Zanetti: "Se mio figlio mi dicesse di andare al Milan? Non penso arriverebbe a tanto ma..."
Ospite del podcast 'BFF – Best Friend Florencia', prodotto da OnePodcast, l'ex capitano dell'Inter, oggi vicepresidente, Javier Zanetti ha risposto a qualche curiosità, svelando alcuni aneddoti su Baggio e sui figli.
In Argentina tutti hanno un apodo, il soprannome:
"Qui in Italia non si usa tanto. In Argentina ne abbiamo tantissimi".
Ti elenco dei nomi e tu mi dici il loro apodo.
"Angel Di Maria el Fideo. Perché è magrolino. Anche io lo ero quando ero piccolo, ma mi sono salvato. Alvaro Recoba, el Chino. Riquelme, Topolino. Per un famoso gol fatto a un derby e fa così (gesto con le mani alle orecchie) davanti al presidente. Càceres, el pelato, però ha i capelli lunghi. Abbondanzieri, el Pato perché si muoveva come una papera. Ha giocato con me in Nazionale El Pato, grande, grande. Bitstuta, Batigol. Higuain, Pipita. Veron, la Brujita. Forlan, la Chacha. Crespo, Valdanito".
Aneddoto su Roberto Baggio:
"È un fanatico dell’Argentina. Pensa che mi ha regalato il mio primo cane, un Labrador quando era all’Inter. Avevo visto un filmato che mi aveva fatto vedere Roby, vedevo questi cani che correvano e ho detto ‘che bei cani’. E a lui è rimasta questa cosa qui e dopo tempo mi ha invitato a mangiare al ristorante di un suo amico e ad un certo punto mi ha detto: ‘Accompagnami in macchina così mi aiuti a prendere una cosa’. Apriamo il baule ed esce questo cane e mi dice: ‘È tuo’. Da lì ci siamo innamorati dei Labrador. Avevo un cane che correva più di me, mi faceva allenare".
I tuoi figli sono tutti diversi, ma ti somigliano tutti e tre:
"Sì, diciamo che sono tutti e tre diversi. Sol ha 18 anni, è la principessa della famiglia, mi somiglia perché fa mille cose. Non stiamo mai fermi. A Nacho, di quindici anni, non gli piace pettinarsi. Mi fa morire. È come se avesse portato la calma nella famiglia: ‘Fate quello che volete, io sono qua e non mi pettino. Non faccio niente’. Tommy, il più piccolino, è un mix di tutta la famiglia. Nacho gioca a futsal e Tommy è nell’Accademia dell’Inter. Se un giorno vorranno fare i calciatori, non avranno problemi, ma è l’essenza quello che fa la differenza".
L’importante è che stiano all’Inter?
"Si, (ride, ndr)".
Ma se Nacho, oltre a non pettinarsi, ti dicesse che vuole giocare nel Milan? Che diresti?
"No, no. Non credo che arriverebbe a questo. Ma vediamo quando arriverà questo momento".