Zenga: "Crisi Inter? Non conosco le problematiche, ho troppo rispetto di Spalletti per aggiungere altro"
Reduce dalla magica nottata di San Siro, dalla quale si è portato a casa lo storico pari con l'Inter e gli applausi sentiti del pubblico interista, Walter Zenga, tecnico del Crotone, si presenta in collegamento con il salotto televisivo di Tiki Taka con una battuta: "Se sapevo in anticipo che avrei fatto risultato sabato? Sapevo sarei stato ospite da te... (riferendosi al giornalista Pardo ndr). Può succedere sempre di perdere male in Serie A", aggiunge l'ex Uomo Ragno.
Ci racconti qualcosa che non si è visto della serata di Milano? "C'è gratitudine (verso i tifosi interisti e l'Inter ndr), poi io ho il vantaggio di aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, oltre ad aver frequentato la Curva. In pochi possono dire di aver fatto come me, ci sono Maldini per il Milan e Totti per la Roma. Nel mio caso, poi, nel '94 un presidente mi mandò via; il mio sogno era di iniziare la carriera e finirla nell’Inter, ma ormai è inutile tornarci".
Hai nostalgia degli anni da giocatore? "No, mi piace molto quello che sto facendo, ed è una cosa sulla quale ho lavorato tanto. Le ultime due esperienze (Sampdoria e Wolverhampton ndr) non sono andate come avevo previsto, ma sono cresciuto molto lavorando su me stesso: ora penso di essere sulla strada giusta".
Cosa ti ha colpito di più dell'esperienza calabrese? "Io ho fatto subito il paragone con Catania: è una società a conduzione familiare".
Chi vince lo scudetto? "A inizio campionato avevo detto Napoli... Poi però sono d'accordo con Allegri quando diche che bisognerà vedere chi starà meglio tra un mese".
Italia '90, che ricordi hai? "Io posso dirti una cosa: potevamo essere la Spagna del 2000. Con una situazione leggermente più favorevole, avremmo potuto vincere Europeo e due volte il Mondiale senza neanche accorgercene".
Come hai preparato la gara con l'Inter? "E' molto facile preparare una partita contro loro: non devi toccare corde strane perché giochi a San Siro davanti a 50mila persone. Ma io ho avuto una fortuna: ho trovato un grande gruppo".
Come hai visto l'Inter? "Non mi permetto di affrontare questo argomento, non ci casco. Io ho preparato la gara cercando di mettere in difficoltà l'avversario, e dico che ci siamo comportati da squadra".
Che idea ti sei fatto dei problemi cronici dell'Inter? "Non so cosa risponderti, non conosco le problematiche all'interno della squadra. Poi ho troppo rispetto per Spalletti e non mi permetto di aggiungere una virgola. L'altro ieri ero solo concentrato sulla mia squadra, rivedendola magari potrei darvi altri dettagli".
Icardi capitano? "Ripeto: io ho Cordaz come capitano che è qui da tanti anni. Io capisco che non vuoi rompermi le scatole, lo apprezzo (sorride ndr)".