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Inter-Napoli, le pagelle - Solo applausi per Acerbi, Lautaro lascia i suoi in dieci. Barella ci mette l'anima

di Fabio Costantino

SOMMER 6 - Non ha colpe sul gol di McTominay, che gli sbuca davanti all'improvviso. Poi realmente non gli arriva più un tiro in porta e deve limitarsi a ricevere retropassaggi e far ripartire l'azione.

PAVARD 6 - Quando parte palla al piede Kvaratskhelia gli fa venire i brividi e spesso gli serve l'aiuto dei compagni per contenetrlo. Nel primo tempo Inzaghi lo usa come grimaldello a destra per scardinare l'attenta retroguardia azzurra, mentre nella ripresa limita le uscite per non lasciare scoperto il fianco ai contropiede del georgiano.

ACERBI 7,5 - Ogni volta che interviene in modo pulito o semplicemente va al corpo a corpo viene sommerso da una valanga di fischi. Che ovviamente non sono rivolti a lui ma a Lukaku, al quale dedica la maggior parte delle sue attenzioni, circa il 90%. A tempo perso, salva come un kamikaze su Kvaratskhelia lanciato in porta e impegna Meret ricevendo nel cuore dell'area avversaria. Per lui solo applausi, e anche tanti.

BASTONI 6 - Ah, quelle belle sgroppate palla al piede che ama così tanto. Niente da fare, Conte l'ha creato e chiaramente è l'unico che sa come neutralizzarlo, togliendogli campo con il lavoro di Politano e Di Lorenzo e limitandosi a concedergli qualche ricezione da fermo. Pazienza, il tasso guerresco rimane alto e combatte su ogni pallone vagante provando a far ripartire velocemente l'azione. DALL'89' DE VRIJ SV.

DUMFRIES 6 - Tecnicamente e atleticamente lui e Kvaratskhelia sono come lo Yin e lo Yang. Per questo il duello sulla fascia che condividono è molto interessante e servono gli aiuti di Pavard e Oliveira per evitare che l'uno o l'altro possano prevalere. Presente nella metà campo offensiva, lotta e cerca spazi per mettere in area. Poi però si fa bruciare da McTominay in occasione del vantaggio partenopeo. Resta il fatto che oggi è un giocatore in fiducia, non a caso si guadagna l'ennesimo rigore.

BARELLA 6,5 - Sempre dentro la gara, non si prende pause anche se ne sente il bisogno. Gioca diversi palloni con la doverosa carica e non si tira mai indietro quando bisogna incrociare le gambe coin gli avversari. Peccato per qualche imprecisione che gli impedisce di portare a termine alcune buone iniziative offensive. Ci mette l'anima e prova a sambiare gli equilibri, non sempre con i risultati sperati.

CALHANOGLU 6 - Negli occhi resta soprattutto il gol meraviglioso con cui firma il pareggio al tramonto del primo tempo. E anche la prestazione è sostanziosa, con gran lavoro in entrambe le fasi. Però al di là del modo in cui inopinatamente lancia in porta Lukaku nel primo tempo (l'intuizione di Acerbi salva lui e l'Inter), pesa l'errore dal dischetto, il primo dopo 19 a segno consecutivi: pallone sul palo e Meazza incredulo. DALL'82' ZIELINSKI SV.

MKHITARYAN 6,5 - Il solito grande magistrale primo tempo in cui mostra come un centrocampista dovrebbe stare in campo per contribuire alla causa della sua squadra. Ben posizionato, arretra quando serve e si infila tra gli spazi se ne scorge l'opportunità. Con qualche anno in meno garantirebbe più corse, ma va bene così. Nel secondo tempo cala l'intensità ma sa gestirsi.

DIMARCO 6 - Il Napoli gli nega i rifornimenti a cui è abituato e palloni puliti ne riceve solo con i cambi cambi di campo di Calhanoglu o Barella. Non rifornisce l'area di rigore con la solita continuità, agisce più basso per farsi trovare dai compagni. Sfortunato quando scheggia il palo con un sinistro in corsa che gli stava facendo pregustare ben altro. DALL'82' DARMIAN SV.

MARTINEZ 5 - Spiace dirlo ma fino al minuto 82, quando impegna di testa Meret (azione poi annullata per fuorigioco), lascia i suoi in dieci uomini. Non si vede mai se non per qualche controllo e apertura, in attacco la scena se la prende solo Thuram che svaria su tutto il fronte ed è almeno prezioso per il gioco di squadra. Lento e imbolsito, non è affatto in condizione. DALL'89' ARNAUTOVIC SV.

THURAM 6 - Gli manca l'occasione per centrare la porta, che il Napoli di riffa o di raffa gli nega. Eppure non demerita, portandosi dietro a turno i centrali avversari e provando a dialogare con costanza con i centrocampisti. Lautaro non gli tende una mano e allora a volte gli tocca fare da solo. Sull'impegno e lo spirito nulla da imputargli. DALL'82' TAREMI SV.

ALL. INZAGHI 6 - Fa la partita che voleva, mantenendo il pallino del gioco dall'inizio alla fine con qualche pausa nel mezzo per rifiatare. Nella prima frazione non riesce a trovare soluzioni alle linee strette partenopee, per fortuna Calhanoglu rende meno critica la ripresa. Che vede l'Inter protratta in fase offensiva costantemente, al punto che se si potesse avrebbe vinto ai punti. Ma il pareggio, arrivato dopo un ciclo di gare a dir poco impegnative e contro un avversario più riposato, non pregiudica nulla.


NAPOLI: Meret 6,5, Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6,5, Buongiorno 7, Olivera 6, Anguissa 6, Gilmour 6 (dal 59' Lobotka 6), Politano 6 (dall'84 Ngonge sv), McTominay 6,5, Kvaratskhelia 6, Lukaku 5 (dal 77' Simeone 5,5). All. Conte 6


ARBITRO: MARIANI 5,5 - Non usa mai il cartellino anche se qualcuno sarebbe ben accetto visto l'agonismo in campo tra due squadre che lottano su ogni pallone. Il rigore concesso all'Inter ci può stare, perché Anguissa non si accorge di Dumfries e lo tocca leggermente sulla caviglia. Ma va catalogato tra i rigorini che si potrebbero non assegnare. Non vede la mano di Oliveira su Lautaro, il VAR non lo aiuta.
ASSISTENTI: Giallatini 6 - Colarossi 6
VAR: Di Paolo 5,5

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