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Cagliari-Inter - Barella colpisce il passato, D'Ambrosio uomo della provvidenza. Lukaku è rabbioso, Conte osa e non sbaglia

di Stefano Bertocchi

HANDANOVIC 5 - Dopo il clean sheet più amaro della stagione che ha sbattuto l'Inter fuori dall'Europa passa tutto il primo tempo a vedere il collega Cragno fare il fenomeno. Non si sporca i guanti quando serve e completa l'opera restando letteralmente immobile sul tiro vincente di Sottil: un tuffo ogni tanto sarebbe più gradito della rabbia post-gol preso. 

SKRINIAR 6 - Respinge il primo tentativo del Cagliari da terra ma non fa in tempo a murare anche Sottil in occasione del vantaggio sardo. Combatte col fisico e nel secondo tempo si sgancia in avanti alla ricerca di un inserimento che possa fruttare qualcosa di buono. 

DE VRIJ 6,5 - Si stacca dai compagni di reparto per mettere una pezza alle situazioni più scomode, ripiegando e sventando le traiettorie tagliate e sporcate dal vento. Indossa le vesti dal play quando le altre fonti di gioco restano nascoste dietro le maglie rossoblu. 

BASTONI 6 - Gestisce la sua zona di competenza tenendo bene la posizione ed evitando come sempre di buttare via la palla. Quando ha campo davanti lo sfrutta e offre un'alternativa a Perisic. Spara alto il cross di Eriksen da ottima posizione. DAL 71' LAUTARO 6,5 - Ostacolato dall'amico Lukaku, non riesce a scaricare in porta la rabbia agonistica che ha dentro su un pallone invitante arrivato in area. Aumenta comunque la pressione sulla difesa del Cagliari. 

DARMIAN 6 - Riprende il possesso della fascia destra spedendo in panchina Hakimi. Dalle sue parti c'è da arginare la velocità di Sottil (che lo costringe al giallo) e la fisicità di Lykogiannis, ma questo non blocca la non costante propositività offensiva. Cambia corsia dopo l'ingresso in campo dell'ex Real e poi lascia il campo. DAL 58' YOUNG 6,5 - Impegna Cragno pochi giri di orologio dopo l'ingresso in campo e aumenta l'indice di pericolosità dell'out di sinistra. Segue le direttive di Conte guidato dall'esperienza. 

BARELLA 7,5 - La caviglia che si gonfia e si sgonfia ad intermittenza non ostacola il ritorno nella sua Cagliari. Lotta e combatte con Rog e prova a regalarsi la gioia del gol con una volée debole ma stilisticamente perfetta e con una coraggiosa girata aerea. Appare meno lucido del solito, ma macina chilometri e toglie dal cilindro la sassata dell'ex (rispettando la legge) che è uno schiaffo al suo passato e un aiuto al suo presente. Pennella sulla testa di D'Ambrosio la palla che vale il sorpasso nerazzurro.

BROZOVIC 6,5 - Vertice basso del centrocampo a cinque, è costretto a giocare ostacolato dal vento e da un fastidioso Joao Pedro che lo segue come un'ombra. È comunque uno dei pochi che capisce che in queste condizioni climatiche è meglio affidarsi al tocco corto più che al lancio lungo. 

ERIKSEN 6 - Dopo gli ultimi sprazzi europei concessi da Conte, ritrova un'attesa maglia dal 1' che mancava ormai da diverse settimane. Inizia la sua partita con un'apertura imprecisa, poi si scrolla di dosso la timidezza e prova ad entrare nel vivo del gioco: prima mette in porta Lukaku con una grande intuizione, poi viene stoppato da Cragno e serve bene Bastoni. Gioca pulito e si applica bene anche in fase di non possesso. DAL 58' SENSI 6 - Mette finalmente minuti nella gambe, sbagliando tanto nel tentativo di dare una svolta al match: prima con un inserimento che termina con un tiro alto, poi con un destro che lascia immobile Cragno e si spegne a lato. 

PERISIC 5,5 - Rimpiazza Ashley Young sulla sinistra con il compito di limitare le sfuriate dell'ex Zappa e di offendere Faragò, che 'casca' nell'ammonizione ma complessivamente riesce a limitarne le iniziative. E il croato non incide: ha sul mancino l'occasione dell'1-1 in chiusura di tempo, ma calcia colpevolemente in malo modo. DAL 45' HAKIMI 5 - Viene buttato nella mischia per aumentare la fase di spinta, ma i movimenti non sono tutti funzionali e contribuiscono a creare confusione. DALL'83' D'AMBROSIO 8 - L'uomo della provvidenza. Entra sul prato della Sardegna Arena negli ultimi minuti di gara e vola più in alto di tutti sul cross di Barella che gli vale l'ennesimo gol stagionale. E tre punti pesanti per l'Inter.

SANCHEZ 7 - Dà fiato a Lautaro e si schiera a supporto di Lukaku, muovendosi con intelligenza. Fa da collante tra centrocampo e attacco pressando i portatori di palla e duettando bene con il compagno belga. Cestina però una ghiotta occasione di testa a pochi metri da Cragno, che poi risponde bene anche al tentativo in diagonale. 

LUKAKU 7 - Il peso dell'attacco nerazzurro è sempre sulle sue spalle, ma nel primo squillo del match può fare meglio davanti ad un reattivo Cragno. Mette poi in vetrina la solita potenza fisica, con il secondo tentativo personale sventato ancora dal portiere rossoblu. Sembra spegnersi con il passare del tempo, poi chiude un pomeriggio complicato volando in contropiede e scaricando il rete tutta la voglia di reazione nerazzurra. 

ALL. CONTE 7,5 - Dopo l'amara e precoce uscita dall'Europa e le polemiche davanti alle telecamere, è chiamato a rispondere sul campo con una reazione di rabbia e orgoglio. Si affida a Sanchez ed Eriksen dal 1', cambiando anche gli esterni rispetto all'ultima recita in Champions. Il problema è sempre lo stesso: si crea tanto, si segna poco. E il Cagliari colpisce al primo tiro nello specchio. Prova a cambiare le sorti della gara modificando il modulo in corsa e velocizzando i cambi. Osa per vincere, e alla fine ha ragione lui. 

CAGLIARI: Cragno 7,5; Faragò 5,5 (dal 67' Klavan 5), Walukiewicz 6, Carboni 6 (dall'88 Simeone sv), Lykogiannis 5,5; Marin 6, Rog 6,5; Zappa 6, Joao Pedro 5, Sottil 6,5 (dal 67' Nandez 5,5); Pavoletti 6 (dal 75' Cerri 5,5). All. Di Francesco 6,5. 

ARBITRO: PASQUA 5,5 - A volte prende un po' di tempo prima di fischiare, aumentando il nervosismo dei ventidue in campo. Lascia giustamente correre il contatto Pavoletti-Bastoni e non sanziona Rog per la brutta entrata su Barella. Sbagliato anche il fischio su Sottil per il presunto fallo (che non sembra esserci) di Hakimi.
ASSISTENTI: Bindoni 5,5 - Raspollini 6.
VAR: Doveri 6.


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