Inter-Bologna: depressione totale, consoliamo Faraoni
JULIO CESAR 4,5 – Nessun intervento di particolare rilevanza fino al momento del gol, arrivato ancora su una conclusione rasoterra. Pochi istanti dopo viene tradito da Ranocchia che consente a Di Vaio di prendersi la vendetta con gli interessi contro l’Inter alla quale non aveva mai fatto gol nella sua esperienza felsinea. Dopodiché il Bologna si chiude in trincea e lui non corre più pericoli veri, fin quando Acquafresca pianta la terza stoccata trapassando allegramente la difesa. Ancora un gol con palla rasoterra, non può essere un caso...
MAICON 6- – E’ l’elemento che crea i maggiori pericoli alla difesa del Bologna, sempre da calcio d’angolo: alla prima vera palla gol dell’Inter esalta i riflessi di Gillet, poco dopo ci riprova e manda a lato di poco. Più volte viene colpevolmente ignorato dai compagni pur trovandosi da solo.
LUCIO 4,5 – Sembra più ordinato del compagno di reparto, ha qualche storia tesa con Diamanti al quale strappa anche il giallo. Ma poi viene clamorosamente uccellato da Ramirez che innesca l’azione del gol. Ottimo solo quando sventa un contropiede fermando Di Vaio, sul finire tenta anche la conclusione da lontano; subito dopo si scontra con Nagatomo e apre la porta ad Acquafresca.
RANOCCHIA 4 – A volte un po’ irruento nei contrasti di testa, si fa superare a doppia velocità da Ramirez che lo lascia piantato a terra. Fatica a trovare il senso della posizione, combinando il patatrac pochi istanti dopo lo 0-1 regalando a Di Vaio il gol del raddoppio. Una mazzata tremenda, che lo lascia frastornato. E la ripresa inizia con un altro sorpasso subito da Diamanti poi rischiando di guardare Di Vaio mettere il tris (ma qui non viene aiutato). Prova a rilanciarsi, sfiora l’1-2 ma ancora una volta Gillet trova la grande respinta. Fin quando scivola e lascia campo libero ad Acquafresca che infligge la coltellata definitiva.
NAGATOMO 5 – Impressiona un suo salto su Ramirez, ottimo in un recupero a sbrogliare un’azione pericolosa. Tenta l’intervento disperato su Di Vaio che però lo beffa in dribbling, ma perlomeno prova a spingere in maniera costante, inventandosi anche un bell’assist per Forlan. Ma ha le sue colpe in occasione del tris felsineo.
ZANETTI 5 – Dalle sue parti si ritrova ad agire… Diamanti, impegnato più in fase di rottura da Pioli. Ma che subisce un gran bel recupero dal capitano nerazzurro. E’ lui a frenare Ramirez lanciato in porta nel recupero del primo tempo; ma nel mezzo, c’è il rinvio sballato che porta all’azione del primo gol rossoblu. L’arbitro gli fischia contro un fallo assolutamente inesistente su Antonsson.
CAMBIASSO 4,5 – Si limita a contenere le iniziative di Mudingayi, che però alla fine lo sovrasta. Commette una serie di falli anche abbastanza pesanti, non sembra capirci proprio nulla.
FARAONI 6 – Nei primi minuti di gioco viene battezzato con un brutto intervento sulla caviglia che per poco non lo costringe al forfait: lui stringe i denti, si produce anche in bel recupero su Morleo, prende colpi a ripetizione. Nonostante ciò, tatticamente fa bene il compito cucito per lui da Ranieri. Tenta anche una conclusione da fuori un po’ azzardata, quella prima del duplice fischio è migliore ma manca di precisione. Si sbatte anche nella ripresa, commettendo però qualche errore di precisione in più. Ma nel disastro generale, a lui non si possono proprio addossare colpe. DAL 69’ CASTAIGNOS 5 – Timido e fragile, poco produttivo di fronte alla difesa blindata avversaria.
SNEIJDER 5 – Suo il primo, debole tiro in porta dopo bel dribbling su Portanova. A metà primo tempo, Ranieri lo porta addirittura nel ruolo di seconda punta con Pazzini. Dopo il secondo gol (accolto mettendosi in ginocchio in preda allo sconforto), comincia a dare segnali di nervosismo che gli costano anche un giallo, ma anche a caricarsi la squadra sulle spalle pur partendo sempre da posizione molto defilata.
FORLAN 4 – Sbaglia un pallone per Maicon e comincia ad arrivare qualche mugugno. Non incide e non porta velocità alla manovra, in fase difensiva si sente eccessivamente sacrificato. Quando si ritrova una buona occasione su errore di Mudingayi, trova pronto Gillet. All’ennesimo rinvio sballato i fischi diventano più assordanti. Nagatomo gli serve un pallone d’oro ma lui, solo in area, calcia un tiro a dieci centimetri all’ora. Il momento dell’uscita per lui è una via Crucis. DAL 61’ POLI 5,5 – Ci mette fosforo e coraggio, ma anche lui alla fine fa la figura di quello che predica nel deserto.
PAZZINI 4 – Tanta lotta anche dura (zuccata a Gillet che gli procura un taglio), parecchia corsa senza costrutto, pericolosità zero. La palla buona servita da Maicon nella ripresa si rivela in realtà troppo bassa.
ALLENATORE: RANIERI 3,5 – Anche nel momento in cui la squadra controlla il Bologna, l’Inter non sembra dare l’impressione di poter affondare il colpo. Poi Di Vaio piazza due jab a strettissimo giro di posta che lasciano la squadra groggy sul campo. Nella ripresa con il Bologna chiuso a doppia mandata lascia per qualche minuto Pazzini solo come punta, per poi affiancargli l’improduttivo Castaignos. Ha le sue colpe, ma da condividere pienamente col resto di un gruppo che in questo girone di ritorno sta davvero recitando in un film horror. Dove riecheggiano sinistri il coro “José Mourinho” e gli sberleffi generali di San Siro.
BOLOGNA: Gillet 7; Raggi 6,5, Portanova 6, Antonsson 6; Garics 6, Perez 6,5, Mudingayi 6, Morleo 6; Ramirez 6,5 (70’ Kone 6), Diamanti 6 (57’ Taider 6); Di Vaio 7 (76’ Acquafresca 6,5). Allenatore: Pioli 6,5.
ARBITRO: DAMATO 6 – Forse lascia correre troppo, specie su alcuni interventi di un Bologna che inizia martellando. Ma la gara è sostanzialmente facile.
ASSISTENTI: NICCOLAI 6 – MUSOLINO 6