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Inter-Juventus, le pagelle - Pavard da leader, Calhanoglu mente superiore. Thuram Mister Chaos

di Fabio Costantino

SOMMER 6 - Davvero non è possibile dargli più di una sufficienza 'politica', perché la Juventus non lo costringe ad alcun intervento complesso e il resto lo fanno i suoi compagni che concedono pochissimo ai bianconeri. Una altro clean sheet che vale doppio per importanza.

PAVARD 7,5 - Difficile decidere quale sia il gesto tecnico più bello tra il pallone che mette sul piede di Dimarco o il salvataggio nel primo tempo su Vlahovic pronto a colpire. Nel dubbio, vale la pena sottolineare la rovesciata a vuoto che manda in tilt Gatti portandolo all'autorete. Uomo da partite con la 'P' maiuscola, si disimpegna in scioltezza in entrambe le metà campo. Nella ripresa salva più di una situazione complicata da vero leader.

ACERBI 7 - L'unica volta in cui Vlahovic riesce a sfuggirgli dai radar è Pavard a salvare capra e cavoli. Per il resto della partita il serbo cerca ogni tipodi soluzione per non trovarsi il francobollo di Vizzolo Pedrabissi attaccato alla schiena ma non è una battaglia alla sua portata. Tiene alta la squadra nel primo tempo e guida la difesa quando c'è da stringere le maglie.

BASTONI 7 - Sciabola e fioretto, non si fa mancare nulla. Va giù con caparbietà sui contrasti e imposta con serenità dal basso, proponendosi con costanza in attacco soprattutto nel primo tempo. Gli capita anche di dover sfidare Vlahovic ma non si fa scrupoli, Nel finale anche con le pile scariche sacrifica tutto alla causa. DALL'88' DE VRIJ SV.

DARMIAN 6,5 - Il meglio lo offre con le rimesse laterali che trasforma in cross velenosi, a questo aggiunge l'equilibrio tattico che imprigiona Kostic e permette a Pavard alcune incursioni offensive senza correre rischi. Sempre ben messo in campo, i compagni sanno dove e come trovarlo in ogni circostanza. DAL 73' DUMFRIES 6 - Entra per mettere corsa e fisico, rendendosi utile sui palloni alti. Nel dubbio serve ancche un assist che Arnautovic spreca malamente.

BARELLA 7 - Meno agonismo e più testa, prova di maturità in una serata di gala. Gioca con sicurezza e non forza mai, prediligendo la gestione del pallone a meno di una via sicura di passaggio. Non il massimo per chi ne apprezza gli scatti emotivi calcistici, ma una manna per l'atteggiamento della squadra che tutto deve fare tranne che restituire troppo in fretta il possesso. Szczesny gli nega la rete da sogno, nel finale il suo dinamismo si esalta. DALL'88' KLAASSEN SV.

CALHANOGLU 7,5 - Che fosse una mente superiore non era necessario scoprirlo, eppure davanti al CT della Turchia Vincenzo Montella sfodera l'ennesima prestazione di alto livello, con giocate di pura finezza in un contesto in cui si muove molto basso per garantire equilibrio alla squadra. Il lancio per Dimarco nel primo tempo, una delle sue numerose perle, è qualcosa che andrebbe studiato all'università della scienza e della tecnica.

MKHITARYAN 7 - Moto perpetuo, dà fondo a tutte le riserve di energia per non lasciare spazi agli avversari e spingere il pallone velocemente verso la porta avversaria. Benissimo in aiuto sui compagni, gli tocca star diietro a un McKennie piuttosto tonico. Qualche imprecisione non offusca la mole diu lavoro in entrambe le metà campo, da cui emerge il salvataggio nell'area piccola nel pieno del caos.

DIMARCO 6,5 - Il grosso rammarico è quel sinistro ciccato su assist di Pavard, un pallone che tutti i calciatori sognano di ricevere, figurarsi lui che con quel piede ha regalato parecchie emozioni. Propositivo, sempre pronto a partire in velocità in transizione o ad addentrarsi quando la squadra è in possesso palla, si fa apprezzare anche difensivamente. Esce stremato. DAL 73' CARLOS AUGUSTO 6 - Buon impatto, protegge la sua zona con sicurezza e si fa rispettare nel gioco aereo.

MARTINEZ 6 - Bremer gli sta così tanto addosso che Agustina si sarà ingelosita. Molto difficile trovare spazio quando vieni letteralmente aggredito e fatichi persino a girarti, il capitano fa il possibile anche se gran parte del suo bagaglio tecnico che puntualmente espone al pubblico resta nello spogliatoio. Vorrebbe fortissimamente incidere di più ma non è la sua serata.

THURAM 6,5 - Mister Chaos. In una serata in cui giocare palloni puliti per chiunque, ma soprattutto per un attaccante, è impresa quasi disperata, lui mette il piede o la testa dovunque per costringere la difesa bianconera a chiudersi e creare autentiche tonnare nel cuore della propria area. E su una di queste Gatti se la mette in porta da solo. Tanto movimento e difesa del pallone per picconare il muro avversario, con quelche errore nel momento clou. DAL 77 ARNAUTOVIC 5,5 - Buon lavoro lontano dalla porta, fa sponde e subisce falli. Ma non può sbagliare un gol davanti al portiere in quel modo...

ALL. INZAGHI 7 - Prepara la gara con minuzia di particolari, sapendo benissimo a cosa sarebbe andato incontro e che sarebbe stato il classico episodio a deciderla. Fa però in modo che l'episodio avvenga nell'area avversaria, proponendo un primo tempo a trazione anteriore e una ripresa con baricentro più basso e ripartenze. Il risultato doveva essere più largo per il patrimonio che i suoi sprecano in ripartenza. Non è una vittoria decisiva per lo Scudetto, ma di sicuro chiude qualche bocca aperta per troppo tempo.


JUVENTUS: Szczesny 7, Gatti 5,5 (dall'88' Alex Sandro sv), Bremer 6,5, Danilo 6, Cambiaso 6 (dall'88' Miretti sv), McKennie 6,5, Locatelli 6, Rabiot 6, Kostic 6 (dal 66' Weah 6), Yildiz 5,5 (dal 66' Chiesa 5,5), Vlahovic 5,5. All. Allegri 7


ARBITRO: MARESCA 6,5 - Chi lo conosce sa che perdona gli interventu rudi ma non la violazione del regolamento e così è stato. Fa giocare molto non accontentando le cadute troppo facili e i giocatori si adeguano, inoltre strappa un paio di volte l'ionestà dei giocatori sulle rimesse laterali o dal fondo dubbie. Nel complesso, vista la difficoltà emotiva della partita, ne esce bene.
ASSISTENTI: Carbone 6 - Giallatini 6
VAR: Irrati 6


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