Zeman: "Covid, campionato non falsato ma fortemente condizionato. Così come i giudizi"
La Gazzetta dello Sport annovera da oggi un collaboratore d'eccezione: trattasi di Zdenek Zeman, che per la rosea svilupperà l'alfabeto del calcio dal suo punto di vista. La sua prima riflessione parte dalla lettera C, nello specifico la C di Covid, e di come la pandemia abbia lasciato il segno non solo sulla passione dei tifosi, ma anche su quello che è lo sviluppo del campionato: "Il campionato che stiamo vivendo quest’anno non può definirsi falsato, ma di certo è fortemente condizionato dalla pandemia. Così come condizionati devono essere i giudizi. Applausi e meriti a chi è riuscito tra grandi difficoltà a trovare un equilibrio, una costanza e una concretezza, ma chi non c’è riuscito ha di certo molti alibi. Difficile giudicare in modo netto e criticare in modo circostanziato. Società, allenatori e giocatori, tutti sono stati frenati. Non è facile vivere una stagione così: tra controlli continui, casi Covid che tolgono la disponibilità degli atleti da un momento all’altro e creano disagi, tensioni, distrazioni, preoccupazioni".
A essere fortemente condizionati sono anche i club: "I bilanci già in enorme sofferenza per gestioni non sane hanno conosciuto in alcuni casi il colpo di grazia e nell’ultimo anno si è scelto di giocare più per non fallire che per raggiungere un risultato sportivo o rispettare il pubblico. Riunioni, assemblee, gestione dei diritti tv, necessità di anticipi su future entrate hanno contraddistinto il lavoro quotidiano di presidenti e manager. Senza un immediato flusso di denaro è impossibile a coprire i debiti e pagare stipendi arretrati. Tanti presidenti sono più interessati a questo, magari creando nuove competizioni internazionali che possano attirare sponsor per i club più grandi più che per l’intero sistema. Agendo in maniera egoistica".
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