Inter-Lipsia, le pagelle - Zielinski è un gigante, De Vrij annulla tutti. Thuram si mette in proprio
SOMMER 6,5 - Un solo intervento, su Nusa nella ripresa, che gli scalda i guantoni prima che si gelino. Ed è un tiffo decisivo, perché preserva la sua imbattibilità in Champions e consente all'Inter di veleggiare verso la qualificazione agli ottavi nella Top 8. Roba da grandi portieri.
PAVARD 6 - Rischia di farla grossa quando stoppa male un pallone e deve trattenere Openda che già pregustava la fuga verso la vittoria: solo giallo, che però gli costa le attenzioni del belga che fiutando il colpaccio cerca di puntarlo in velocità ogni volta che può. Il francese regge l'urto fino al 43', quando un problema muscolare lo costringe ad alzare bandiera bianca. DAL 43' BISSECK 6 - Doveva riposarsi, o almeno entrare solo nella ripresa. Invece a freddo viene gettato nella mischia prima del duplice fischio. Alterna iniziative efficaci e interventi difensivi puliti a qualche momento di impaccio, ma la sua fisicità fa la differenza.
DE VRIJ 7 - Un'altra prestazione da padrone di casa dell'area di rigore. Nel primo tempo più raramente, ma soprattutto nella ripresa guida la difesa e respimnge ogni oggetto non identificato che spiove dalle parti di Sommer. Dà il meglio di sé quando la squadra è sotto pressione e negli ultimi 12-13 minuti il Lipsia alza il baricentro. Annulla prima André Silva, poi Sesko. Affidabile.
BASTONI 6,5 - Vittima della velocità di Openda, che gli costa un'ammonizione, è tra i protagonisti dell'avvio in quinta dell'Inter, macinando la corsia sinistra e attaccando il fondo ogni volta che si presenta l'occasione. La sua heatmap probabilmente lo segnalerà come esterno d'attacco o quanto meno mezzala, ma è grazie al suo atteggiamento che la squadra costringe i tedeschi dietro la loro trincea. DAL 65' CARLOS AUGUSTO 6 - Entra per dare rapidità e fisicità alla fascia sinistra, dove spesso asi asposta Openda. Fa il asuo dovere.
DUMFRIES 6 - Serata un po' storta rispetto alle ultime uscite in evidente crescendo. Viene coinvolto spesso e volentieri nella costruzione della manovra e con un arbitro più coraggioso porterebbe in dote anche un altro rigore. Molto presente nella metà campo avversaria, perde però qualche pallone di troppo non necessariamente per colpa sua. All'inizio della ripresa si traveste da Maicon ma rovina tutto all'ultimo: peccato.
BARELLA 6,5 - Gioca per gran parte del primo tempo al tiro a piattello, crossando con costanza e colpendo sempre la prima maglia bianca che gli si presenta davanti. Moto perpetuo, incassa applausi quando dà ossigeno alla manovra o esce dalle trappole dei raddoppi saltando come una molla. I tedeschi non riescono proprio ad arginarlo quando decide di usare il fioretto.
CALHANOGLU 6,5 - Paletta e fischietto, dirige il traffico soprattutto nella metà campo del Lipsia dove si trova con una certa frequenza il baricentro della squadra, alzato proprio dal posizionamento del turco. Il quale si fa apprezzare anche per il lavoro di filtro davanti alla propria area di rigore, permettendo così alle mezzali di infilarsi tra le maglie bianche e dialogare con i compagni sulla trequarti. DAL 76' MKHITARYAN SV.
ZIELINSKI 7 - Un folletto palla al piede, forse lo tiene una frazione di secondo di troppo ma è sempre un bel vedere e nessuno riesce a soffiarglielo. Sempre nel vivo del gioco, gli capita di pestarsi i piedi con Calhanoglu (playmaker aggiunto) ma soprattutto si posiziona tra le linee e compare all'improvviso quando meno te l'aspetti. A tratti palla al piede sembra un gigante.
DIMARCO 6,5 - Sin dai primi minuti è una spina nel fianco, il Lipsia pur avendo studiato i movimenti dei nerazzurri non capisce proprio nulla di ciò che accade sulla propria destra, dove la combo con Bastoni è un coltello che si infila sul fianco di Geertruida e Baumgartner. Cross a ripetizione che mandano in paranoia Gulacsi e i suoi centrali, poi quello da destra che sbarella Lukeba e lo spinge a segnare nella sua porta. Nella ripresa spinge meno anche se gioca sempre sguardo avanti.
MARTINEZ 6 - Tante belle giocate, ma da questo punto di vista non lesina mai prelibatezze. Ha una sola buona chance di sinistro nel primo tempo ma calcia debolmente, il resto del suo tempo lo dedica a sponde, scambi, recuperi difensivi e tutto ciò che può essere etichettato come funzionale all'obiettivo di squadra. Quando si abbassa ottiene risultati decisamente migliori rispetto agli ultimi 20 metri. DAL 76' ARNAUTOVIC SV.
TAREMI 6 - A voler essere pignoli ed eccessivamente epidermici gli manca la presenza in area di rigore, dove non si vede un granché. Però per l'occhio analitico è un attaccante perfetto per questa Inter e anche contro il Lipsia lo conferma: partecipativo, sempre sul pezzo, dialoga di tecnica con i compagni e fa sempre la cosa giusta. Ogni tanto insiste per essere servito sui piedi e gli manca il gol, ma prima o poi arriverà anche questo. DAL 65' THURAM 6,5 - Dovrebbe approfittare degli spazi concessi dal Lipsia per volare in contropiede, invece gli tocca trascorrere gran parte della sua partita nella prima linea difensiva (con risultati apprezzabili). Quando ci sarebbero le opportunità i compagni non lo servono a dovere, allora si mette in proprio e mette in crisi i centrali tedeschi.
ALL. INZAGHI 6,5 - In Europa l'Inter continua a volare senza subire gol, unica in tutta la competizione. Terzo 1-0 consecutivo, qualificazione sempre più vicina e squadra ormai consapevole della propria categoria internazionale. Il risultato finale sta parecchio stretto, perché i suoi ragazzi creano molto ma non finalizzano e devono soffrire nel finale. Il Lipsia, pur senza numerosi giocatori, prova a giocarsela fino in fondo ma non trova alcun calo di concentrazione.
LIPSIA: Gulacsi 6, Geertruida 5,5 (dall'85' Gebel sv), Orban 6, Lukeba 5,5, Henrichs 5,5, Baumgartner 5,5 (dal 61' Seiwald 6), Haidara 6 (dal 61' Ouedraogo sv, dal 69' Vermeeren 6), Kampl 6, Nusa 6, André Silva 5 (dal 61' Sesko 5,5), Openda 6. All. Rose 5,5
ARBITRO: PINHEIRO 6 - In controtendenza rispetto agli arbitraggi di stampo europeo, tende a fischiare troppo e a spezzettare il gioco, oltre a sentirsi protagonista con ramanzine o segnalazioni che per il bene comune potrebbe risparmiarsi. Valuta bene i falli (da ammonizione) di Pavard e Lukeba, con gli avversari lanciati verso l'esterno e non la porta. Il grande dubbio è il fallo fischiato a Thuram su Lukeba in occasione del raddoppio di Mkhitaryan.
ASSISTENTI: Maia 6 - Jesus 6
VAR: Martins 6