Zaniolo ascoltato dalla Procura di Torino. I suoi legali: "Nessun indizio di scommesse sul calcio"
Dopo Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, oggi è stato il turno di Nicolò Zaniolo a rispondere agli inquirenti. Presentatosi in Procura a Torino, l'attaccante dell'Aston Villa è stato ascoltato dalla pm Manuela Pedrotta per circa tre ore, la durata del colloquio conclusosi alle 17.40 circa come fa sapere Sportmediaset che riporta la nota diffusa dai legali dell'ex Roma: "Ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto ad alcuna contestazione formulata dal pm chiarendo definitivamente la sua posizione. Non è emerso nessun indizio a suo carico circa ipotesi di scommesse su partite di calcio. Ha riconosciuto di aver giocato saltuariamente su piattaforme illegali a poker e black jack e ha chiarito di non essere mai stato soggetto a minacce o intimidazioni - hanno aggiunto i suoi avvocati -. Siamo fiduciosi di chiudere presto la vicenda giudiziaria del nostro assistito".
Zaniolo ha fin qui sempre negato ogni tipo di coinvolgimento nell'ambito di scommesse calcistiche, ammettendo di aver utilizzato piattaforme illegali. Atto punibile dalla legge, ma non dalla giustizia sportiva. Se la versione del giocatore dovesse rivelarsi veritiera, il classe '99 non avrebbe dunque violato l'articolo 24 che impone il "divieto di scommesse e obbligo di denuncia".