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Zanetti e la mania per i capelli

di Fabio Costantino
Fonte: Ok Salute

È all’Inter da 14 anni, da quando Moratti è diventato proprietario della squadra. Javier Zanetti ne ha vissute di situazioni particolari in questo lasso di tempo, ma è sempre rimasto al suo posto. In pratica, il capitano è una garanzia per il tifoso nerazzurro, un porto sicuro, l’unico sempre presente. Ma un’altra cosa non è mai cambiata: il suo taglio di capelli. Zanetti ha parlato di questo curioso argomento a Ok Salute, in edicola oggi: “Tengo particolarmente ad avere i capelli sempre in ordine, anche in campo, anche sotto un temporale o in mezzo a raffiche di vento. Tutti, mia moglie compresa, mi chiedono come faccio a finire le partite senza un capello fuori posto, la mia risposta è che curo molto la testa”.

Ma come si concretizza questa attenzione maniacale del capitano nei confronti dei suoi capelli? “Ogni mese una spuntatina dal mio barbiere di fiducia a Como, ogni mattina una lisciatina davanti allo specchio, senza gel né creme, solo acqua. Forse sono troppo preciso, ma è una questione di immagine e di carattere. Però lo confesso, è una mania, se avessi un ciuffo fuori posto non mi sentirei a mio agio. Una cosa che non sopporto è che qualcuno mi passi le dita tra i capelli, non lo concedo neanche a mia moglie. Solamente due persone al mondo hanno licenza di spettinarmi: mia figlia Sol, tre anni, e, quando sarà in grado di farlo, il mio piccolo Ignacio, cinque mesi. Posso fare uno strappo alla regola anche per i bambini della Fondazione Pupi. Una volta un gruppo di tifosi per festeggiarmi cercò di mettermi le mani tra i capelli, ma io li dribblai. Quando mi tocco fare un servizio fotografico, lo stylist cambiò completamente la mia acconciatura, per inventare un nuovo Zanetti. Mi sentivo in imbarazzo e guardando le foto non mi sono riconosciuto. I miei capelli sono parte integrante della mia identità e se penso di perderli provo terrore e incrocio le dita. In tal senso sono ottimista perché in famiglia non ci sono calvi”.

Nello spogliatoio, ovviamente, non mancano le battute nei suoi confronti: “Il più scatenato era Ivan Zamorano, se penso che è il padrino di battesimo di mia figlia... L’unico che mi capisce è Ricardo Quaresma, perché come me è sempre attento all’ordine dei capelli. Vengo preso in giro, ma in 14 anni nessuno si è inventato un soprannome per me”.


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