebbe includere il miliardario di Los Angeles Patrick Soon-Shiong. Dopo aver acquisito il DC United nell'estate 2012 insieme a Will Chang e il fedele socio Jason Levien, il magnate indonesiano, che resta presidente dell'Inter, ha rilevato la maggioranza del club dallo stesso Chang soltanto nel 2016. In seguito, Thohir ha avviato la costruzione del nuovo stadio, in realizzazione a Buzzard Point, ragion per cui il Washington Post sottolinea come i tifosi debbano comunque essere grati a Erick Thohir.

Stadio a parte, però, l'illustre quotidiano rileva anche come l'era Thohir abbia lasciato molto a desiderare soprattutto in merito alla lontananza dell'indonesiano dal DC United, soprattutto dopo l'acquisizione dell'Inter: "Visita raramente Washington, lasciando poteri operativi a Levien, e ha speso ogni sua energia nell'organizzazione degli Asian Games in Indonesia, per i quali è presidente del comitato organizzativo". Inoltre, il Post sottolinea come l'indonesiano abbia investito ben poco sul rafforzamento della rosa: "Anni di spese contenute nella MLS hanno lasciato spazio all'impennata deli salari all'affermazione di un dispositivo chiamato 'Targheted Allocation Money', che consente alle squadre di metter sotto contratto i giocatoripiù costosi. Così, mentre molti dei 23 club hanno ingaggiato calciatori un tempo inarrivabili per la MLS, il DC United ha continuato a mettere insieme le rose con scambi e acquisizioni mediocri". 

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