Inter-Juve: Campagnaro e Ricky Alvarez sugli scudi, Carrizo eroe a sorpresa
HANDANOVIC 6 – Normale amministrazione, la Juve non lo stimola più di tanto. Intuisce il rigore ma non ci arriva (DAL 46’ CARRIZO 7 – Bravo a chiudere su Marchisio e ad anticipare Ogbonna a un passo dalla linea di porta. Sulla pennellata di Pirlo resta ad ammirare, il palo è suo amico. Super nella lotteria dei rigori: solo Caceres lo spiazza, poi si mette in proprio e la chiude. Eroe a sorpresa).
CAMPAGNARO 7 - Granitico, chiude su tutti e va anche all’impostazione. Ottimo senso della posizione, la sua presenza in campo trasmette tranquillità ai colleghi.
RANOCCHIA 6,5 - Se la cava con sicurezza contro avversari impegnativi come Vucinic e Tevez, soffre però la rapidità di Giovinco ma non è nulla di strano. Mantiene alta la concentrazione con i compagni di reparto, poche sbavature per lui.
JUAN JESUS 6 - Prestazione in chiaroscuro per il brasiliano, che morde le caviglie di Tevez al punto da farsi ammonire quasi subito, vince tutti i duelli ‘fisici’ compreso quello in area con Vucinic che però l’arbitro considera falloso. Rischia il secondo giallo in altre due occasioni (DAL 79’ ANDREOLLI SV).
NAGATOMO 6 - Asamoah è un avversario insidioso ma lo lascia sul posto solo una volta. Meglio rispetto al passo indietro contro il Valencia, ma resta la sensazione che a sinistra si comporterebbe molto meglio (DAL 79’ JONATHAN SV).
KUZMANOVIC 6 - Per giocare da mezzala dovrebbe essere un filino più reattivo, invece vuoi per le gambe pesanti vuoi per un fisico robusto e tendenzialmente macchinoso non riesce ad aumentare i giri del motore. Sbaglia qualche aggancio comodo, ma se la cava con ordine in entrambe le fasi (DAL 71’ BELFODIL 6 – Mazzarri lo piazza subito largo a sinistra e lui si fa apprezzare soprattutto per un pressing forsennato sui portatori di palla bianconeri. Fa finalmente pace con il dischetto).
CAMBIASSO 6 - In crescita fisicamente, si fa notare per qualche lancio preciso che mette in movimento Palacio. Nessuna sbavatura particolare, ma nella ripresa si perde Marchisio nell’area piccola e in generale non pressa Pirlo come sarebbe consigliabile. Prova complessivamente positiva ma può fare meglio (DAL 59’ OLSEN 6,5 – Buon impatto sul match, corre e mantiene la posizione sbilanciandosi anche in un paio di iniziative personali. Zittisce il pubblico dopo il rigore, che personalità!).
GUARIN 5,5 - Ancora sotto tono. La voglia non gli manca, ma fatica a emergere come potrebbe. Di lui si ricorda il dribbling artistico su Vidal e il tiro che porta Buffon all’errore e Alvarez al gol. Lecito attendersi di più da uno come lui. Anche un rigore calciato meglio…
PEREIRA 5,5 - Giù di forma, è uno di quelli che soffre di più gli impegni ravvicinati. Spinge meno del solito, in compenso è attento su Lichtsteiner che gli scappa via solo una volta.
ALVAREZ 7 - Finalmente schierato in un ruolo a lui più consono, l’argentino sciorina giocate d’alto livello, complice anche la marcatura a vista del centrocampo bianconero. Oltre al gol, confeziona iniziative interessanti agendo tra le linee avversarie.
PALACIO 6,5 - Unico punto di riferimento offensivo, svaria su tutto il fronte e mette in difficoltà i tre centrali bianconeri. A volte soffre di solitudine ma se ne fa una ragione, continuando a svolgere un lavoro prezioso per i compagni (DAL 79’ ICARDI SV – Scavetto dal dischetto, roba da applausi).
ALL. MAZZARRI 6,5 - Sceglie di giocarsela con le ripartenze lasciando il pallino all’avversario e la strategia si rivela azzeccata. Alvarez infatti, piazzato tra le linee juventine, è ispirato e con Palacio crea difficoltà a Bonucci e co. In difesa la concentrazione resta alta, peccato per il rigore inventato: vincere prima della lotteria dal dischetto sarebbe stato più gradevole.
JUVENTUS: Buffon 5,5 (dal 46’ Storari 6), Caceres 6, Bonucci 6 (dal 79’ Ogbonna sv), Chiellini 6,5, Lichtsteiner 6 (dal 46’ Isla 5,5), Vidal 6,5, Pirlo 7, Marchisio 6, Asamoah 6 (dal 59’ De Ceglie 5,5), Tevez 6,5 (dal 71’ Llorente 5,5), Vucinic 6 (dal 71’ Giovinco 5,5). All. Conte 6
ARBITRO: GRAJEDA 5 – Non abbocca al tuffo di Vidal nel primo tempo, ma riesce a farsi fregare dalla caduta di Vucinic su un contatto inesistente con Juan, assegnando di conseguenza il rigore alla Juve. Errore macroscopico in una situazione piuttosto facile da valutare. Il resto è normale amministrazione.