Inter-Juve - Handanovic dannoso: esce quando non deve. Bastoni e Young ingenui, Lautaro e Barella ci provano
HANDANOVIC 4,5 - La prima conclusione verso la porta è quella di Ronaldo dagli undici metri: non riesce a metterci una pezza nonostante la fama da para-rigori. Quando non c'è bisogno di uscire dai pali decide di farlo, combinando la frittata con Bastoni per il raddoppio del portoghese. E la responsabilità è principalmente la sua. Il buon riflesso sul tiro di Bernardeschi deviato da De Vrij non basta per cancellare l'errore horror.
SKRINIAR 6 - Utile nei duelli aerei, aiuta a sparecchiare dall'area le palle sporche dando una mano a Darmian sui raddoppi di marcatura. Conduce con lucidità anche l'uscita bassa.
DE VRIJ 6 - Torna a comandare il centro della difesa dal 1' dopo aver tirato il fiato nel fine settimana. Non ha colpe sui gol presi e alza il muro sui filtranti bianconeri.
BASTONI 5 - Al debutto in Coppa Italia parte bene, ma esagera con la sicurezza nei propri mezzi dividendosi le colpe con Handanovic (che non gli chiama l'arrivo di Ronaldo) nel gravissimo errore che porta al 2-1 juventino. L'indecisione è decisiva ed incide inevitabilmente sulla sua valutazione. DALL'85' PINAMONTI SV
DARMIAN 6 - È lui il prescelto per rimpiazzare lo squalificato Hakimi sulla fascia destra. Interpreta il ruolo in maniera differente, concentrandosi più sulla fase difensiva a controllo di Bernardeschi e Alex Sandro. Quando ha campo aperto prova a dire la sua nella metà campo avversaria e va anche vicino al pareggio, negato da Buffon.
BARELLA 6,5 - Migliore in campo indiscusso nell'ultimo Derby d'Italia giocato in campionato, prova a riprendersi lo scettro anche questa sera con lo sprint palla al piede che lo porta all'assist vincente per Lautaro. È l'ultimo a mollare, lottando su ogni pallone e andando vicino al pari in acrobazia.
BROZOVIC 5,5 - Quando il gioco si fa duro, Conte richiama in panchina Eriksen e si affida al suo regista moderno di fiducia. Kulusevski gli sta appiccicato (come già visto ai tempi del Parma) e ne ostacola l'impostazione: le sue geometrie ne risentono. Cresce nel secondo tempo e l'Inter diventa più pericolosa. DALL'85' SENSI SV
VIDAL 6 - Se nel primo incrocio interista con la sua ex non ha perdonato incornando la palla dell'1-0, nel secondo si dedica al pressing alto e ai tackle in mezzo al campo, ingaggiando un personale duello con Ronaldo. Si becca un giallo pesante che gli impedirà di essere a Torino per il ritorno. DAL 73' ERIKSEN 6 - Prova a dare fantasia alla manovra con traiettorie interessanti, ma ha poco tempo per incidire ed entrare nel ritmo di gara.
YOUNG 5 - Torna in campo dall'inizio con il compito di ostacolare le incursioni di Cuadrado e gli inserimenti di McKennie, ma è ingenuo quando trattiene il braccio di Cuadrado nonostante un cross non pericoloso e porta Ronaldo sul dischetto. Tradito dall'esperienza, va in difficoltà per tutta la gara. DAL 65' PERISIC 5,5 - Nel giorno del suo 32esimo compleanno viene buttato nella mischia per cambiare i giri del motore della fascia sinistra, dove ritrova il nemico Cuadrado. Riesce ad arrivare al traversone con più frequenza del predecessore, ma senza pungere.
SANCHEZ 6 - È la spalla di Lautaro nella serata in cui l'Inter deve rinunciare al totem Lukaku, out per squalifica. È più leggero, ma anche nettamente più maturo, della coppia Demiral-De Ligt: lo ribadisce quando lavora in maniera sontuosa il prezioso pallone condotto da Barella e appoggiato poi in rete da Lautaro. È uno dei più intraprendenti e Demiral gli nega il gol con un salvataggio sulla linea. Non sarà del match di ritorno perché ammonito (era in diffida).
LAUTARO 6,5 - Dopo aver ritrovato la rete nell'ultimo turno di campionato, sfida la Juve con l'intenzione di festeggiare al meglio la recente nascita della figlia Nina. Risultato? Gli bastano otto minuti per bucare Buffon. Accusa il colpo dell'uno-due bianconero come gran parte della squadra ma ci prova comunque, andando a sbattere sui centrali di Pirlo.
ALL. CONTE 6 - La lezione di tattica data all'allievo Pirlo in campionato è già un lontano ricordo per uno come lui, tornato a ringhiare in panchina a pochi metri dal campo dopo la prima giornata di squalifica scontata in campionato contro il Benevento. Il Maestro prova a coglierlo di sorpresa con qualche scelta inaspettata, lui si porta comunque avanti nel punteggio e finisce poi sotto per degli episodi sfavorevoli che lo costringono a cercare l'impresa tra sette giorni a Torino.
JUVENTUS: Buffon 6; Cuadrado 6,5, De Ligt 6, Demiral 6,5, Alex Sandro 6; Bernardeschi 5,5 (dal 68' Danilo 5,5), Bentancur 6 (dal 76' Arthur sv) , Rabiot 6, McKennie 5,5 (dall'89 Chiellini sv); Kulusevski 5,5 (dall'89' Chiesa sv), Ronaldo 7 (dal 76' Morata sv). All. Pirlo 6,5.
ARBITRO: CALVARESE 5 - Si vede costretto ad estrarre il primo cartellino dal taschino dopo neanche un quarto d'ora di gioco per l'inutile intervento di Demiral su Sanchez, poi viene richiamato dal Var (più di un dubbio sul rispetto del protocollo) per valutare la trattenuta di Young su Cuadrado che porta al rigore per la Juventus. Controlla il match senza sicurezza, richiamando chi gli capita senza uniformità.
ASSISTENTI: Carbone 5,5 - Peretti 6.
VAR: Irrati 5.