Inter-Napoli - Brozovic in versione leader, Skriniar è l'incubo di Insigne
HANDANOVIC 5,5 - Insigne lo grazia più di una volta, la sua serata è alquanto tranquilla e lui se la complica con rinvii imprecisi, che nel migliore dei casi vanno fuori.
JOAO CANCELO 6 - Primo tempo ordinato, poche ma molto interessanti accelerazioni a destra. Persiste comunque il difetto di comunicazione con Candreva, evidente soprattutto nella metà campo avversaria. Nella ripresa Spalletti gli toglie dalla spalla la scimmia di Insigne, spostandolo a sinistra. E il portoghese estrae dal cilindro alcuni dei suoi numeri migliori (come il cross che Skriniar manda sul palo), ma anche i suoi limiti.
SKRINIAR 7 - All'andata fu l'incubo di Mertens, stavolta lo è di Insigne che è sì in serata imprecisa, ma quando cerca luce trova l'eclissi slovacca che gliela toglie. Al punto di farsi anche ammonire dopo l'ennesimo pallone rubato per fallo di frustrazione. Sfiora persino il gol, ma la palla sbatte sul palo. Un gigante.
MIRANDA 6,5 - Serata di gala per uno che ne ha vissute molte. L'interpretazione è da grande palcoscenico, massima concentrazione, senso di posizionamento e giocate anche di qualità. Si concede un paio di errori che però non costano più di uno spavento.
D'AMBROSIO 6 - Buon lavoro su Callejon nel primo tempo, che vede lo spagnolo ai margini del gioco napoletano. Prova anche ad accompagnare l'azione quando si creano i presupposti, senza particolari guizzi e con qualche errore veniale. Nella ripresa Spalletti gli cambia fascia per dare un'occhiata a Insigne.
BROZOVIC 7 - Spalletti sorprende tutti schierandolo dall'inizio, lui fa altrettanto con un approccio che mancava dai tempi della cinquina al ChievoVerona. Interpreta il ruolo del mediano dai piedi buoni, pressa, mette la gamba e fa ripartire il gioco anche con lanci di 40 metri. Il tutto con un'inaspettata serenità, da autentico leader.
GAGLIARDINI 7 - Quando non sbaglia le prime giocate e prende fiducia, mostra il motivo per cui l'Inter ci ha speso su tanti milioni di euro. Lascia nello spogliatoio la timidezza e fa da frangiflutti davanti alla difesa. Non solo: alla fase difensiva accorta aggiunge anche un palleggio discreto che permette ai suoi di uscire palla al piede dalla propria trequarti.
RAFINHA 6 - Sprazzi di talento che strappano applausi, qualche pausa e lo spirito del combattente. Agisce da mezzala e si trova spesso a fronteggiare Allan, ma non pago svaria su tutto il fronte per alzare il pressing. Negli ultimi 25 metri gli manca lo spunto per essere decisivo, anche se non rinuncia alla giocata di pubblica utilità. La strada è giusta (DAL 68' EDER 5 - Entra per dare vitalità alla manovra offensiva, invece fa rimpiangere Rafinha con più di un errore in situazioni potenzialmente pericolose).
CANDREVA 6 - Solito avvio sprint, con un paio di errori ma anche qualche bell'anticipo in pressing su Mario Rui. Corre tanto, alza poco la testa e perde più di un tempo di gioco quando c'è da ripartire. L'impegno è indiscutibile, potrebbe interpretare meglio certe situazioni (DAL 78' BORJA VALERO 6 - Impatto più che positivo, bravo a congelare il pallone e a portarlo su quando serve. Da fresco fa la differenza)..
ICARDI 6,5 - Non gioca a calcio, ma a biliardo. Perché invece di creare problemi alla coppia affiatata Albiol-Koulibaly, mette in moto i compagni con una serie infinita di sponde, alcune di pregevole fattura, la maggior parte precise. Un lavoro di supporto alla manovra da applausi che i compagni non sfruttano a dovere.
PERISIC 5,5 - Non riesce a uscire dalla sindrome del 'vorrei ma non posso'. Spazio per incidere ne avrebbe, continua però a commettere errori tecnici che inficiano più di un'opportunità da gol per l'Inter. Si sbatte, aiuta in difesa, spizza molti palloni di testa. Ma non è il Perisic per cui puoi permetterti di rifiutare 50 milioni di euro (DALL'86' KARAMOH SV).
ALL. SPALLETTI 7 - Prepara la partita benissimo: la sua squadra pressa alta e non si fa sorprendere dietro. I rischi Gagliardini e Brozovic sono vincenti e anche davanti vengono creati i presupposti per segnare. Riesce a replicare la prova dell'andata, bloccando per la seconda volta l'attacco stellare di Sarri. Se avesse vinto, sarebbe stato l'apice della strategia. Un punto di fiducia.
NAPOLI: Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6,5, Mario Rui 5,5, Allan 6 (dall'89' Rog sv), Jorginho 6, Hamsik 5,5 (dal 70' Zielinski 6), Callejon 5,5, Mertens 5,5 (dall'86' Milik sv), Insigne 5,5. All. Sarri 5,5
ARBITRO: ORSATO 6 - Dirige con polso, senza concedere nulla anche sul fronte del dialogo. Nessun errore particolare, lascia correre finché non si supera la sua linea personale del lecito. Manca un giallo ad Albiol nel finale per fallo tattico.
ASSISTENTI: Di Fiore 6 - Manganelli 6