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Zenga: "Inter l'anno scorso in UCL grazie al mio Crotone, quest'anno per meriti. Spalletti? Pressioni normali"

di Stefano Bertocchi
Fonte: TMW

"Pensavo che l'Inter potesse fare tre punti a Udine e chiudere il discorso Champions. Però mi sembra che il calendario sia dalla loro parte e se arrivano terzi hanno fatto il loro, perché arrivare dietro a questa Juventus e questo Napoli è una conferma. L'anno scorso sono andati in Champions League grazie a noi del Crotone, quest'anno per merito loro". Intercettato da TMW a margine dell'evento 'Gazzetta Night', Walter Zenga commenta così la stagione dell'Inter. 

Per Spalletti non è facile lavorare venendo sempre messo in discussione.
"Ogni allenatore è abituato ad avere una grandissima pressione. Guardate Pochettino: non ha mai vinto niente, non gli hanno fatto fare mercato, sempre criticato ed è arrivato in finale di Champions League. L'importante è avere le idee chiare, andare avanti per la propria strada".

La ritroveremo su una panchina?
"Ovvio che si spera di trovare una sistemazione. Ed è anche chiaro che mi sto dando da fare per far sì che questa destinazione arrivi".

Italia o estero?
"La mia fortuna è che avendo avuto ampia esperienza all'estero conosco tante persone, parlo le lingue quindi non ho un grande problema. Il Mondo è tanto grande e ci si guarda intorno".

Cosa è successo dopo l'ottima esperienza al Catania?
"Passando da Palermo dove arrivai e trovai una situazione un po' particolare, perché nessuno si ricorda che per esempio Liverani era fuori squadra per infortunio, era arrivato Pastore e si dovevano cambiare certi meccanismi. Poi sono andato a Genova, con Ferrero ho avuto una bellissima esperienza comunque. Nonostante mi abbia esonerato, come ha detto lui lo ha fatto ingiustamente e ha detto a posteriori che non l'avrebbe mai fatto. Crotone è stata un'esperienza positivissima nonostante il risultato finale, eravamo fra le squadre che hanno giocato meglio oltre ad aver fatto risultati importanti. A volte bisogna essere più fortunati che bravi".

E a Venezia?
"A Venezia siamo ancora con una partita ed è tutto nelle mani nostre. Vincendo si può ottenere qualcosa di fondamentale, playout o salvezza diretta. Il problema è che dal 5 marzo non è stata più la mia squadra".


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