Zappi sul possibile deferimento: "Sereno e fiducioso. Mai pressioni, abbiamo agito nell’interesse dell’AIA"
Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Antonio Zappi ha commentato all’ANSA la notifica della chiusura delle indagini da parte della Procura Figc sul fascicolo che lo riguarda, relativo a presunte pressioni esercitate in occasione del cambio ai vertici degli organi tecnici di Serie C e Serie D.
"Ho ricevuto con stupore la notifica della chiusura delle indagini", ha dichiarato Zappi.
"Desidero ribadire la mia piena serenità e la totale fiducia negli organi di giustizia sportiva, certo che verrà riconosciuta la mia completa estraneità ai fatti contestati".
Il presidente dell’AIA, accusato di presunte pressioni legate all’avvicendamento tra Maurizio Ciampi e Alberto Pizzi con Daniele Orsato e Stefano Braschi, respinge ogni sospetto:
"Io e il Comitato Nazionale abbiamo sempre operato nel pieno rispetto delle regole e nell’esclusivo interesse dell’Associazione, che meno di dieci mesi fa ci ha conferito un mandato forte, chiaro e legittimato dal voto degli associati".
Zappi assicura che l’inchiesta non rallenterà il lavoro intrapreso:
"Questa situazione non modificherà il mio impegno. La riorganizzazione tecnica dell’AIA, fondata su professionalità, impegno e merito, è l’unica strada per migliorare la qualità e le prestazioni dei nostri arbitri".
Nel merito delle scelte tecniche, Zappi rivendica la continuità del progetto:
"Abbiamo riconosciuto il valore del lavoro di Ciampi e Pizzi, proponendo loro incarichi di vice nelle categorie superiori per garantire continuità. Allo stesso tempo abbiamo affidato la Serie C e la Serie D a due ex internazionali di prestigio mondiale come Orsato e Braschi, che conoscono il percorso necessario per arrivare ai massimi livelli arbitrali".
Il presidente ribadisce l’importanza dell’autonomia dell’AIA:
"Lavoreremo con determinazione per garantire all’Associazione il massimo grado di autonomia, indispensabile per un’azione imparziale, credibile e rispettata. Continueremo anche nel contrasto a ogni forma di violenza, affiancando alle misure repressive un percorso culturale e formativo sempre più incisivo".
In chiusura, un auspicio:
"Rimango fiducioso che la Procura Figc chiarisca ogni aspetto dell’indagine quanto prima, così da permettere al processo di rinnovamento tecnico avviato lo scorso dicembre di proseguire senza ostacoli e nell’interesse dell’intera comunità calcistica italiana".