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Il Principe vero è quello interista. Samuel e Lucio oscurano Ibra

di Alessandro Cavasinni

JULIO CESAR 6,5 – Nel primo tempo interviene una volta sola, su Emanuelson, e la mette in angolo. Pochi secondi prima era stato salvato dalla traversa. Nel secondo tempo para in volo su Seedorf che calcia dalla distanza e si trova sui piedi la puntata di Robinho. Poi più nulla fino al 93'.

MAICON 7 – Fornisce a Motta l'assist vincente sul gol ingiustamente annullato e poi trapana sulla destra dopo uno-due con Milito. In generale, offre la solita spinta (seppur frenata), aggiungendo coperture vecchio stampo.

LUCIO 8 – Vince i duelli a fasi alterne sia con Pato che con Ibra. Nel primo tempo. Si scatena nella ripresa: baluardo insormontabile come due anni fa. E Ibra non la vede mai.

SAMUEL 8 – Stoppa anche i ciuffetti d'erba del Meazza. Come Lucio, non concede nulla a Ibra, lo spauracchio di tutti. Non per lui, che ancora una volta trionfa nel duello personale con lo svedese.

NAGATOMO 7 – Alterna ottime cose a ingenuità gravi. Buona la saetta nella ripresa che costringe Abbiati in angolo. Peccato per la chance che sciupa a metà ripresa.

ZANETTI 8 – Il suo compito è principalmente quello di coprire le spalle alle avanzate di Maicon, che gli parte da dietro. Ma poi è proprio lui a dare il la al gol di Milito con una percussione delle sue. Sale in cattedra quando si tratta di chiudere tutto.

THIAGO MOTTA 7,5 – Evidentemente, dopo il gol in stile play-station nel 4-0 di due anni fa, qualcuno ha deciso che il numero 8 nerazzurro non può più segnare al Milan. E il canovaccio dell'anno scorso si ripete: rete regolare annullata. Poi si scopre umile in fase di interdizione.

CAMBIASSO 7,5 – Giostra principalmente in copertura e il suo lavoro è prezioso come al solito. Perde però una palla 'sanguinosa' a fine primo tempo, innescando la traversa di Van Bommel. Ma anche lui, nella ripresa, fa valere esperienza e coraggio.

ALVAREZ 5,5 – Un tempo timido, da 'vorrei, ma non posso'. Si ritrova sui piedi la ghiottissima palla del vantaggio, ma la freddezza non è il suo forte. Esce quando Allegri decide per Robinho. Dal 22' st CHIVU 7 – Entra nella ripresa per Alvarez e Boateng prende a soffrire ogni centimetro. Ottimo il romeno, che si riscatta alla grande.

MILITO 8,5 – Sponde e sportellate con chi capita dalle sue parti. Più lavoro per la squadra che per sé stesso. Fino al minuto 9 del secondo tempo, quando insacca Abbiati in diagonale. Il principe di Milano? E' lui, solo lui. Dal 31' st SNEIJDER 6 – Entra per Milito e si piazza alle spalle di Pazzini. Fa quello che può, quello che gli chiede Ranieri.

PAZZINI 7 – Come il suo compagno di reparto, si sbatte tanto, subisce tanti falli (molti dei quali non sanzionati), ma non vede la porta. Però compensa quando si tratta di far tirare il fiato alla squadra e prendere tempo e falli. Dal 45' st FORLAN SV – Entra nei minuti finali per tentare di tener palla lontano da Julio Cesar.

ALL. RANIERI 8,5 – Sceglie il 4-4-2 che gli garantisce solidità, ma nel primo tempo viene tradito da chi gli dovrebbe innescare le ripartenze. Maicon qualche avanzata la azzecca, Alvarez no e soffre pure l'avversario di turno. Ma nella ripresa la tattica si rivela del tutto azzeccata: incarta Allegri e continua a vincere derby. Questo è un tecnico.

MILAN (4-3-1-2): Abbiati 7; Abate 4, Nesta 5, Thiago Silva 6, Zambrotta 5 (21' st Robinho 5); Boateng 5,5, Van Bommel 6, Nocerino 6,5 (35' st Seedorf sv); Emanuelson 5; Pato 5 (38' st El Shaarawy sv), Ibrahimovic 4,5. All. Allegri 5.

ARBITRO: ORSATO 5,5 – L'errore sul gol regolare annullato a Motta è tutto di Copelli. Lui sorvola su qualche entrata poco urbana dei soliti Van Bommel e Zambrotta, lasciando correre quando non dovrebbe. Giusti i gialli a Motta, Nesta, Boateng ed El Shaarawy. In generale, però, dà l'impressione di non avere ben chiaro il canovaccio del match. Si salva perché in campo succede poco per farlo sbagliare tanto.

GUARDALINEE: COPELLI 4 - ROMAGNOLI 6,5.


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