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Zanetti: "I giocatori sudamericani si adattano velocemente al calcio europeo, lì si cresce a 360°"

di Mattia Zangari

Nel corso della lunga storia del calcio, pochissimi giocatori messicani si sono imposti nel continente europeo. Il motivo? Javier Zanetti, stuzzicato sul tema, ha fornito il suo punto di vista sulla questione: "Andare in Europa ti fa crescere in tutti i sensi, come giocatore e come persona. Le esperienze che si vivono lì sono difficili da vivere in un'altra parte del mondo - la premessa del vice presidente dell'Inter a Tudn.com -. Il calciatore messicano perché è molto a suo agio? Vuole quella sfida? Dice: 'no, sto bene qui, guadagno molto bene'. Il giocatore argentino, l'uruguaiano, il brasiliano si adattano velocemente, perché siamo nati con tante difficoltà e ci adattiamo a qualsiasi situazione, non ci piacciono le cose comode. Questo è ciò che deve fare il calcio messicano per esportare giocatori in Europa". 


Zanetti, infine, ha fatto un esempio emblematico di un messicano che ha fatto carriera in Europa, Guillermo Ochoa: "Memo era molto rispettato in Italia, ha giocato in un club che aveva tante difficoltà (la Salernitana, ndr), ma le sue parate erano fenomenali. Io lo adoro, vorrei chiedergli cosa pensa della sua esperienza nel calcio italiano". 


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