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Inter-Juve: promossi Sneijder, Zanetti e Balo. Toldo, che errore!

di Christian Liotta

TOLDO 5 – Inizia rischiando grossissimo su un’uscita su De Ceglie; poco dopo si rende protagonista di una papera allucinante aprendo a Diego la strada del gol del vantaggio. Topica che lo lascia sotto shock per diversi minuti nei quali compie altri interventi un po’ naif. Nella ripresa guadagna qualche punticino, anche perché non viene mai chiamato davvero in causa.

MAICON 5,5 – Avrebbe tra i piedi un’occasione di platino per pareggiare i conti qualche istante dopo il gol di Diego, ma proprio in area piccola sbaglia tutto mandando la palla alle stelle. La spinta in avanti c’è e si vede, ma spesso latitano i rientri in difesa con De Ceglie e Grosso che dalla sua corsia creano qualche insidia.

LUCIO 6,5 – Se non ci fosse il suo zampone a deviare in porta la conclusione sporcata dalla barriera di Sneijder, certamente quel pallone sarebbe finito fuori. Ma il brasiliano non ha solo questo merito, ma anche quello di disputare una gara piuttosto ordinata in difesa, chiudendo e qualche volta ripartendo. Amauri gli crea pochi patemi.

MATERAZZI 7 – Un primo tempo nella norma, un secondo tempo capolavoro, per Matrix. Che chiude a chiave l’area di rigore spegnendo sempre sul nascere parecchie azioni pericolose bianconere. Dopo la “masquerade” di domenica scorsa, adesso si parlerà di lui per quanto di buono ha fatto in campo.

SANTON 6,5 – In crescita costante, il bambino diventa veramente un uomo in più nei secondi quarantacinque minuti, quando contribuisce in maniera sostanziale agli assalti dell’Inter, cercando egli stesso anche la conclusione in porta. Prezioso recupero.

ZANETTI 7+ – Ormai gli aggettivi rischiano di essere sprecati per il capitano, anche questa sera grande protagonista della partita. Uomo ovunque, chiude in difesa e punta in avanti, lotta difendendo il pallone anche circondato da una sfilza di avversari ai quali più di una volta fa venire l’emicrania.

CAMBIASSO 5,5 – L’argentino ha vissuto una gara tra poche luci e tante ombre. Patisce l’esuberanza di Diego e la fisicità dei vari Sissoko e Felipe Melo. Fatica a dare ordine alla manovra, lascia fare ai compagni. Mourinho decide di toglierlo dalla mischia per primo. DAL 61’ MILITO 6 – Fame di gol innata, e si è visto anche stasera. Quello che l’argentino non è mai riuscito a cogliere è l’attimo giusto per affondare l’unghiata.

THIAGO MOTTA 6,5 – Decisamente positivo anche l’italo-brasiliano, una presenza costante a sostegno della squadra in ambedue le fasi di gioco. Ha la colpa talvolta di temporeggiare un po’ troppo col pallone, rischiando anche di perdere palloni letali. Ma alla fine, il bilancio viene impreziosito da quella botta da fuori che costringe Buffon alla deviazione dalla quale nascerà il gol di Balotelli.

SNEIJDER 7,5
– Tanta era la rabbia che aveva in corpo, dopo l’episodio del derby. Rabbia che diventa energia positiva tutta scaricata sul campo, dove corre per due quando non per tre lungo tutto il terreno di gioco, creando costantemente grattacapi alla difesa avversaria, qualche volta ubriacata dalle sue accelerazioni, e probabilmente le occasioni più pericolose dell’Inter, azione di Maicon a parte. Con la sua specialità apre l’autostrada a Lucio per il gol del pari. Protagonista di un episodio curioso nelle battute finali: deve uscire per Cordoba, ma quando si appropinqua alla linea di fondo, Mourinho gli dice di fare dietrofront e rimanere in campo per i secondi finali.

BALOTELLI 7 – Ha voglia di confermare la sua tradizione positiva con la Juventus: ci riesce al momento giusto, col tap-in a ridosso del 90’ che consegna all’Inter la qualificazione. E’ il primo gol di SuperMario ai bianconeri a Milano, arrivato al culmine di una partita di grande abnegazione, magari con un pizzico di foga che lo porta a strafare certe volte, ma sempre con le giuste intenzioni. Con Chiellini è un duello continuo.

PANDEV 6,5
– Il macedone è protagonista di un incontro dai due volti: sempre attivo e reattivo nella prima parte di gara, anche se fatica a sfondare il muro della difesa bianconera, nella ripresa morde un po’ il freno senza riuscire a rendersi davvero pericoloso. DALL’80 MUNTARI 6 – Da applausi quando, appena entrato in campo, si immola con un intervento su Diego prossimo alla conclusione in porta dopo un rimpallo. Sventa un potenziale pericolo, merita la menzione d’onore.

ALLENATORE: MOURINHO 6,5 – Qualificazione alla semifinale strappata con le unghie e con il cuore, qualità che, lo abbiamo visto spesso, non fanno certo difetto ai nerazzurri. Dopo un inizio difficoltoso, la squadra ha reagito e alla fine ha ottenuto questo successo importante. Bene così, adesso ci si prepara ad accogliere Manuel Fernandes.

JUVENTUS: Buffon 6,5; Grygera 6, Cannavaro 5,5, Chiellini 6,5, Grosso 5,5; Sissoko 6+, Felipe Melo 6, Candreva 6, De Ceglie 6 (91’ Paolucci sv); Diego 6,5; Amauri 5. Allenatore: Ferrara 6.

ARBITRO: DAMATO 5,5 – Un solo errore, ma grave: il rigore netto non assegnato all’Inter per un fallo di mani in area di Felipe Melo nel recupero di primo tempo. Recrimina anche la Juve per un fuorigioco di Milito nell’azione che porterà alla punizione dell’1-1, ma rivedendo l’azione, sembrano proteste illegittime: si tratta di due azioni svolte a 40 secondi di distanza. ASSISTENTI: CARIOLATO – DE LUCA 6


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