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Inter-Barcellona - Onana ha un pregio, Dimarco rilancia su Dembelé. De Vrij cancella Lewa

di Fabio Costantino

ONANA 6,5 - Al di là delle urla di gioia del pubblico ogni volta che esce in presa alta, mostra una sicurezza enorme e la trasmette ai compagni. In più, aspetto da non sottovalutare, è anche fortunato: palo di Dembelé, gol annullato a Pedri (su una sua uscita un po' così) e rimpallo su Skriniar che non centra la porta. Non dà mai l'idea di potersi arrendere.

SKRINIAR 7 - A parte il tentativo di autorete nel finale, in cui finalmente la buona sorte gli strizza l'occhio, dà significativi segnali di ripresa. La fascia al braccio lo responsabilizza, il tipo di serata lo carica e dalle sue parti solo Anbsu Fati riesce a creare qualcosa di veramente pericoloso. Ringhia contro chiunque e nel gioco aereo si fa rispettare.

DE VRIJ 7 - Finché il fisico regge, cancella letteralmente dal campo Lewandowski. Prestazione di altissimo livello, come ai vecchi tempi in cui non lasciava neanche le briciole ai 9 più quotati. Inzaghi fa bene a dargli fiducia nonostante venga da un periodo negativo, fiducia ripagato alla grande.  DAL 76' ACERBI 6 - Si unisce alla linea Maginot nerazzurra piazzandosi al centro e sporcando o allontanando ogni oggetto sferico che gli capita a tiro.

BASTONI 7 - Solido, conccentrato, sempre pronto ad aiutare Dimarco su Dembelé e nel finale anche Gosens. Pulito negli interventi, rimane connesso per tutta la gara senza abbandonare la propria poisizione salvo un paio di incursioni. Alla fine avrà respinto una decina di cross bassi del francese, prima opposizione sul palo. 

DARMIAN 6,5 - Raphinha e Marcos Alonso non si fanno pregare e collaborano all'aratura della sua fascia, però trovano di fronte un esterno attento, meticoloso e con tutte le intenzioni di non concedere nulla. Bene nelle diagonali difensive, sempre pronto a ripartire pur venendo coinvolto poco negli ultimi 30 metri offensivi. DAL 77' GOSENS 6 - Entra in un momento in cui la fase offensiva per l'Inter è un optional, il tedesco si piazza a sinistra e prova a opporsi alle iniziative di un ispirato Dembelé, mantenendo alta la guardia.

BARELLA 7 - Nel momento di quagliare gli manca la lucidità per fare la scelta giusta, almeno un paio di volte sbaglia misura della rifinitura e l'Inter perde enormi opportunità per colpire. Indiscutibile comunque che dia l'anima in campo, inseguendo ogni portatore di palla blaugrana, andando al contrasto, dando e prendendo botte. Quel carattere che troppe volte ha dimenticato nello spogliatoio.

CALHANOGLU 7 - Lo cercava da sabato quel gol, imprecisione e malasorte glielo avevano negato. Poi il volo di Ter Stegen a togliergli il sorriso. Ma era nell'aria, e quando ha preso la mira sapeva già che il tedesco non ci sarebbe arrivato. Una rete che arricchisce una prestazione in una posizione tattica per lui scomoda, playmaker. Interpretata con qualche lacuna ma anche parecchia abnegazione, inseguendo spesso il pallone tra i piedi dei catalani. DALL'85' ASLLANI SV.

MKHITARYAN 6,5 - Quasi come una trottola è in costante movimento, fronteggia Gavi facendo valere il peso dell'esperienza e fa di tutto per non lasciare intoccata alcuna zolla di sua pertinenza. Oltre a inseguire gli avversari, è anche il primo a ripartire o tagliando negli spazi o alzando la testa e cercando la giocata più semplice ed efficace. Cala alla distanza ma non molla.

DIMARCO 7 - Stamattina Dembelé si è svegliato con una sola e unica missione: puntarlo nell'uno contro uno. Provarci ci prova ogni volta che ha il pallone tra i piedi, e tutti sanno come sia in grado di farlo sparire a proprio piacimento. Ma il canterano è in un periodo di forma tale che non esiste nulla che lo spaventi, anzi vede la prestidigitazione e rilancia con ripartenze testa alta puntualmente concluse con la ricerca del compagno. Come l'appoggio per il destro vincente di Calhanoglu. DAL 75' DUMFRIES 6 - Balde e Ansu Fati sono freschi come lui, ma sono in due e insieme alimentano non poco la spinta mancina del Barcellona. L'olandese svolge tanto lavoro di copertura e non riesce mai a salire come vorrebbe.

CORREA 5,5 - Si procura un rigore che il VAR gli nega per un fuorigioco millimetrico di Lautaro, poi segna in evidente stato di fuorigioco. Il meglio di sé lo dà quando le leggi glielo cancellano e lui non può neanche appellarvisi. Potrebbe sicuramente fare meglio in altre occasioni, in cui cerca il dialogo con i compagni ma raramente estrae dal cilindro la giocata ideale. Troppo a corrente alternata, non sfrutta la grande occasione europea. DAL 56' DZEKO 6 - Ha il compito di spalleggiare Lautaro, di ricevere e proteggere palloni e dare linee di passaggio, a questo aggiunge tanto lavoro difensivo in prima linea nella fase più difficile.

MARTINEZ 7 - Copia e incolla di precedenti giudizi. Gli manca ancora una volta la gioia del gol, ma lavora tanto per la squadra, lotta su ogni pallone, delizia la platea con giocate raffinate e non arretra di un centimetro neanche quando è stremato. Quelle di Champions League sono le sue serate e fa sempre di tutto per non sfigurare. Chissà cosa potrebbe fare con un partner d'attacco più concreto...

ALL. INZAGHI 7 - La sua vittoria, contro ogni pronostico e ogni De Profundis. La strada per la ripresa è ancora lunga, ma finalmente l'Inter si concede una grande serata europea mettendo dentro tutto quello che ha. E la ruota, che sembrava girare ancora per il verso sbagliato, alla fine cambia senso. Fa scelte giuste, perché ogni nerazzurro lo ripaga o tenta di farlo con il massimo impegno, segno che la squadra è ancora dalla sua parte. Accetta di lasciare il pallone ai catalani e organizza agguanti in ripartenza, poi nel finale di sofferenza azzzecca i cambi. Avanti così.



BARCELLONA: Ter Stegen 6, Sergi Roberto 6, Christensen 6 (58' Piqué 5,5), Eric Garcia 6, Marcos Alonso 5,5 (dal 63' Balde 6), Gavi 6 (dall'83' Kessié sv), Busquets 6,5, Pedri 6,5, Dembélé 6,5, Lewandowski 5, Raphinha 5,5 (dal 63' Ansu Fati 6,5). All. Xavi 6


ARBITRO: VINCIC 6,5 - Partita maschia, veloce, con molti contrasti e tante decisioni da prendere. Gestisce bene i cartellini, vede dove può e negli altri casi interviene il VAR come da protocollo. Tiene sempre in pugno la situazione.

ASSISTENTI: Kovacic 6 - Klancnik 6

VAR: Van Boekel 6,5


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