Inter-Barcellona - La mediana fatica, Skriniar ha fame. Icardi è il solito killer
HANDANOVIC 7 – E’ chiamato subito sull’attenti dal mancino a giro di Dembelé, poi sbaglia l’impostazione coi piedi e regala una nuova occasione (alta) a Suarez. Decisamente meglio quando usa le mani, come nelle numerose parate – magari non stilisticamente belle da vedere sicuramente efficaci - su Coutinho, Suarez, Rakitic e Dembelé. Limita i danni fino a quando può. Coperto da Asamoah, non vede partire il mancino di Malcom.
VRSALJKO 6 – Attento in fase difensiva, controlla bene Coutinho quando gravita dalle sue parti, costringendolo a tagliare il campo. Si spinge con coraggio in avanti per creare superiorità, arrivando al cross in mezzo in due occasioni nel primo tempo. Puntuale nelle diagonali difensive, rischia la frittata dopo un’incomprensione con Handanovic.
DE VRIJ 6 – Perde una palla sanguinosa dopo 2’ nel tentativo di allargare per Asamoah, ma fatica a decifrare i tagli alle spalle del mobilissimo Suarez, che a inizio secondo tempo rischia involontariamente di lanciare in porta con un retropassaggio di testa per Handanovic. In alcuni frangenti funge da muro, in altre da primo regista, provando spesso e volentieri la verticalizzazione per i centrocampisti. Sbaglia completamente l’anticipo su Coutinho che genera il gol di Malcom.
SKRINIAR 7 – Concentrato come sempre e pulito nei contrasti, riesce a reggere la difesa nei minuti di sbandamento generale. Legge in anticipo i movimenti e le giocate catalane. Quando non è così, riesce a rimediare con tecnica e fisico, concedendosi anche qualche elegante dribbling in area di rigore. Domina sulle palle alte.
ASAMOAH 6 – Accusa la frizzantezza di Dembelé, poi si scrolla l’ansia di dosso e rischia di trovare il gol del vantaggio. Amministra la gara con esperienza, anche se nella ripresa aggiunge anche il suo nome alla lista delle palle perse. Col passare dei minuti abbassa il raggio d’azione e affida la fase di spinta al solo Perisic, limitandosi a controllare le scorribande offensive dell’esterno francese. Non riesce ad ostacolare Malcom nel mancino dell’1-0.
VECINO 6 – Per quanto possibile, disturba i portatori di palla blaugrana e cerca timidamente di mettere in campo i soliti strappi palla al piede. Sbaglia qualche passaggio di troppo, a tratti appare innervosito dalla melina di Arthur&Co. Non rinuncia agli inserimenti, spara alta una palla sporca capitata per sbaglio sui suoi piedi. Importante il suo apporto in area di rigore in occasione del gol di Icardi.
BROZOVIC 5,5 – Si alterna con Vecino per sporcare le traiettorie di passaggio avversarie. Come il resto dei compagni di reparto, è meno lucido del solito in mezzo al campo, complice un avvio confuso e il pressing alto del Barça con Busquets e Arthur. Rimedia bene su un pericoloso liscio in area di rigore, ma perde tanti palloni a cui, in questi ultimi mesi, il tifoso interista non era più abituato. Prende un giallo di frustrazione e abbandona il campo. Le tante partite di fila, forse, iniziano a farsi sentire. DALL’84’ LAUTARO MARTINEZ 6,5 - Lavora con fisico e grinta il pallone schiaffato in rete da Icardi, si prende gli applausi e lancia un messaggio a Spalletti.
POLITANO 6,5 – Quando ha la possibilità prova con costanza l’uno contro uno, creando problemi a Piqué e compagni, specie tagliando il campo palla al piede. A volte pecca nell’ultimo passaggio, ma non sempre gode di un appoggio per lo scarico. La sua è una prova di sacrificio, fatta di tanta corsa – anche il mezzo al campo – nel tentativo di creare densità. Nel secondo tempo si concede un colpo di tacco, un tentativo di testa e altre belle giocate. Lascia il campo tra gli applausi. DALL’80’ CANDREVA SV.
NAINGGOLAN 5 – La condizione non ottimale è rispecchiata nella prestazione del primo tempo, dove appare l’uomo più in difficoltà. In fase di possesso palla si abbassa tra le linee per cercare di legare il gioco, ma tocca complessivamente pochi palloni. Nel pochi minuti del secondo tempo ha un altro piglio, recupera una palla alta e dà una piccola scossa alla partita. Poi Spalletti lo richiama in panchina. DAL 62’ BORJA VALERO 6,5 – Entra bene in partita, pressando alto dal suo ingresso e infiammando San Siro con una mezza rovesciata che manda in profondità Politano. Si fa vedere e aiuta la squadra nella gestione della palla.
PERISIC 6 – Si abbassa spesso per dare una mano ad Asamoah nel raddoppio di marcatura su Dembelé, ma non disdegna la proiezione offensiva per impensierire Sergi Roberto. I suoi cross tagliati, però, non sempre giungono a destinazione. Spegne la luce al 56’, quando non si intende con Brozovic e rischia il tocco di mano con intervento alla disperata su iniziativa di Suarez. E' comunque uno dei più attivi, macina chilometri e corre per due.
ICARDI 6,5 – Guida il pressing alto dei primi minuti, poi inizia ad affinare i movimenti in area di rigore, anche se pescato in fuorigioco. I primi 45’ sono fatti di tanta corsa e di sponde intelligenti, ma di nessuna conclusione. L’argentino replica il lavoro da gregario anche nel secondo tempo, ma ha vita dura tra i muscoli di Piqué e Langlet. Alla prima palla che tocca in area, però, fa quello che sa fare meglio, giustiziando Ter Stegen e regalando all'Inter un punto d'oro.
ALLENATORE: SPALLETTI 6 – Tenere palla. Questo il mantra utilizzato nelle ore alla vigilia del match dal tecnico nerazzurro, che rivede i suoi tentarne con coraggio l’applicazione. L’avvio della squadra è di buona personalità, con pressing alto fino ad arrivare a Ter Stegen, ma quando il Barcellona riprende in mano la partita Icardi e compagni faticano al recupero alto della sfera, gestita sempre sapientemente dagli uomini di Valverde. La voglia di non mollare mai e la capacità di reazione, però, sono sempre quelle dell’Inter di Spalletti. A prescindere dall’avversario che si ha davanti. Ripagato l'ingresso in campo di Lautaro Martinez.
BARCELLONA: Ter Stegen 6; Sergi Roberto 6, Piqué 6,5, Lenglet 6, Jordi Alba 6; Rakitic 6,5, Busquets 6, Arthur 6,5 (dal 72’ Vidal 6); Dembelé 6,5 (dall’80 Malcom 7), Suarez 6,5, Coutinho 6,5. Allenatore: Valverde 6,5.
ARBITRO: MARCINIAK 6 – Fischia una generosa punizione a Politano, ma nel complesso controlla bene la gara. Giusto il giallo a Rakitic per il fallo su Nainggolan, così come la concessione del calcio d’angolo nel presunto tocco di mano di Perisic richiesto da Suarez. Nessuna esitazione sul gol annullato a Suarez: la palla è fuori. Fallo non fischiato all’Inter, invece, sul contatto Politano- Langlet.
ASSISTENTI: SOKOLNICKI 6 – LIESTKIEWICZ 6.
VIDEO - ICARDI ACCIUFFA IL BARCELLONA, TRAMONTANA SI SCATENA