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Borussia Dortmund-Inter - Biraghi soffre, Candreva dai due volti. Lukaku non punge, Lautaro ci prova

di Stefano Bertocchi

HANDANOVIC 5,5 - Salva sul destro ravvicinato di Gotze e sul timido tentativo di Hazard, poi si ripete su Sancho e si affida alla fortuna sulla rasoiata di Witsel. Osserva spegnersi in rete il lento pallone calciato da Hakimi e non riesce a chiudere il piattone vincente di Brandt. Si fa sorprendere sul suo palo di nuovo dal 5 giallonero. 

GODIN 6 - Torna titolare in una serata che richiede la sua elevata dose di esperienza. Prezioso in copertura, tiene a bada chi passa dalle sue parti con interventi decisi e spazzate vecchio stampo al momento del bisogno. Fa il possibile ma viene bruciato da Brandt nella catastrofica azione del 2-2. 

DE VRIJ 6 - Fornisce il suo solito apporto nelle palle alte e nelle chiusure difensive, coprendo le spalle a Godin e Skriniar. Quando può avanza di qualche metro per garantire un'impostazione alternativa ai piedi di Brozovic, poi nel momento di sofferenza si fa prendere il tempo da Hakimi. 

SKRINIAR 5,5 - Ringhia alto sul più rapido Sancho per anestetizzare sul nascere ogni possibile iniziativa, ma la trattenuta su Hakimi gli costa un giallo dopo 30'. Rischia grosso con un tracciante in orizzontale che per sua fortuna non genera conseguenze indesiderate. Non riesce a intercettare l'assist vincente indirizzato a Hakimi e va in netta difficoltà nel secondo tempo. E non è il solo. 

CANDREVA 6 - Il giallonero del Dortmund lo ispira: dopo la rete dell'andata, inaugura la gara di ritorno con il lancione di sinistro che aziona Lautaro per il vantaggio nerazzurro. Non soddisfatto, fa su e giù sulla fascia e riceve la splendida sventagliata del 10 argentino che trasforma in un assist al bacio per il 2-0 di Vecino. Ma è una gara dai due volti: gioca tutto il secondo tempo da ammonito e macchia la prestazione con le imprecisioni che innescano entrambi i gol del Borussia Dortmund. 

VECINO 6 - Nell'undici iniziale Conte preferisce i suoi centimetri alle idee del neo-recuperato Sensi. Si dedica meticolosamente alla fase di interdizione, sporcando le linee di passaggio degli uomini di Favre e recuperando palloni importanti. La garra dell'uomo da Champions lo porta al diagonale vincente che vale il raddoppio. Nella ripresa cala e pasticcia pericolosamente, lasciando spazio a Sensi. (DAL 68' SENSI 6 - Il suo rientro in campo dopo l'infortunio arriva in un momento di pura sofferenza. Lotta e fatica per entrare stabilmente nel vivo del gioco, con il pallone tra i piedi fa sempre la cosa giusta. Sfiora anche il gol del pareggio).

BROZOVIC 6 - La disposizione tattica delle due squadre lo porta al continuo duello con Brandt: macina tanti chilometri e quando ha tempo materiale per ragionare costruisce come da abitudine. Dispensa calcio anche nelle situazioni più complicate, come lo slalom speciale che dà il via all'azione del 2-0 del collega uruguaiano. Si fa scippare il pallone da Paco Alcacer che porta al 2-2 del Dortmund. 

BARELLA 6,5 - Prezioso nei recuperi in mezzo al campo, non teme mai il contrasto e non rinuncia ai soliti inserimenti tra le linee. Aumenta i giri del motore con lo scorrere del tempo. 

BIRAGHI 5 - Trova posto dal 1' nella corsia di sinistra, complici i problemi fisici di Asamoah. Inizia la sua prestazione con un fallo in ritardo su Hakimi che lo costringe a giocare con un giallo sul groppone per tutta la partita. Non sempre ben piazzato, soffre le sovrapposizioni del 5 di Favre. In costante affanno. (DAL 66' LAZARO 6 - Torna a sfidare un vecchio rivale nel momento più delicato del match. Fornisce il suo apporto con un paio di chiusure decisive su Schulz e qualche interessante iniziativa sulla fascia). 

LAUTARO 7 - Gli bastano cinque giri di orologio per bucare Bürki e portare l'Inter avanti dopo un'azione personale dove c'è tutta l'essenza del Toro: grinta, tecnica e glaciale freddezza. Pressa tutti e si trasforma anche in regista d'attacco: suo il magistrale cambio di gioco che porta Vecino al gol. Nel secondo tempo accusa le difficoltà generali e si estranea dal gioco. 

LUKAKU 5 - Dopo la doppietta che ha steso il Bologna va a caccia del primo gol in Champions con la maglia del Biscione. Lavora per la squadra e si sacrifica, dettando legge spalle alla porta quando in possesso (anche se a volte non è reattivo e viene anticipato). Un palo in offside e un paio di tentativi murati chiudono i sui primi 45', poi nella ripresa fa più fatica a la squadra si abbassa. (DAL 73' POLITANO 6 - Conte lo lancia in campo per dare vivacità ad una squadra in netta difficoltà, ma al primo contrasto è sfortunato e rimedia una brutta botta alla caviglia che ne condiziona la prestazione. Eroico, resta in piedi e continua la sua partita con qualche bella giocata).

ALL. CONTE 5,5 - Aggredisce la partita fin dai primi minuti, portandosi avanti nel punteggio, gestendo la sfuriata del BVB e domandola con il raddoppio in chiusura di tempo. I secondi 45' partono male, con le reti dei tedeschi e una lunga ed inspiegabile fase di apnea. Tre punti persi e una qualificazione in bilico. 

BORUSSIA DORTMUND: Bürki 6; Hakimi 8, Akanji 5, Hummels 6, Schulz 6,5; Weigl 6, Witsel 6,5; Sancho 7,5 (dall'82' Piszczek sv), Brandt 7, Hazard 6,5 (dall'88' Guerreiro sv); Gotze 6,5 (dal 64' Paco Alcacer 6,5). All. Favre 6,5.

ARBITRO: MAKKELIE 6 - Mette subito le cose in chiaro con il giallo a Biraghi dopo pochi secondi di gioco. Controlla la partita arbitrando "all'europea".
ASSISTENTI: Diks 5,5 - Streegstra 6.


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