Chievo-Inter - Che rischio per De Boer, nessuno si salva. Male Ranocchia
Fonte: Verona - Dall'inviato allo stadio 'Marc'Antonio Bentegodi'
INTER
HANDANOVIC 5 - Inoperoso per tutto il primo tempo, osserva però la conclusione di Meggiorini al 40' con paura. Per sua fortuna la sfera accarezza il palo spegnendosi sul fondo. Non può nulla, invece, sul bel destro con cui Birsa lo batte nella ripresa, ma resta inspiegabilmente immobile sul raddoppio. La domanda è: da quella distanza, per quale motivo la rinuncia all'intervento?
D'AMBROSIO 5 - Non si segnalano sbavature nel primo tempo, Irrati gli sventola ingiustamente il giallo al 29' per un intervento su Hetemaj. Nella ripresa Birsa lo beffa, al pari di Ranocchia, siglando il gol dell'1-0. Fatica successivamente, come il resto del reparto, impiegato come centrale di destra nei tre di difesa.
RANOCCHIA 4,5 - Parte male al 3' quando rischia grosso sul retropassaggio di Candreva (intervento al limite), va vicinissimo al vantaggio al 16' quando Sorrentino compie un vero e proprio miracolo face to face da pochi metri. Degli interpreti di difesa è l'anello debole e non dà quasi mai l'impressione di essere sicuro. E sulla rete di Birsa va a vuoto. Allo stato attuale delle cose non può essere considerato un degno sostituto dei due titolari Miranda-Murillo. La chance di stasera non può che essere considerata sprecata.
MIRANDA 5,5 - Dei centrali è sicuramente quello di maggior affidamento. Prova a intervenire alla disperata sul primo gol gialloblu, ma la sua scivolata non vale un salvataggio che sarebbe stato clamoroso. Adattato anch'egli quando De Boer opta per la difesa 'a tre', fatica a tamponare e lascia parecchio spazio agli avversari sul proprio out.
NAGATOMO 5 - Spinge poco, e quando lo fa non è preciso. Considerando che dei due terzini il giapponese è quello, per caratteristiche, più adatto a offendere, non si registra una prestazione sufficiente. Inesistente poi con il cambio-modulo.
MEDEL 5,5 - Checché ne dicano i critici, il suo contributo resta comunque importante per questa Inter, e a tratti si è visto anche in una serata buia come quella di oggi. Solita protezione alla difesa nei primi 45', fatica e cala vistosamente nel secondo tempo come tutta la squadra.
KONDOGBIA 4,5 - Un po' al centro, un po' a destra e un po' a sinistra. Mai nel posto giusto. L'ex Monaco non trova la giusta posizione con una prestazione che giocoforza ne risente. Non si vede mai. La stagione del riscatto parte con una prova da dimenticare.
CANDREVA 5,5 - Nel primo tempo si adopera come mezzala destra nel 4-3-3 iniziale adattandosi in un ruolo non suo. Fatica a spingere, probabilmente proprio per il raggio d'azione diverso rispetto al consueto. La condizione fisica non è quella delle migliori, e questa sera si vede. (dal 60' PERISIC 5,5 - Entra nel momento più difficile e prova un paio di spunti, ingeneroso chiedergli di più).
BANEGA 5 - Trequartista alle spalle di Eder e Icardi, fatica a entrare nel vivo del gioco. Il brillante jolly di centrocampo ammirato a Oslo contro il Tottenham e Limerick contro il Celtic a Verona non si vede. (dal 59' BROZOVIC 5,5 - Commento simile rispetto a quello di Perisic. Chiamato a dare ordine a una mediana assente, viene risucchiato nelle difficoltà generali).
EDER 5,5 - Si muove tantissimo come sempre e dimostra di aver già raggiunto una buona condizione fisica. Impegna Sorrentino dalla distanza nei primi 45' molla raramente. Sicuramente il meno peggio tra gli uomini offensivi scelti nella formazione titolare. Cala anch'egli nella ripresa, esce forse per stanchezza. (dal 74' PALACIO S.V.).
ICARDI 5 - Il solito match. Senza palloni non si vede e fatica a creare spazio per i compagni di reparto. Nessuno mette in discussione le sue doti da bomber d'area, ma quando la squadra fatica a creare gioco dà l'impressione di essere fin troppo un corpo estraneo. Deve assolutamente migliorare a palla lontana.
Allenatore: DE BOER 5 - Pronti-via si notano già delle differenze a livello tattico rispetto all'Inter di Mancini. Scelta coraggiosa quella di lasciare in panchina Perisic, altrettanto quella di affidarsi alla difesa 'a tre' a un certo punto del match. Ovviamente troppo semplice parlare a posteriori, ma tale decisione si rivela un azzardo che forse ha compromesso la partita. Per proporre i tre in difesa occorre del tempo, e per stasera - considerando l'unica amichevole giocata e il pochissimo tempo a disposizione - forse un più collaudato 4-2-3-1 (o 4-3-3 a seconda delle situazioni di gioco) sarebbe stata la scelta migliore. O comunque la meno rischiosa.
CHIEVO VERONA: Sorrentino 7,5; Cacciatore 6,5, Dainelli 6,5, Cesar 6,5, Gobbi 6; Castro 6 (dal 62' Rigoni 6), Radovanovic 6,5, Hetemaj 6; Birsa 8 (dall'85' Parigini s.v.); Inglese 6, Meggiorini 6,5 (dal 69' Pellissier s.v.). Allenatore: Rolando Maran 7.
Arbitro: IRRATI 6 - All'inizio lascia ingiustamente correre quando Meggiorini beffa Ranocchia, sbagliando la lettura dell'intervento di quest'ultimo: punizione e giallo non decretati e proteste del Chievo Verona. Da segnalare inoltre l'ammonizione (troppo severa) sventolata a D'Ambrosio, mentre per il resto dirige bene una gara tranquilla dal punto di vista delle decisioni.
Assistenti: Manganelli 6 - Pegorin 6
Quarto uomo: Gava 6
Assistenti addizionali: Guida 6 - Ghersini 6