Inter-Chievo: Nagatomo gladiatorio, riscatto Maicon
Fonte: Christian Liotta da San Siro
JULIO CESAR 6,5 – Solita ovazione per lui dal settore blu prima del fischio d’inizio. La scarsa mira del Chievo gli consente di rimanere tranquillo per un po’. L’unico pericolo lo corre su un lob velenoso di Sardo. Nella ripresa evita a Pellissier un gol da pochi centimetri.
MAICON 6,5 – Inizia un po’ al rallentatore, poi si impegna parecchio nel cercare di servire palloni buoni per Pazzini. Consolandolo nel momento in cui l’attaccante di Pescia sbaglia quel gol incredibile nel primo tempo. Poi ci prova di persona con un tap-in che si spegne a lato. Ma dai e dai, alla fine trova qualcuno che capitalizza i suoi assist, ovvero Cambiasso. Spetta a lui mettere il 2-0 trovandosi al posto giusto nel momento giusto.
LUCIO 7 – Basta poco per capire quanto è pesata la sua assenza: subito due interventi importanti in disimpegno nella fase iniziale di pressione dei clivensi. Grandissimo poi nel lanciare un contropiede mal sfruttato dai nerazzurri. Anche nella seconda parte di gara, fatte salve un paio di amnesie, dà un contributo pesante. Finale condizionato da un problema fisico. L’intervento sigilla match su Pellissier è suo.
RANOCCHIA 6,5 – Sembra abbia superato lo shock di martedì scorso, dando del filo da torcere a Moscardelli e Pellissier. Ma rischia di pagare cara un’ingenuità che innesca l’italo-belga il quale però si fa prendere dalla troppa fretta. Rimedia con un tackle egregio sull’aostano. Qualche rischio in più dopo l’intervallo, specie quando Uribe gli scappa calciando in porta.
NAGATOMO 7,5 – Propizia una gran bella azione sgusciando dal nulla da un contrasto con Pazzini protagonista, ma purtroppo non viene assecondato dai compagni. Col lavoro oscuro e la fatica nel fare il pendolino su e giù per il campo si guadagna un bel po’ di palloni e altrettanti ne serve. Primo tempo davvero brillante, e nella ripresa ci mette ancora più gas. Il premio è la punizione sui cui sviluppi nasce la rete del Cuchu. Solo Sorrentino gli nega la gioia del gol nel recupero. Tutto San Siro acclama il suo piccolo grande samurai.
CAMBIASSO 6,5 – Si distingue la prima volta per un duro contrasto, involontario, con Moscardelli. Poi è bravo a togliere le castagne dal fuoco evitando che la palla arrivi a Pellissier. Si sacrifica ovunque, andando anche a ricoprire il ruolo di centrale difensivo nel momento di maggiore sbilanciamento dell’Inter. Nel quale, però, diventa protagonista col gol del vantaggio. Rischia però un’enormità quando serve al Chievo la palla che porta i gialloblu all’azione più pericolosa della ripresa, mal sfruttata da Pellissier.
STANKOVIC 5,5 – Recupero lampo per il serbo dopo il pestone rimediato in Champions. Deki però fatica a imporre i suoi ritmi. Esce alla distanza, lanciando una bella azione sul finire del primo tempo. Però Leonardo alla fine del primo tempo lo sostituisce. DAL 45’ SNEIJDER 6 – Debutta con un tiro-cross fuori misura, poi con un passaggio sbagliato per Eto’o. Bene un assist per Nagatomo. Nei minuti finali prende però abbastanza bene il pallino del gioco.
ZANETTI 6,5 – Subito padrone della fascia destra prima ancora di Maicon, porta palla con la consueta disinvoltura creando subito le prime occasioni interessanti. Sempre puntuale negli inserimenti, a tratti nasconde anche palla agli avversari.
KHARJA 5,5 – Alla fine, la scelta per il ruolo di trequartista tocca al franco-marocchino. Che non sempre trova il momento buono per liberarsi del pallone (addirittura serve una volta Ranocchia intento a… dissetarsi). Dà il meglio di sé in disimpegno e nei contrasti. Più taglialegna che finisseur, alla fine Leo capisce l’andazzo e lo arretra inserendo Sneijder. Anche lui ha la colpa di sprecare un buon pallone di Maicon ciccandolo malamente.
PAZZINI 5 – Attende parecchio prima di avere un pallone giocabile; quando però Maicon glielo serve, si unisce clamorosamente al gruppo degli errori incredibili dopo Eto’o e Milito. Il dialogo col brasiliano c’è, ma non porta gli effetti sperati. Sparisce progressivamente dal gioco, fino al cambio. DAL 60’ MILITO 6- – Primi applausi per un intervento difensivo su Jokic. Grida di rammarico, invece, quando, lanciato da Sneijder, tenta da posizione favorevole un improbabile pallonetto che finisce in bocca a Sorrentino. Il gol del 2-0 potrebbe essere suo (e il contatto col difensore clivense è dubbio), ma per fortuna c’è Maicon ben appostato. Ci riprova due volte verso il 90esimo, una addirittura dopo un rimpallo. Comunque, ancora segnali positivi.
ETO’O 5,5 – Suo il primo tiro della partita per l’Inter, una conclusione facile per Sorrentino. Ne trova sempre almeno tre del Chievo a marcarlo, senza che questi gli riservino certo carinerie. Si fa vedere solo in un’altra circostanza con una conclusione troppo strozzata. Nemmeno lui troppo in giornata, alla fine Leonardo lo toglie (anche pensando a mercoledì). Ma esce tra gli applausi . DAL 76’ THIAGO MOTTA SV – Spinge e controlla, aiuta a gestire i minuti finali.
ALLENATORE: LEONARDO 6,5 – Inter-Chievo a San Siro così parca di gol, la storia ci insegna, è merce rara. Ma tant’è, questo non è certo il momento di pensare alle sottigliezze. Rispetto agli ultimi nefasti precedenti la squadra rischia meno, non perde il vizio di concretizzare gol facili ma mette quelli che servono per non spegnere ancora i sogni di tricolore.
CHIEVOVERONA: Sorrentino 6+; Andreolli 6, Mandelli 6,5, Jokic 5,5, Sardo 5,5; Rigoni 6, Bogliacino 5,5 (77’ Uribe 6), Constant 6 (66’ Marcolini 5,5), Fernandes 5,5; Pellissier 5,5, Moscardelli 5+ (55’ Thereau 6). Allenatore: Pioli 5,5.
ARBITRO: GIANNOCCARO 6 – Potrebbe avere un po’ di polso in più nel frenare il gioco a tratti un po’ malizioso del Chievo. Ma tutto sommato, non commette erroracci.
ASSISTENTI: GRILLI – ROSI 6