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Inter-Genoa - Risveglio Vidic, ma che corazon Medel!

di Christian Liotta

HANDANOVIC 6 – Reattivo sulla deviazione di Andreolli nell’unico vero pericolo del primo tempo. I pericoli semmai se li crea lui ma è anche bravo a sminare. Non bene sull’azione dalla quale nasce la conclusione vincente di Izzo.

CAMPAGNARO 6 – A tratti incerto sulle incursioni da sinistra, se ne esce comunque bene con l’esperienza. L’unico ammonito del match sul fronte interista.

VIDIC 7 – Chiamato alla prova d’appello, il serbo fa l’essenziale. C’è ancora qualche sbavatura nel suo lavoro, a volte si concede qualche giochetto di troppo, ma quando serve chiude con incredibile puntualità. E soprattutto, ha il grande merito di spegnere gli ardori genoani col gol della staffa.

ANDREOLLI 6 – Mostra inizialmente molta diligenza palla al piede, anche se sui lanci lunghi c’è qualcosa da rivedere. Comincia a patire anche lui quando il Genoa va in pressing.

D’AMBROSIO 6 – Più in vista forse quando c’è da costruire e attaccare piuttosto che da distruggere, anche se dalla sua fascia il Genoa passa meno. Corre molto e finisce la benzina forse troppo presto, proprio quando Iago Falque comincia ad accelerare e seminare il panico.

MEDEL 7 – Solito stantuffo infaticabile e dispensatore industriale di grinta, corre come un dannato e se non avrà piedi da regista è anche vero che a volte non viene coadiuvato a dovere. Quando il Grifone comincia a spingere con forza, aiuta a serrare le fila con un’incredibile caparbietà. Rimedia un brutto colpo e deve uscire dal campo. DALL’86’ KRHIN SV

GUARIN 7 – Debutta con un’ottima palla per Icardi, poi alterna giocate di prestigio ad altre meno buone ma dà la sensazione di avere un’idea chiara della regia. Esperimento riuscito, si può dire. 

PALACIO 7 – La prontezza di riflessi con la quale si avventa sulla respinta di Perin fa sperare in un bomber che ha ritrovato la vena. A questo aggiunge cuore, corsa, lotta. Poi si spegne un po’, fino al momento della sostituzione, ma la sua rimane una prova davvero incoraggiante. DAL 66’ KUZMANOVIC 6 – Entra nel momento in cui l’Inter viene messa all’angolo dal Genoa. Applausi per un paio di spunti importanti. 

HERNANES 5,5 – Si intestardisce troppo spesso palla al piede finendo col favorire le iniziative avversarie. Latita inizialmente anche nella visione di gioco, poi migliora un po’ ma solo con qualche lampo importante. DAL 74’ OBI 6 – Schierato da esterno di centrocampo, il nigeriano fa il suo nel tentativo di tenere alta la squadra.

PODOLSKI 6,5 – Dinamismo, fluidità, anche un’inusitata visione di gioco. Spazia bene su tutto il campo entrando in diverse azioni interessanti. Ogni movimento è un applauso di San Siro. Dal suo corner arriva il terzo tempo vincente di Vidic.

ICARDI 6,5 – Inizia a spron battuto, duellando sin dai primi minuti con Perin che gli nega il gol due volte nei primi 15 minuti ma che alla fine castiga da corner. Si mette anche a fare l’attaccante di movimento aprendo varchi,

ALLENATORE: MANCINI 6,5 – Ancora una volta, Inter a due volti. Prima frazione di gioco scintillante, dove arrivano due gol e tante belle azioni; secondo tempo invece più sofferto, col Genoa che prende progressivamente fiducia fino al gol che fa correre un brivido a San Siro. Per fortuna, la rete di Vidic, finalmente positivo, rimette le cose al posto giusto e consente ai tifosi di uscire col sorriso.

GENOA: Perin 6,5; Izzo 6, Burdisso 5,5, De Maio 5; Edenilson 6, Rincon 6 (80’ Fetfatzidis sv), Bertolacci 5,5 (83’ Tino Costa sv), Antonelli 6; Iago 6, Matri 5 (52’ Kucka 6), Lestienne 6. Allenatore: Gasperini 6.

ARBITRO: RUSSO 5 – Subito tanti dubbi per un contrasto in area tra Burdisso e Icardi non sanzionato. Spezzetta spesso il gioco, sbagliando spesso e volentieri, ma si dimostra parco in tema di cartellini (il primo arriva al 71esimo!). Metro di giudizio praticamente inesistente.
ASSISTENTI: PADOVAN 6 – PAGANESSI 6
ASSISTENTI ADDIZIONALI: DI BELLO 6 – FABBRI 6


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