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Zanetti, come al solito campione di solidarietà

di Guglielmo Cannavale

Zanetti ha fatto un grande gol mercoledì: un avvenimento eccezionale, perché il capitano segna raramente. Almeno sul campo. Perché fuori, di gol, ne segna moltissimi. Perché regalare il sorriso a un bambino più sfortunato vale come, e più, di un gol. Un grande campione sul campo, quindi, ma anche un campione di solidarietà. E ieri ha dato un'altra dimostrazione della sua generosità partecipando ad un'asta di beneficenza organizzata da Acer in collaborazione con sette fondazione benefiche, tra cui Pupi. All'evento, condotto da Nicola Savino e dal comico di Colorado Pucci, hanno partecipato anche altri nomi importanti della storia nerazzurra: Bergomi, Beppe Baresi e Paolillo. Zanetti si è impegnato in prima persona, presentando la sua fondazione e illustrando il suo lavoro in Argentina.

Poi il capitano ha partecipato anche all'asta, in cui venivano vendute magliette autografate (da Sneijder ed Eto'o) e palloni firmati da tutta la squadra dell'Inter. Zanetti stava per prendere la maglietta autografata da Del Piero, che però gli è sfuggita all'ultimo. Javier e sua moglie, Paula, si sono consolati con i biglietti della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra 2012. Vorrà dire che Zanetti pensa di essersi ritirato entro il 2012? Non è detto, perché sarebbe comunque in vacanza. Ovviamente il ricavato dell'asta è andato tutto in beneficenza alle sette fondazioni. Per una sera non si è parlato di calcio, perché bisognava pensare a cose più importanti. 

 

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