Genoa-Inter - Miranda ok, Icardi assente. Brozo in ombra
Fonte: Genova - Dall'inviato allo stadio 'Luigi Ferraris'
INTER (4-2-3-1) - 5.5
HANDANOVIC 6.5 - Nel primo tempo è inoperoso fino al 38', quando si salva sul colpo di testa di Pavoletti deviando con la mano di richiamo. Bravo anche nella ripresa sulla conclusione dalla distanza di Tachtsidis prima e Ansaldi poi. Incolpevole sul gol, anche se un'uscita - nell'area piccola - dovrebbe essere giocata scontata per un gigante del genere. Colpito.
D'AMBROSIO 6 - Conferma il buon momento di forma, non concedendo alcuno spazio al diretto avversario (Gabriel Silva e Suso prima, Laxalt nella ripresa). Probabilmente spinge con poca continuità, seppur nel primo tempo non siamo mancate le sovrapposizioni per concedere a Brozovic una giocata in più. In salute.
MIRANDA 6.5 - Parte alla grande con un numero da maestro prima di servire il cross per Perisic, sulla cui conclusione compie un miracolo Lamanna. Per il resto (non è una novità) consueta classe, eleganza ed esperienza. In Europa difficile trovare di meglio. Piacevole abitudine.
MURILLO 6 - Il liscio in avvio che libera Pavoletti al limite dell'area non è il miglior biglietto da visita, ma cresce e aumenta la concentrazione con il prosieguo del match. Fisicità.
TELLES 5.5 - L'ex Gala vince il ballottaggio con Nagatomo in un match in cui deve fronteggiare un cliente scomodo come Laxalt. Rinuncia però ad affondare, e quando lo fa fatica. Timido. (dal 79' JOVETIC 6 - Nonostante i pochi minuti a disposizione dimostra di star bene creando apprensione alla difesa del Grifone. Spunto).
FELIPE MELO 6.5 - Schierato forse un po' a sorpresa al fianco di Medel, il brasiliano replica la positiva prestazione di Frosinone, mettendo il piede dove e quando serve. Interviene con i giusti tempi e non si lascia mai saltare, rappresentando un'ottima diga davanti alla difesa. Cala nel finale, forse per stanchezza. Voglioso.
MEDEL 6 - Solita presenza e intelligenza tattica, il Pitbull questa sera forma con FM83 una coppia solida. Grinta e personalità al servizio della squadra, si adopera anche in fase di palleggio con risultati sufficienti. Importante.
BROZOVIC 5 - Fatica a trovare la giusta posizione, soprattutto nel primo tempo, non riuscendo a entrare in partita. La situazione non migliora poi nel secondo tempo. Passo indietro rispetto al super match contro il Napoli del turno scorso. Estraneo.
PALACIO 6 - Come Telles con Nagatomo, vince anch'egli il ballottaggio iniziale con i vari Ljajic, Jovetic ed Eder. Ormai superfluo sottolinearne la generosità e intelligenza tattica. Svaria su tutto il fronte d'attacco obbligando talvolta il diretto avversario al fallo. Giocoforza è costretto ad adoperarsi lontano dalla porta, provandoci solamente di testa al 13' della ripresa. Ma nonostante questo - come nella maggior parte delle occasioni - svolge il compito assegnatogli dal tecnico. Generoso. (dall'89' LJAJIC S.V.).
PERISIC 6 - Sta bene fisicamente e lo dimostra anche contro il Grifone, nonostante il calo nella seconda parte di gara. Percorre la fascia a intermittenza adoperandosi anche in fase difensiva, azione up&down ormai diventata preziosa routine in questa stagione. Lamanna gli nega la gioia del gol già al 3', per poi ripetersi circa 30' dopo salvandosi con l'aiuto del palo. Mancini talvolta lo richiama, ma ingeneroso riservargli voto inferiore alla sufficienza. Sfortunato. (dal 72' EDER 5.5 - Entra al posto del croato, ma il gol del Genoa cambia le sorti del match. Ci prova nel finale di sinistro. Volontà).
ICARDI 5 - Alla prima palla utile sfiora il gol (bravo De Maio a respingere, appostato sulla linea), ma come sempre le sue prestazioni sono determinate dal numero di palloni giocabili, pochi questa sera. L'errore al 37' della ripresa è però inusuale per un bomber come lui. Impreciso.
MANCINI 5.5 - Conferma il modulo che al momento offre le maggiori garanzie andando sul sicuro, seppur con qualche cambio rispetto alla vittoria contro il Napoli. La squadra mantiene il possesso-palla per la maggior parte dei 90', creando anche delle buone occasioni, non riuscendo però a concretizzare. Questo l'aspetto allarmante di questa stagione, come lo stesso allenatore jesino ha dichiarato a più riprese nel corso delle varie dichiarazioni. Peccato per i cambi, arrivati forse troppo tardi. Tardivo.
GENOA (4-5-1) - 6
Lamanna 7.5; Ansaldi 6, Munoz 6, De Maio 7, Marchese 6; Laxalt 6, Dzemaili 5.5 (dall'88' Fiamozzi s.v.), Rigoni 6 (dal 66' Tachtsidis 6.5), Suso 5.5 (dal 71' Capel 6), Gabriel Silva 6; Pavoletti 6.
Allenatore: Gian Piero Gasperini 6.5.
Arbitro: MASSIMILIANO IRRATI 6 - Lascia correre e tende a non estrarre il cartellino. Non ci sono errori particolari da segnalare, anche se talvolta un'ammonizione sarebbe servita (chiude un occhio su Felipe Melo, entrambi su Munoz sul fallo ai danni di Palacio).
Assistenti: Alessando Costanzo 6 e Claudio La Rocca 6.
Assistenti addizionali: Paolo Tagliavento 6 e Leonardo Baracani 6.