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Xabi Prieto: "Real Sociedad a Milano per vincere. Inzaghi non ha un modo di pensare italiano"

di Christian Liotta

A poche ore dal calcio d'inizio di Inter-Real Sociedad, la redazione di Sportitalia ha contatto l'ex centrocampista dei baschi Xabi Prieto, storica bandiera dei Txuri Urdin che si dice convinto che la squadra di Imanol Alguacil vorrà tornare a casa coi tre punti da Milano: "Ne è capace, di vincere o pareggiare al Meazza, ed otterrebbe un primo posto importante per il turno successivo. Sabato è andata in un campo importante come quello del Villarreal vincendo 3 a 0. A Milano può essere molto complicata, l'Inter proverà a vincere, ma la Real Sociedad ha delle armi per giocarsi la partita. A San Sebastian è stata superiore per 70 minuti, anche se negli ultimi 20 i nerazzurri sono cresciuti, pareggiando. Di fronte insomma c'è una grande rivale, capace di essere molto pericolosa".

Le piace lo stile di Simone Inzaghi?
"Ultimamente non ho visto moltissime partite dell'Inter, ma vedendo anche come giocava nell'ultima stagione devo dire che non è un modo di pensare molto italiano, sì. Poi certo sono molto pericolosi quando hanno spazio alle spalle dei rivali. Sono capaci di fare molti danni, lo abbiamo visto qui in Spagna quando sono stati un po' accorti aspettando il proprio momento. I vari Thuram, Lautaro, Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan, Dimarco e Dumfries sono tutti giocatori riconosciuti in Europa che hanno ottimi piedi. Rapidi e capaci di fare la differenza. Quello dell'Inter è un grande centrocampo, ma se me lo chiede mi tengo stretto anche quello della Real Sociedad che è un ottimo reparto. Zubimendi, Merino, Brais Mendez, anche se l'ultimo non potrà giocare oggi. Chiaramente quello nerazzurro può giocarsela con qualsiasi squadra e questo rende l'Inter una delle favorite per la Champions. Nell'ultima stagione è arrivata in finale facendo una bella partita. Vedremo dove saranno capaci di arrivare".

E di Lautaro cosa ne pensa?
"Posso aggiungere poco rispetto a quello che già si dice di lui. Penso che abbia raggiunto la sua piena maturità, si senta completo e molto importante nell'Inter, è raro che non segni o che non si crei occasioni di segnare. È il giocatore più pericoloso e determinante dell'Inter. La cosa migliore per noi sarà cercare di tenerlo il più possibile fuori dall'area di rigore".


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