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Atalanta-Inter, le pagelle - De Vrij il miglior antifurto, Lautaro a imperitura memoria. Calha maiuscolo

di Fabio Costantino

SOMMER 6,5 - Primo tempo sorseggiando un té caldo, poi nella ripresa compie due interventi pesanti su Lookman e soprattutto su Scamacca, respingendo le velleità dei padroni di casa. Perde l'imbattibilità esterna, ma porta a casa risultato e prestazione.

PAVARD 6 - Mezz'ora in campo senza infamia né lode, con la speranza che il ginocchio sinistro sia riuscito a reggere alla brutta torsione. DAL 32' DARMIAN 6,5 - Non ci si accorge che è entrato in campo che si procura una punizione dal limite e un rigore anticipando con perfetto tempismo l'uscita di Musso. Nelle fasi più critiche del secondo tempo bada al sodo e salva su Scamacca dopo la respinta di Sommer.

DE VRIJ 7 - Un gigante, Scamacca riessce a colpire solo quando non avrebbe dovuto ricevere quel pallone. Per tutta la gara è padrone della propria area di rigore, svetta su ogni pallone e anticipa chiunque ripulendo palloni sporchi e consegnandoli ai costruttori del gioco. Ancora una volta non disattende le aspettative: quando c'è da proteggere la propria casa, è il migliore degli antifurti.

ACERBI 6,5 - Nel primo tempo viene spesso messo in mezzo da Koopeiners e Zappacosta, non ha il passo per stare dietro a entrambi e allora resta a metà strada per evitare rischi. Cura il palleggio per far uscire il pallone e talvolta sale per aiutare la manovra d'attacco, provando anche la soluzione dalla distanza. Quando i padroni di casa aumentano la pressione fa il proprio dovere.

DUMFRIES 6,5 - Si affaccia per la prima volta nella metà campo atalantina, in modo convinto, solo verso la fine del primo tempo quando la sua squadra alza il baricentro e lo svincola dalla fase difensiva su Ruggeri, al quale non manca la personalità e che lo va a prendere molto alto per costringerlo a giocate conservative. Privo di spazi per galoppare, l'olandese propende per la gestione dei momenti critici e attende l'occasione buona per salire, come quando sfiora il terzo gol davanti a Musso.

BARELLA 6,5 - La gomitata in faccia di De Roon dopo pochi minuti lo stordisce, poi la tacchettata sulla testa di Djimsiti lo costringe a giocare tutto il secondo tempo con un turbante. Il bilancio della sua prestazione assomiglia molto a un referto medico a seguito di una battaglia a cui non si sottrae. Non molto brillante, più di una volta invece di accelerare tende a giocare il pallone pur di mantenerne il controllo. Fa prevalere l'animus pugnandi rispetto alla tecnica.

CALHANOGLU 7,5 - Il giudizio sulla sua prestazione non può prescindere dalla palla immaginifica che serve a Darmian in occasione del rigore del vantaggio ospite, di cui lui stesso si fa carico dagli undici metri con la solita precisione. Giocata che sublima una prestazione maiuscola in cui gioca molto basso per non farsi aspirare dalla bagarre a centrocampo. Sempre lucido anche nei momenti più caldi, un porto sicuro per i compagni. DALL'85' ASLLANI SV.

MKHITARYAN 6 - Alterna fasi di presenza mentale e tecnica ad altre in cui rincorre inutilmente il pallone e sembra fuori ritmo. Campo pesante, pioggia battente, poca fluidità generale della manovra sono i nemici del suo bagaglio calcistico e lo soffocano in più di una circostanza. Dal canto suo come sempre si rende utile tatticamente, crescendo nel secondo tempo. Il gol di Lautaro è figlio del suo senso del posizionamento. DAL 70' FRATTESI 6 - Ci si aspetterebbe qualcosa di più dalla sua freschezza, soprattutto quando bisogna rincorrere gli avversari e portare il pallone davanti con velocità, allontanandolo dalla propria area. Si adegua al clima da battaglia.

DIMARCO 6 - Come per Dumfries, non è una serata offensivamente rilevante per lui che fatica a trovare la profondità sia perché Acerbi non lo asseconda come farebbe Bastoni sia perché Zappacosta lo attacca nella metà campo avversaria e lo costringe, in partnership con Koopmeiners, a mantenere un approccio diffidente. Più utile dietro che in avanti, ma questo non gli impedisce di sfiorare il gol dell'anno. Sozza non gli dà una mano, ma va giù troppo facile sul gol di Scamacca. DAL 70' CARLOS AUGUSTO 6 - Fatica a rendersi utile in fase offensiva perché l'Inter, dopo il suo ingresso, abbassa il proprio baricentro per contenere la pressione bergamasca. Lui recepisce e si dedica alla chiusura su Hateboer e chiunque passi dalla sua zona.

MARTINEZ 7 - Per tutto il primo tempo si danna l'anima ma non trova mai la soluzione che vorrebbe e fatica a dialogare con Thuram, letteralmente aggredito dal centrale atalantino di turno. Nella ripresa entra con sensazioni diverse, più in linea con la propria visione del calcio e inizia a palleggiare tra le linee mettendo in crisi la linea difensiva avversaria. Segna di testa, ma è in offside. Prove generali per un gol di imperitura memoria. DALL'85' SANCHEZ SV.

THURAM 6 - Pochi spunti nel contesto di una gara difficile, perché per tutto il primo tempo è braccato alto dai centrali bergamaschi e si limita a qualche sponda per dare fiato alla manovra. Decisamente meglio nella ripresa, quando si appoggia alla tecnica di base per andare via palla al piede o servire con puntualità compagni più liberi. Prezioso con il suo atletismo nel finale, anche se di occasioni da gol non riesce a crearsene.

ALL. INZAGHI 7 - Vittoria pesantissima, su un campo in cui nessuno aveva anche solo segnato. Nel primo tempo i suoi ragazzi costruiscono poco ma dietro non rischiano, poi un lampo di Calhanoglu spinge l'andamento nella giusta direzione. Nella ripresa l'Inter gioca un ottimo calcio sorprendendo Gasperini, che inserendo Pasalic per Kolasinac commette un errore a cui rimedia tardivamente. Bene anche la gestione dei cambi. Messaggio potente al campionato.


ATALANTA: Musso 5,5, Scalvini 6 (dal 63' Toloi 5), Djimsiti 6, Kolasinac 5,5 (dal 55' Pasalic 6), Zappacosta 6 (dal 55' Hateboer 5,5), De Roon 6, Ederson 6, Ruggeri 6,5, Koopmeiners 6,5 (dall'80' Muriel 6), Lookman 6 (dall'80' De Kaetelaere 5,5), Scamacca 6. All. Gasperini 5,5


ARBITRO: SOZZA 5,5 - Partita maschia, tanti contrasti agevolati dalla pioggia e dal terreno bagnato. Lui lascia correre molto ma quando è costretto estrae il cartellino, dirigendo con personalità. Poi sul contatto Lookman-Dimarco lascia correre permettendo all'Atalanta di tornare in corsa. Il VAR non interviene perché l'entità è materia di campo, ma i dubbi, enormi, permangono. Sacrosanta l'espulsione di Toloi.
ASSISTENTI: Di Iorio 6 - Bercigli 5,5
VAR: Irrati 6


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