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Zoppini (Populous) spiega il progetto: "Meglio dello stadio degli Spurs. Si può realizzare in tre anni e mezzo/quattro"

di Stefano Bertocchi

Intervenuto sulle frequenze di Radio Sportiva, Alessandro Zoppini, responsabile del progetto di Populous per il nuovo stadio di Milan e Inter, ha parlato della necessità di un nuovo impianto per la città di Milano, spiegando i dettagli del progetto in questione: "Noi siamo partiti dal desiderio di creare qualcosa di unico per la città di Milano. Abbiamo utilizzato i due simboli principali che sono il Duomo e la Galleria. Volevamo uno stadio estremamente funzionale, che riqualificasse insieme a tutto il contesto una zona urbana attualmente dequalificata: uno stadio a consumo zero anche perché il terreno ora è occupato da un piazzale vuoto per 6 giorni su 7".

"E' uno stadio che garantirà la migliore geometria del catino mai realizzata - ha poi continuato -, meglio di progetti recenti come lo stadio del Tottenham: ci sarà una grande atmosfera per i tifosi ma anche uno stadio aperto a tutti gli abitanti del quartiere. Si ricicleranno risorse energetiche, sarà più basso rispetto all'attuale e attenuerà i rumori all'esterno. Per il vicinato sarà quasi impercettibile: è prevista la piantumazione di alberi ad alto fusto che schermeranno completamente lo stadio".

Durante il suo intervento, Zoppini non dimentica di mandare un messaggio a Inter e Milan: "Noi abbiamo fatto il nostro mestiere, il meglio che potevamo, poi Inter e Milan dovranno decidere quale dei due progetti portare avanti: noi siamo fiduciosi, la gente e i media ci vedono favoriti ma questo non vuol dire niente. Noi siamo pronti per iniziare anche domani, in tre anni e mezzo/quattro si può realizzare il progetto, che dovrà sicuramente essere pronto per le Olimpiadi del 2026. Abbiamo lavorato per più di un anno sulla fattibilità di San Siro, però è come una vecchia macchina: consuma troppo, fa troppo rumore e non ha i confort attuali, e quindi è un edificio ormai obsoleto" ha poi chiosato. 

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