.

Inter-Frosinone - Ljajic ispiratore. Telles puntuale, Biabiasì

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 6 - Continua a collezionare partite senza raccogliere palloni nella propria rete e pur non presentando il Frosinone un ostacolo apparentemente temibile ha il suo da fare. Neanche 5’ e scappa dalla sua area per giocare a flipper con Castillo. Poi rientra nei ranghi e vola sulla volée mancina di Soddimo che poteva cambiare la storia del match. Il resto è normale amministrazione.

NAGATOMO 6 - Pur se la corsia di destra a tratti sembra arrembante, rispetto a Biabiany risulta meno preciso pur se sempre al suo posto.  In avvio sbaglia il movimento su Soddimo e costringe Handanovic al riflesso: gli offra una cena, ha rischiato grosso (DAL 60’ RANOCCHIA 6 – Mancini lo chiama in causa per dare robustezza a una difesa che sembra a tratti faticare. Detto, fatto. Il Frosinone ci prova ancora ma in lui trova un’affidabile opposizione).

MIRANDA 6,5 – Fa il suo solito dovere, senza sbavature né particolari iperboli. Gli attaccanti ciociari sono grossi fisicamente e il brasiliano deve fare a spallate per avere la meglio. E ci riesce. L’ennesima clean sheet nerazzurra è anche merito suo.

MURILLO 7 - Rischia il rigore infilando la gamba tra quelle di Soddimo ma Guida lascia proseguire. Castillo fisicamente non è certo uno sprovveduto e i duelli con il colombiani sono molto accesi. Decisivo al 60’ quando s’immola sullo stesso Castillo sostituendosi ad Handanovic ed evitando guai ai nerazzurri. Si toglie nel finale la gioia del primo gol italiano.

TELLES 6,5 - Buon rientro dopo qualche panchina: attento in difesa contro il tandem Paganini-Rosi e puntuale nelle diagonali, non fa mai mancare il suo apporto in fase di spinta, dando sempre una linea di passaggio ai centrocampisti. Interessanti alcune sovrapposizioni con Ljajic, soprattutto nel secondo tempo.

FELIPE MELO 6 – Prestazione solida, non perde mai la trebisonda e trasmette serenità a un reparto che talvolta sembra in difficoltà sul pressing del Frosinone, anche se in certi frangenti sembra affannato. Però è abbastanza lucido da non cercare il cartellino giallo e, conoscendolo,per lui non è stata una passeggiata.

KONDOGBIA 6 – Non benissimo, e lo testimonia qualche mugugno piovuto dalle tribune esigenti del ‘Meazza’. Il francese se la cava in fase difensiva ma il palleggio lo vede piuttosto impreciso. Viaggia a intermittenza, alterna giocate utili alla squadra ad altre che lasciano perplessi. Però mette tante pezze quando gli ospiti potrebbero far male e questo conta in attesa di tempi migliori.

BIABIANY 7 - Inizia bene, si spegne qualche minuto poi ricomincia ad accelerare fino all’apice del gol al 29’, più difficile di quanto possa sembrare. È in crescita e si vede, Blanchard gli nega persino la doppietta ma non gli applausi del pubblico. Ben tornato (DALL’86’ PERISIC SV).

JOVETIC 6,5 - Quando la palla è tra i suoi piedi è un trionfo di combinazioni di tasti del joypad. Nulla di fine a sé stesso, tra l’altro. È sempre un bel  vedere, soprattutto quando nella sua orbita trova Ljajic, e pur se tende ad appannarsi al momento della finalizzazione trova il modo di mandare in gol Murillo con un colpo di tacco geniale.

LJAJIC 7,5 - Adrenalinico al punto giusto, sembra l’unico in grado di dare un’accelerata alla manovra troppo statica dell’Inter. Quando parte palla al piede trasmette la sensazione che qualcosa di interessante possa nascere e che qualche compagno possa vivere un momento di gloria. Non a caso contribuisce al gol di Biabiany e dispensa sorrisi tra le maglie nerazzurre, Icardi e Brozovic in particolare. Ispiratore.

ICARDI 6 - La sufficienza per il gol, che ha cercato a più riprese e ha costruito grazie alla repentina intesa con Ljajic. Il resto del match lo vede a tratti fuori dai giochi e troppo spesso impreciso, anche in modo goffo (svirgola anche nella sua area...). Momento delicato, entrare nel tabellino è importante ma in campo serve che dia più qualità (DALL’87’ BROZOVIC 6,5 – Entra e segna, cosa chiedergli di più?).

ALL. MANCINI 6,5 - Ora non potranno neanche contestargli il fatto che vince solo 1-0. Conoscendolo si focalizzerà in settimana soprattutto sulle cose che non hanno funzionato, ma il primato solitario in  classifica e il poker al Frosinone sono incontestabili. Ljajic dal primo minuto è una giocata fuori dagli schemi, come quelle che sfoderava in campo.

 

FROSINONE: Leali 6, Rosi 6, Diakité 6, Blanchard 6, Crivello 5,5, Paganini 6 (dall’83’ Carlini sv), Gori 6 (dal 76’ Gucher sv), Sammarco 6, Soddimo 6,5, Castillo 6, Ciofani 5,5 (dal 76’ Longo sv). All. Stellone 6

ARBITRO: GUIDA 5 – Partita tendenzialmente facile, ma lui non è in serata e commette troppe imperfezioni. Gialli corretti a Diakité e Miranda, Soddimo meriterebbe il cartellino rosso per il piede a martello su Melo. Grazia Paganini al 4' (fallaccio su Telles) e Gori per un fallo di mano. Sul 2-0 ignora un contatto Murillo-Soddimo nell’area nerazzurra (situazione poco chiara) e permette a Blanchard di alzare due volte il gomito su Icardi.

ASSISTENTI: Marrazzo 6 – Tasso 6

ASSISTENTI DI PORTA: Fabbri 6 – La Penna 6


Altre notizie
Domenica 15 dicembre