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Ghana: le lacrime di un intero continente

di Alberto Casavecchia

Si ferma a 11 metri dalle semifinali il sogno del Ghana. Gli africani, passati in vantaggio grazie alla staffilata di Muntari, sono stati raggiunti da Diego Forlan su calcio di punizione. Ciò però non ha demoralizzato gli uomini di Milovan Rajevic che hanno continuato a giocare la loro gara e sono stati capaci di trovare le energie per spingersi in avanti e trovare un calcio di rigore incredibile, rigore che è costato il rosso a Luis Suarez, che ha fermato il pallone sulla linea con il braccio. Asamoah Gyan ha colpito la traversa e a rimandato il discorso alla lotteria. Qui l’ex bomber dell’Udinese si è rifatto, ma in cuor suo l’amarezza per aver fallito il match point nei supplementari è rimasta. Gli errori di Mensah e di Adiyah hanno fatto tutto il resto. Le Black Star vanno fuori; non è dunque toccato a loro l’onore di superare il Camerun di Milla ad Italia ’90 o il Senegal del 2002 in Corea e Giappone, anche se a dire la verità Muntari e compagni si sono avvicinati molto di più alle semifinali rispetto ai camerunesi.

Eloquenti le lacrime di Gyan a fine gara: l’attaccante del Grenoble si è lasciato andare ad un pianto a dirotto, come fosse un bambino che ha visto distrutto il suo giocattolo preferito. Le sue lacrime sono l’emblema di un intero continente, felice comunque per la bellissima realtà rappresentata dai bianco stellati, davvero una delle rivelazione di questo Mondiale.


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