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Inter-Benfica, le pagelle - Lautaro cancella un periodo opaco, Dimarco meglio di uno psicologo. Brozo superficiale

di Fabio Costantino

ONANA 6 - Un gatto sulla punizione di Grimaldo, impotente sul colpo di testa di Aursnes, troppo improvviso e violento per opporsi. Gli va bene sul palo di Neres, però si fa beffare da Antonio Silva e rimane immobile sul sinistro ravvicinato di Musa che fissa il punteggio sul pareggio. Nessuna responsabilità particolare sulle reti, però è un peccato tornare a casa con tre reti sul groppone.

DARMIAN 6,5 - Apprezzabile soprattutto nelle chiusure e negli anticipi, corre molto e non lesina il solito, massimo impegno. Spinge poco in fase offensiva per non lasciare troppa libertà a Grimaldo che ha la tendenza al dribbling e a puntarlo con continuità. Copre le spalle a Dumfries e sa di poter contare su Barella.

ACERBI 6,5 - Ancora una prestazione solida, a volta con un po' di impaccio ma sempre puntuale nelle chiusure, comprese quelle last second per evitare grattacapi in area di rigore. Ben posizionato, affronta l'impegno con la tranquillità di chi sa benissimo cosa deve fare.

BASTONI 6,5 - Serata impegnativa dal punto di vista difensivo, il Benfica gioca molto sulla sua zona di competenza e lo costringe anche a uscire spesso per chiudere sul portatore di palla. Bravo a innescare la corsa di Dimarco o a salire nell'altra metà campo solo quando strettamente necessario. La qualità del suo sinistro è preziosa sotto pressione. DALL'80' D'AMBROSIO SV.

DUMFRIES 6 - I soliti errori tecnici che lo accompagnano praticamente sempre, ma stavolta compensa con la faccia cattiva al punto giusto e la corsa che tradisce un buono stato di forma. Non chiude con i tempi giusti su Aursnes, poi si riscatta murando ogni tentativo di cross di Grimaldo o Joa Mario. Peccato non sfrutti qualche spazio che si crea in contropiede.

BARELLA 7,5 - In formato Champions, evidentemente il lavoro al Da Luz non era stato ancora completato. Si regala e regala alla platea un gol bellissimo, perché di brutti o banali francamente non è in grado di segnarne. A questo aggiunge corsa, tecnica, ordine tattico e una voglia matta di arrivare al traguardo prima di tutti. DAL 76' CALHANOGLU SV.

BROZOVIC 5,5 - Gli tocca spesso abbassarsi al limite della propria area per fare da frangiflutti quando il Benfica ha la brillante idea di entrare in porta con il pallone. La serenità con cui gestisce i possessi nelle zone più critiche è invidiabile oltre a essere merce rara. E il croato, come al Da Luz, ha voluto ricordarlo a tutti. Poi si fa tradire da eccesso di superficialità e manda Neres al tiro (palo), prima di opporre scarsa resistenza prima della rete di Musa. Un po' come accaduto allo scadere al Da Luz con Ramos. 

MKHITARYAN 6,5 - Bada soprattutto al sodo, tenendo la posizione e accompagnando Rafa Silva e Neres quando i due provano a trovare spazio nella sua zona di competenza. Qualche spunto interessante, porta  a casa l'ammonizione proprio del nazionale portoghese. Si concede qualche imprecisione ma rispetta le consegne. Bella intuizione per Dimarco in occasione del raddoppio.

DIMARCO 7 - Rieccolo, scoppiettante su quella corsia come non lo si vedeva da tempo. Inutile chiedergli di puntare Gilberto o chi per lui, la prima scelta è sempre il cross in area, con cui mette in difficoltà anche Vlachodimos. Sgasa con frequenza ma senza dimenticare la fase difensiva, dove collabora con Bastoni e Mkhitaryan. Serve a Lautaro un cioccolatino solo da scartare e allenta la tensione della sua squadra, poi si ripete regalando una gioia anche a Correa. Meglio di uno psicologo per due attaccanti in difficoltà. DALL'80' GOSENS SV.

MARTINEZ 7 - Ritrova il gol e lo festeggia con rabbia, ma è solo la punta di un iceberg composto da grinta, tecnica sopraffina e perfetta interpretazione del ruolo di seconda punta tendente al trequartismo. Numerosi guizzi palla al piede mandando al bar ogni maglia rossa che prova a contrastarlo e totale disponibilità al sacrificio e all'assist. Cancella nella serata ideale un periodo opaco.  DAL 76' CORREA 6,5 - Il gol che segna appena entrato è di una bellezza/importanza tale che potrebbe guardare dal bordocampo il resto della gara vivendo di rendita.

DZEKO 6 - Poco materiale da segnalare in zona gol, però ha il merito di spostare chiunque gli contenda il pallone e di dar via esattamente così alla rete del vantaggio nerazzurro. Molto lavoro sporco, gestione delle risorse energetiche e utilità tattica livello pro. Fa la sua parte prima di esaurire la benzina. DAL 76' LUKAKU SV.

ALL. INZAGHI 7 - Alla fine i suoi gli negano la gioia di vincere anche la seconda partita contro il Benfica, per un eccesso di serenità complessiva. Ma quanto fatto dai suoi fino al finale al ribasso premia il modo in cui prepara la gara. L'Inter ha finalmente la grande idea di trovare il gol e da quel momento, nonostante il pari prima dell'intervallo, la gestione è quasi comoda. Tre gol contro l'astinenza, due da parte degli attaccanti che ne avevano tanto bisogno. Punto ideale da cui ripartire.



BENFICA: Vlachodimos 5,5, Gilberto 5,5 (dal 46' Neres 6), António Silva 6, Otamendi 5,5, Grimaldo 6, Florentino 6, Chiquinho 5,5 (dall'80' Musa 6,5), Rafa Silva 6 (dall'80' Neves sv), Joao Mario 6 (dall'89' Schjelderup sv), Aursnes 6,5, Gonçalo Ramos 5,5 (dal 74' Guedes 5,5). All. Schmidt 6



ARBITRO: DEL CERRO GRANDE 6,5 - Unico dubbio un contatto nell'area nerazzurra tra Aursnes e Lautaro che lui ignora, senza che il VAR lo corregga. Chissà come sarebbe andata in Italia... Polso fermo e pugno duro, fa giocare e ammonisce solo quando strettamente necessario. Direzione europea senza troppi patemi.
ASSISTENTI: Barbero 6 - Porras 6
VAR: Munuera 6


Tifosi interisti carichi in piazza Duomo
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