Inter-Lugano, Top&Flop - Sensi rinato, freccia Hakimi. Radja in ritardo, sfortunato Barella
L'Inter supera agevolmente l'ostacolo Lugano nella prima uscita stagionale. Un test che sicuramente avrà fornito indicazioni interessanti al tecnico Conte in vista degli impegni che contano.
I TOP
SENSI - L'ex Sassuolo conferma l'ottima prestazione con la Nazionale e appare decisamente rinato. Innesca l'azione dell'1-0 con una palla stupenda per Hakimi e, più in generale, si destreggia con tempi perfetti e qualità sulla trequarti nel 3-4-1-2.
HAKIMI - Una freccia sulla destra: ogni sua discesa è un pericolo per la difesa svizzera. Dai suoi piedi nasce sia il gol di Dalbert che stappa la partita, sia l'autogol di Kecskes. L'ex Dortmund è già un fattore.
SANCHEZ-LAUTARO - Dalla Lu-La alla Sa-La il passo è breve. L'argentino e il cileno affinano un'intesa solo intravista nella scorsa stagione, scambiandosi sovente il pallone e non è un caso se i due gol del Toro arrivino su assist del Niño Maravilla. Entrambi si mostrano già in una condizione decente.
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I FLOP
BARELLA - Il povero Nicolò finisce tra le note negative della giornata non per la prestazione, durata poco più di un quarto d'ora, ma per l'infortunio subito a braccia e spalla che lo costringe a lasciare il campo poco prima della metà del primo tempo. Non dovrebbe comunque trattarsi di nulla di grave.
GAGLIARDINI - Parte bene, con il giusto piglio. Poi pian piano perde smalto e pasticcia troppo in fase di possesso. Ma si sa: quelli con un fisico più strutturato fanno più fatica a inizio stagione.
NAINGGOLAN - Appare quello più appesantito del gruppo. Schierato in mediana nel secondo tempo a fianco di Brozovic nel 3-4-1-2, il belga mette in evidenza una condizione fisica ancora precaria che inevitabilmente ne condiziona anche la qualità delle giocate.
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