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Zanetti: "L'Inter è inclusione, sin dal battesimo. Splendido l'appoggio FIFA alla mia fondazione"

di Christian Liotta

"Per me è importante quello che succede sul campo, ma è più importante quello che succede fuori. Per me il calcio va vissuto a 360 gradi. La carriera sportiva l’ho percorsa, con mille soddisfazioni. Quando ho smesso a più di 40 anni ho deciso che per me era finita sì un’epoca ma ne stava cominciando una nuova, diversa, altrettanto entusiasmante". Lo dice Javier Zanetti, vice presidente dell'Inter, che in un'intervista al Corriere della Sera rivela anche l'appoggio avuto dall'Inter per le sue iniziative benefiche: "Da Massimo Moratti fino a Steven Zhang, mi hanno sostenuto e incoraggiato. Questa è una società che già dal battesimo, Internazionale, parla di inclusione e tolleranza. Con il succedersi dei presidenti, ho sempre cercato di dare continuità agli eventi benefici e solidali. Mi hanno sempre ascoltato e seguito. Un club deve sempre crescere, progredire nella parte Corporate, un settore delicato ma vitale per un grande club come l’Inter".

E ora anche la Fifa le ha teso la mano.
"Una splendida notizia. Significa che potremo programmare, tra le fondazioni Pupi e Fifa, naturalmente anche con l’Inter, una serie di iniziative già nel 2023 di importanza ancora più globale e coinvolgente. Ne abbiamo parlato a lungo a Riad prima della finale di Supercoppa con i soggetti interessati, dirigenti, sponsor, partner. Ho sfruttato a fin di bene anche la mia appartenenza al Comitato organizzativo Fifa e i miei buoni rapporti con il presidente Infantino. C’è entusiasmo e voglia di concretezza: è la mia filosofia".


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