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Inter-Atalanta - Alvarez da urlo, Rocchi a sorpresa, Ranocchia inspiegabile

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 5 - Non ha particolari responsabilità sulle reti, ma quattro sul groppone non possono garantirgli la sufficienza. Inutili due incursioni nell’area avversaria a tempo scaduto.

RANOCCHIA 4 - Come tutto il pacchetto difensivo anche lui è vittima di un blackout nella ripresa. Denis se lo beve nel 3-3, sul quarto gol è non pervenuto. Inspiegabile il modo in cui sbaglia il gol del pareggio a porta vuota. Inspiegabile.

SAMUEL 4,5 - Serata storta, non solo per colpa sua. Resta a guardare in occasione del gol di Bonaventura, viene punito da Gervasoni che inventa un rigore contro di lui (ma è davvero contro di lui?), dando il là alla rimonta dell’Atalanta a cui anche il Muro contribuisce con troppe distrazioni.

JUAN 5 - Tante, troppe azioni pericolose nascono dalle sue parti, in particolare il quarto gol dei bergamaschi. Perde la bussola come i suoi compagni di reparto.

ZANETTI 5,5 - Copre la sua zona con sicurezza e sale quando serve, ma non riesce a impedire, dall’alto della sua esperienza, che l’Inter crolli psicologicamente proprio nel momento migliore. Resta al suo posto ma non incide.

KOVACIC 6,5 - Personalità ed eleganza, con un pizzico di cattiveria (giallo dopo pochi minuti). Il ragazzino cresce a vista d’occhio e con serenità prende per mano i compagni strappando anche gli applausi dei tifosi. Peccato che perda lucidità nel finale, quando ne servirebbe a iosa.

CAMBIASSO 5,5 – Fa tanto, ma nulla di decisivo. A volte è l’attaccante aggiunto, altre fa il difensore ma non lascia il segno (DALL’83’ SCHELOTTO SV – Si nota solo per i fischi con cui viene accolta dagli ex tifosi e per una rissa a partita finita).

PEREIRA 5,5 - Tanta buona volontà ma poca concretezza. Nel primo tempo spinge con disinvoltura, nella ripresa va a sbattere contro il muro orobico e non passa mai.

GUARIN 6 - Gioca come da tempo non lo si vedeva. È su centinaia di palloni, li difende e corre, provando a fungere da attaccante aggiunto. Si smarrisce anche lui, come i compagni, dopo il poker atalantino e non riesce più a fare la voce grossa.

CASSANO 5,5 - Chi pensava che con lo stop di Palacio si fosse toccato il fondo viene sbugiardato da Fantantonio. Qualche lampo, poco movimento e un colpo di tacco che costa carissimo. Inutile stringere i denti (DAL 32’ ALVAREZ 7 - Il primo pallone che tocca è la più grande occasione dell’Inter dopo oltre mezz’ora ma lo spedisce dalla parte opposta e si porta a casa i fischi. Invece di deprimersi si esalta e nella ripresa sale in cattedra: gol di rapina e gioco di prestigio. In partita, non in allenamento).

ROCCHI 6 – Proprio lui, l’ultima speranza dei cuori nerazzurri, risponde presente alla chiamata anche quando Cassano lo lascia solo. L’esperienza paga, gol da rapace d’area che spiazza persino il tabellone di San Siro. Nella ripresa cala vistosamente.

ALL. STRAMACCIONI 5 - A tradirlo è la ‘sua’ difesa a tre. Quando Gervasoni inventa il rigore per l’Atalanta, la sua squadra si spegne, una sorta di inspiegabile blackout. Inserendo la seconda punta (Livaja) Colantuono manda in tilt la sua organizzazione difensiva. Neanche i jolly Rocchi e Alvarez gli negano la terza sconfitta consecutiva in casa. E ciliegina sulla torta, perde anche Cassano.

ATALANTA: Polito 5, Stendardo 6, Canini 5, Raimondi 5, Scaloni 5,5, Cigarini 6,5, Carmona 5,5 (dal 54’ Livaja 6,5), Biondini 6, Del Grosso 6 (dal 74’ Brivio sv), Bonaventura 7, Denis 7,5 (dall’84’ Cazzola sv). All. Colantuono 7.

ARBITRO: GERVASONI 4,5 – A tradirlo è l’assistente Maggiani, che gli suggerisce di fischiare rigore per l’Atalanta praticamente senza motivo. Lui però non oppone alcuna resistenza. E si perde una trattenuta di Stendardo su Ranocchia in area bergamasca, così come un placcaggio su Handanovic. Ah, come mai solo 3 minuti di recupero?

ASSISTENTI: MAGGIANI 4,5, DE LUCA 6.

ASSISTENTI ADDIZIONALI: MASSA 6; CONDUSSIO 5.


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