Crotone-Inter - Handa è spettacolare, Skriniar un gigante. Candreva assente
HANDANOVIC 7,5 - Non benissimo su Tonev e su Budimir in avvio di gara, è decisivo quando chiude la porta al primo presentatosi dalle sue parti dopo un lancio lungo. Spettacolare il riflesso su Rohden da pochi passi che salva letteralmente lo zero a zero e pesa tremendamente nel bilancio finale.
D'AMBROSIO 6 - In attacco praticamente gioca da solo perché il collega di fascia Candreva non lo supporta e gli impedisce di dare un senso alle sue avanzate. In difesa il Crotone lo stuzzica di rado perché la tendenza e crossare appena c'è mezzo metro di spazio (DALL'85' RANOCCHIA SV).
SKRINIAR 7 - Si concede qualche imprecisione rispetto al solito però non soffre più di tanto l'avversario di turno, che sia Budimir o lo sgusciante Tonev. Commette qualche errore anche nell'impostazione, perché il Crotone lo lascia libero ma gli nega le linee di passaggio e lo costringe a forzare. Gigantesco finora dalle parti di Handanovic, lo diventa anche nell'area avversaria grazie a una puntata nel traffico che vale 3 punti.
MIRANDA 5,5 - Pomeriggio difficile per il nazionale brasiliano, che rispetto ai suoi standard si distrae un paio di volte su Tonev e rischia di pagare a caro prezzo, soprattutto in avvio di ripresa. Pulito negli alleggerimenti, rimedia un cartellino giallo per evitare la frittata di Perisic.
DALBERT 5 - Gioca sulle uova con la paura di romperne. Timido all'inverosimile, balbetta in fase difensiva e ne azzecca davvero poche quando spinge, neanche poi così tanto. Eppure viene coinvolto nella manovra offensiva nonostante tenda a muoversi in modo asincrono rispetto ai compagni. Ancora non ci siamo (DAL 64' NAGATOMO 6,5 - La differenza con Dalbert si vede senza neanche sforzare troppo la vista. Già il fatto di conoscere meglio Perisic e le richieste di Spalletti lo aiuta a rendersi utile alla causa nel finale).
GAGLIARDINI 5 - Tocca un numero considerevole di palloni, anche perché Nicola preferisce che sia lui a ricevere dai centrali rispetto a Borja Valero. E ha ragione, perché l'ex Atalanta manifesta una palese difficoltà tecnica nel servire adeguatamente i compagni più avanti, che comunque poco fanno per farsi notare. Passo indietro significativo (DAL 56' VECINO 6 - Dà freschezza al centrocampo anche se per toccare con mano gli effetti benefici serve attendere la fase finale, a dir poco concitata).
BORJA VALERO 5,5 - Uno come lui ha bisogno di una squadra che si muova per esprimersi al meglio. E quando ciò non avviene diventa un giocatore normale, che si limita a passaggi semplici e senza acuti. Salvo non perdere il pallone quando pressato aggressivamente. Riscattandosi comunque in fase di copertura con più di un pallone scippato dai piedi avversari.
CANDREVA 4,5 - Assente ingiustificato, si vede poco e quando ha la chance di rendersi utile la spreca con giocate banali o imprecise. La tendenza però è nascondersi alle spalle di un volenterosi Martella che non fa neanche fatica a controllarlo. Giù di forma sotto tutti i punti di vista, si eclissa.
JOAO MARIO 6,5 - In una manovra lenta e prevedibile, è il portoghese la variante x che potrebbe alterare lo status quo. Si muove tra le righe e quando accelera l'Inter è potenzialmente pericolosa. La sua qualità emerge a occhio nudo anche se pecca di scarsa concretezza. L'errore sul contropiede nel primo tempo conferma dei suoi limiti sotto porta, la ripartenza che frutta il raddoppio è il suo marchio.
PERISIC 6,5 - Qualche accelerazione nel grigiore generale, senza tuttavia trovare gli spazi che gli servono per diventare letale. Nel finale è tra coloro che mostrano maggiore volontà anche se non è esente da errori di natura tecnica. Si avvantaggia dell'ingresso di Nagatomo con il quale mostra una migliore sintonia e il gol è una naturale conseguenza.
ICARDI 5 - Solito discorso, è una di quelle partite in cui chi gioca alle sue spalle fa una fatica tremenda a servirlo come si deve e lui neanche fa chissà che per accendere le lampadine dei compagni: concorso di colpa. Il liscio nell'unico tentativo di conclusione è il manifesto del suo pomeriggio.
ALL. SPALLETTI 6 - Per la prima volta in carriera gli capita un percorso netto nelle prime quattro partite e la sua squadra sa solo vincere anche in un pomeriggio in cui non sembrava ci fossero molti spiragli. Non una prestazione entusiasmante, anzi: gli episodi gli danno una mano quando tatticamente l'Inter fa fatica contro il muro calabrese, però in altri tempi una partita del genere si sarebbe chiusa male.
CROTONE: Cordaz 6, Sampirisi 6, Ajeti 6,5 (dal 66' Cabrera 5,5), Ceccherini 6 (dall'84' Tumminello sv), Martella 7, Rohden 6,5 (dal 77' Faraoni 6), Barberis 6, Mandragora 6, Stojan 6, Tonev 6, Budimir 5,5. All. Nicola 6
ARBITRO: BANTI 6 - Eccessivo il giallo a Miranda, soprattutto considerando un metro arbitrale abbastanza permissivo sotto questo aspetto. Non gli capitano situazioni che richiedano l'intervento del VAR e i ritmi bassi in campo gli danno una mano.
ASSISTENTI: Dobosz 5,5 - Giallatini