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Inter-Liverpool - Skriniar carico, Dzeko macchinoso. Brozovic si adegua

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 5,5 - Poteva fare di più sul colpo di testa di Firmino? Difficile a dirsi, di certo il brasiliano sfida la geometria per mandare il pallone in quell'angolino. Poteva fare di più su Salah? Probabilmente no, visto ched il tocco di Brozovic elude ogni forma di possibile intervento. Il paradosso è che il Liverpool gli segna due gol tirando due volte in porta. 

SKRINIAR 7 - Caricato a pallettoni dalla serata in smoking, non vuole limitarsi ad aspettare Mané ma cerca spesso e volentieri di anticiparlo e intimorirlo con spallate energiche. Non c'è un pallone potenzialmente insidioso su cui non cerchi di intervenire. E va anche vicino al gol di testa su corner. I suoi recuperi e tackle esaltano il Meazza.

DE VRIJ 6,5 - Passa più tempo a ricevere botte che a darle. E per un difensore non è certo la normalità. Fa tutto il possibile per chiudere i varchi che il Liverpool apre anche in area e si libera del pressing non senza qualche patema, andando a ricevere più largo. Klopp non dà punti di riferimento davanti e l'olandese prova a tenere d'occhio un po' tutti. DALL'87' RANOCCHIA SV.

BASTONI 6,5 - Serata da panico, non solo gli tocca sfidare faccia a faccia Salah che non si fa mai pregare quando c'è da puntarlo, ma anche in fase di possesso viene aggredito da piranha vestiti di rosso e in certi frangenti si trova in imbarazzo anche se di riffa o di raffa riesce a cavarsela. Non è la partita ideale per galoppare palla al piede nella metà campo avversaria, seppur nella ripresa prende coraggio assieme alla squadra. DAL 90' DIMARCO SV.

DUMFRIES 6,5 - Ha raggiunto il livello per cui quando parte in velocità e ha spazio la gente si alza in piedi aspettandosi qualcosa di importante. Concentrato, non sfrutta tutti i potenziali possessi che lo inviterebbero ad attaccare e preferisce una gestione oculata del pallone. Quando bisogna dare spallate si fa rispettare e ha sempre la freccia rivolta in avanti. DALL'87' DARMIAN SV.

VIDAL 6,5 - Alterna cose buone ad altre meno buone. Lo spirito combattivo è quello giusto, ma si concede troppi tentativi di finezza non contemplati dal menu della serata. Affronta l'impegno con la serenità di chi ne ha viste tante in carriera, sicuramente più di ogni altro compagno in campo. E nella ripressa sale di tono, recuperando palloni qua e là come un polipo e dando ragione a Klopp. Peccato che da un suo errore nasca il corner che costa carissimo. DALL'87' GAGLIARDINI SV.

BROZOVIC 6 - L'aggressione ossessiva del Liverpool sul portatore di palla è complicata da sfidare palla al piede, anche perché intorno non trova molte linee di passaggio. Per questo gli tocca giocarla più in orizzontale o dietro che in avanti, com'è abituato a fare. Capisce sin da subito che non è il caso di prendersi troppe licenze (ma che rischio su Salah...) e si adegua.

CALHANOGLU 6,5 - Più del fioretto estrae la clava, non è una serata da buoine maniere e lui è il primo a saperlo. Corre e tiene la posizione per non lasciare i compagni in sotto numero a centrocampo e manda il primo segnale nerazzurro alla partita colpendo la traversa ad Alisson battuto. In mezzo è quello che gioca con maggiore coraggio.

PERISIC 6,5 - Aizza il popolo nerazzurro con sgroppate che Alexander-Arnold e in seconda battuta Konaté faticano a contenere, non rinuncia mai all'uno contro uno e pur lanciandosi spesso in avanti è sempre pronto a rientrare per aiutare Bastoni a contenere Salah. Fantastica la palla in profondità per Dzeko che il bosniaco non controlla, sempre propositivo nella ripresa.

MARTINEZ 6 - Ancora a secco, ma è difficile impiutargli colpe. Troppo spesso nel primo tempo si trova solo contro tutti e gli tocca prendere decisioni non sempre efficaci. Lavora molto per la squadra, con ripiegamenti e pressing, perdendo come al solito lucidità negli ultimi metri. Non fa quello che tutti si aspettano da lui, ma fa quello che gli chiede l'allenatore. DAL 70' SANCHEZ 5,5 - Entra con l'idea di dare maggiore creatività alla spinta e pochi minuti dopo il Liverpool spezza le ali all'Inter, privandola psicologicamente di ogni forma di reazione. E per lui non c'è molto da fare.

DZEKO 5 - Lento e macchinoso, prevedibile che certi ritmi non gli fossero congeniali. Il problema però sono le imprecisioni nelle sponde e nei passaggi che chiamano un pizzico di malumore del pubblico. Reclama vendetta lo stop troppo lungo su lancio al pelo di Perisic. Non era facile, ma questi colpi al Cigno non mancano. Anche con un po' di spazio gli manca sistematicamente la giocata chiave.

ALL. INZAGHI 6,5 - Primo tempo di attesa e ricerca del contropiede, secondo con l'atteggiamento della grande squadra che solo la solita imprecisione davanti non permette di concretizzare. Poi, dal nulla, la rete di Firmino che ha l'effetto di un montante in pieno volto sui giocatori nerazzurri, proprio nel momento in cui sentivano di poter far loro la gara. Il secondo gol di Salah certifica l'enorme divario tra le due avversarie in termini di ottimizzazione. Risultato assolutamente ingiusto.


LIVERPOOL: Alisson 6, Alexander-Arnold 6, Konaté 6,5, Van Dijk 6,5, Robertson6, Thiago 6 (dall'85' Milner sv), Fabinho 6,5 (dal 59' Henderson 6,5), Elliot 5,5 (dal 60' Keita 6), Salah 6,5, Diogo Jota 6 (dal 46' Firmino 7), Mané 5,5 (dal 59' Diaz 6). All. Klopp 6,5


ARBITRO: MARCINIAK 6 - Direzione tipicamente europea, con fischi un po' casuali e pochi interventi per non interrompere il gioco. Manca una ghiotta punizione dal limite ai nerazzurri nel primo tempo, ma nel complesso non altera gli equilibri del match e porta a casa la pagnotta.
ASSISTENTI: Sokolnicki 6 - Listkiewicz 6
VAR: Kwiatkowski 6

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