Eto'o gioca defilato, ma il Camerun non è l'Inter
Non è partito sotto le buona stella il Mondiale del Camerun, squadra africana additata come la migliore del pool dei team del Continente Nero. Samuel Eto’o non comincia quindi al meglio il suo Mondiale, il suo sogno, quello di emulare (e forse zittire) Roger Milla che con la nazionale dei Leoni Indomabili, a Italia ’90, fu ad un passo dalle semifinali. I camerunesi ieri non hanno giocato come al loro solito; imprecisi dietro (da una distrazione difensiva è nato il gol decisivo del giapponese Honda) e inconcludenti in attacco. Oggi la stampa ha dato un voto scarso al capitano degli africani. Samuel Eto’o ieri non ha inciso, forse a causa del ruolo che ha svolto. Certo, tutti si chiederanno e diranno che è lo stesso lavoro che ha fatto nell’Inter, ma un conto è farlo in maglia nerazzurra, un altro (col massimo rispetto) nel Camerun, laddove Eto’o dovrebbe essere il terminale offensivo ed invece viene relegato alla fascia, non riuscendo ad incidere. Una sola buona azione, fatta proprio dall’ex Barça, ha portato il Camerun vicino al pareggio, ma è stato troppo poco.
Se Paul Le Guen, tecnico dei Leoni africani, vuole che il sogno camerunese (e di Eto’o) si realizzi forse dovrebbe cominciare a rivedere il suo scacchiere tattico e mettere il numero 9 nerazzurro in condizione di essere più vicino alla porta e sfruttare il suo fiuto del gol innato.