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Argentina-Germania: precedenti... nerazzurri

di Alberto Casavecchia
Crespo, tra i protagonisti della sfida

Domenica il Mondiale ospiterà un quarto di finale  davvero incredibile e ricco di storia, ovvero Germania-Argentina, rivincita dei Quarti di Finale di 4 anni fa, che videro i tedeschi imporsi per 5-3 ai calci di rigore e non solo. Tedeschi e argentini si sono contesi in passato già due finali di Coppa del Mondo, a Messico ’86 e ad Italia ’90, nella famosa finale in cui l’inno nazionale argentino fu fischiato dal pubblico italiano, scatenando le ire di Maradona. Come sempre le sfide tra queste due grandi del calcio mondiale hanno visto la presenza di tanti nerazzurri in campo, da ambo le parti. Nella prima finale, quella messicana, l’Argentina s’impose per 3-2. Dal lato tedesco vi erano in campo sia Andy Brehme, sia Lothar Matthäus che Kalle Rummenigge (autore del gol dell’1-2 tedesco, che diede inizio alla rimonta, completata da Rudi Völler); i primi due, all’epoca non giocavano ancora nell’Inter, ma nel Bayern Monaco, mentre il Panzer si apprestava a vivere la sua ultima stagione a Milano.

Nel 1990, Brehme, Matthäus e Klinsmann costituivano il blocco nerazzurro della nazionale allenata dal Kaiser Franz Beckenbauer, che raggiunse la finale dopo la vittoria ai rigori sull’Inghilterra di Sir Bobby Robson. fu un rigore, realizzato da Brehme (Matthäus, rigorista designato non poté battere a causa di un scarpa rotta) a dare ai tedeschi il terzo alloro Mondiale. Queste big non incroceranno i pugni per ben 16 anni. Nel 2006 è tempo di Quarti di finale. L’Inter, all’Argentina di Pekerman, regala Esteban Cambiasso, Hernan Crespo e Julio Cruz. Crespo giocherà da titolare la gara, mentre Cruz subentrerà nel secondo tempo al posto del Valdanito, cosi come El Cuchu. Ancora i rigori decidono il destino di questa sfida e sarà un errore del centrocampista nerazzurro a dare la vittoria ai tedeschi, dopo che Cruz non aveva mancato la sua marcatura.

Domenica a tenere alta la bandiera nerazzurra saranno Walter Samuel e Diego Milito, ma con molta probabilità non la vivranno in prima persona, giacché Maradona (col dente avvelenato nei confronti dei tedeschi) opterà per altre soluzioni tattiche.


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