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Inter-Ol. Lione, Up & Down - Onana convince, Dimarco corrente continua. De Vrij in affanno

di Christian Liotta

Nuovo pareggio in rimonta per l’Inter di Simone Inzaghi, che al cospetto dell’Olympique Lione dà una nuova dimostrazione di caparbietà riuscendo a rimontare un doppio svantaggio così come avvenuto contro il Monaco. Vediamo chi si è disimpegnato meglio e chi invece si è dimostrato da rivedere nella serata di Cesena.

UP

ONANA – L’osservato speciale della serata, l’uomo la cui assenza nelle ultime due uscite amichevoli aveva destato già qualche timida sollevazione. Invece Simone Inzaghi sa bene quello che fa: lo mette tra i pali dall’inizio e l’ex Ajax ha modo di sfoggiare tutte le sue qualità. A volte forse un po’ troppo self confident palla al piede, ma che belli i lanci per Romelu Lukaku. E anche guardando al suo lavoro di portiere sfodera una performance da applausi, con tanto di gemma finale col gran riflesso sul colpo di testa di Moussa Dembélé.  

DIMARCO – D’accordo, Tete sulla sua corsia fa il diavolo a quattro e in fase di non possesso denuncia qualche difficoltà. Ma sembra da subito quello dalle idee più chiare: coi suoi palloni in mezzo crea puntualmente scompiglio nell’area transalpina, sua la parabola per il colpo di testa vincente di Lukaku. E che peccato per quel gol sfiorato per pochi centimetri. Se Inzaghi voleva conferme sull’affidabilità del ragazzo anche da esterno sinistro, si può dire che stasera torna a casa soddisfatto.

LUKAKU – ‘La potenza è nulla, senza controllo’, recitava un azzeccatissimo claim pubblicitario di qualche anno fa amato anche dai tifosi interisti. E di potenza lui dimostra da subito di averne tanta, visto come rulla i difensori avversari non appena provano ad ostacolarlo. Ma non sempre riesce ad abbinare la precisione nella conclusione e nei controlli. Ma il gol cercato e trovato con tutta la rabbia possibile, e i richiami continui ai compagni e anche alla folla presente, fanno capire che Big Rom non ha dimenticato come si diventa leader di questo gruppo. E di un ambiente intero.

BARELLA – E non solo per la perla del gol del 2-2: Nicolò sta completando il rodaggio, la lucidità e la precisione nella manovra stanno tornando ai suoi livelli consueti, la presenza in campo si fa sentire. Infaticabile, ma non diteglielo.

DOWN

DE VRIJ – La mancanza sul gol di Lacazette è piuttosto grave: l’olandese si dimentica completamente il capitano dei Gones che indisturbato infila Onana. E nei momenti di maggior pressione dei francesi non è sempre puntuale. Qualche intervento più sui suoi canoni nella ripresa.

BASTONI – Anche per lui serata non propriamente da ricordare: soffre molto le continue punture del Lione sulla destra, tra Tete, Gusto e Lucas Paqueta che si decentra spesso dalle sue parti. Per lui anche un giallo.

CORREA – Edin Dzeko quando entra aiuta a scaricare la pressione finale dei francesi con la sua abilità nel possesso palla e nel calamitare falli. Il Tucu, entrato insieme al bosniaco, invece è stato piuttosto fumoso.


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