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Inter-Partizan - Bene Pereira e Juan, male Guarin

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 6,5 - Praticamente inoperoso per quasi tutto il match, deve ringraziare il palo che al 21’ respinge un tiro a giro di Markovic, meritevole di miglior sorte. Poi, all’88’, il salvataggio su Markovic lanciato a rete che anticipa di pochi secondi la rete di Palacio. Decisivo quanto el Trenza, nell'unica occasione in cui deve fare la differenza. Come i grandi portieri.

SILVESTRE 5 - Un pesce fuor d’acqua, sente ancora il peso delle responsabilità e della pressione di un ambiente che ancora non è convinto di lui. Nel primo tempo rischia grosso su Mitrovic, commettendo fallo al confine tra trequarti e area di rigore, per il resto non offre la necessaria sicurezza, neanche giocando a quattro dietro. Un suo scivolone manda in porta Markovic, ma Handanovic salva. L’argentino gli deve una cena.

CAMBIASSO 6 - Inizia da difensore centrale nel terzetto e spazza tutto ciò che può. Poi il mister cambia modulo e lo avanza a centrocampo per aiutare i due spaesati Guarin e Mudingayi, che giocano troppo bassi. Fa da collante tra retroguardia e mediana, salendo di tanto in tanto quando Mudingayi gli copre le spalle. Comunque, non è certo la sua serata migliore.

JUAN 6,5 - Rispetto a Silvestre è tanta roba, anche se il confronto sul deludente compagno lo fa sembrare un marziano. Sbaglia poco o nulla, confermando di essere in uno stato di grazia nonché una certezza alla tenera età di 21 anni. Neanche in coppa si può rinunciare a lui.

JONATHAN 5,5 - Inizia benino, costringendo Petrovic alla respinta su un destro da posizione defilata. Quando spinge fa cose interessanti, ma è in difesa che commette pastrocchi, tanto da costringere Stramaccioni a giocare a 4 dietro per ‘proteggerlo’ da Markovic. Non ci siamo ancora.

MUDINGAYI 6 - Smaltiti i crampi di domenica scorsa torna al suo posto in mediana ma non va oltre una stiracchiata sufficienza. Troppe volte il dinamismo dei serbi lo costringe a faticosi recuperi, tra l’altro ben poco aiutato da Guarin. Meglio nella ripresa quando resta più dietro per coprire.

GUARIN 5 - Ha finalmente l’occasione per dimostrare di meritarsi un posto nell’Inter ideale di Stramaccioni e che fa? Gioca con la solita sufficienza, al limite dell’irritazione. Se non ha la palla tra i piedi gigioneggia e della sua personalità neanche l’ombra, neanche quando Cambiasso lo solleva da compiti di copertura. Nella ripresa sembra più vivo, ma è solo una sensazione.

PEREIRA 6,5 - Sprazzi del giocatore che Branca e Ausilio hanno voluto fortemente, pagandolo ‘seriamente’ al Porto. Non è ancora quell’esterno che domina la sua fascia, ma contro il Partizan si muove bene sia da esterno di centrocampo sia da terzino. Interessanti alcuni duetti con Cassano e grande attenzione in difesa, anche perché Markovic gioca dall’altra parte. Decisivo un recupero sul neo-entrato Markovic a pochi minuti dalla fine.

COUTINHO 6 - La sua partita dura appena mezz’ora, ma sono 30 minuti intensi in cui il baby brasiliano si guadagna numerose annotazioni sui taccuini dei cronisti. La più nitida, il gol incredibilmente fallito in avvio su assist di Pereira. Poi tante belle giocate in velocità, sprecate sul più bello (DAL 31’ PALACIO 6,5 - Entra a freddo dopo una mezz’ora e fatica a entrare in partita. Per rendersi conto della sua presenza bisogna attendere il 53’, quando cicca con il sinistro un pallone invitante recapitatogli dalla dea bendata. Poi però cresce alla distanza, quando il baricentro dell’Inter sale e alla seconda opportunità colpisce, nel momento cruciale dell’incontro).

CASSANO 5,5 - Vittima dei lanci (troppo) lunghi nel primo tempo, si sposta a sinistra nella ripresa per andare a cercare luce e le cose vanno leggermente meglio. Ma rispetto alle aspettative e al suo buon momento stecca. Emblematico l’errore sotto porta al 63’, quando avrebbe il tempo di piazzarla ma spedisce incredibilmente alto (DAL 75’ MILITO 6,5 – Ancora una volta è lui a ispirare Palacio, come contro il Catania. Suo il cross sulla testa del connazionale che vale una sofferta vittoria. Gli bastano 15 minuti per essere decisivo).

LIVAJA 5,5 – Stramaccioni gli chiede prima di fare la punta centrale, poi l’esterno del tridente. Il croato prova a eseguire i compiti assegnatigli dal maestro ma si limita al minimo sindacale, senza alcuno sprazzo. La media-gol europea si abbassa… (DAL 52’ ZANETTI 6 - Si presenta con un recupero sul lanciatissimo Markovic, poi si piazza a destra per dare manforte a Jonathan).

ALL. STRAMACCIONI 6,5 - Ripropone la sua Inter di coppa, senza tuttavia rinunciare a un Cassano in stato di grazia. L’avvio è promettente, ma il palo di Markovic ‘spaventa’ i suoi che arretrano e si limitano al contropiede e all’improduttivo lancio lungo. Quando ne ha abbastanza, cambia assetto e passa al 4-3-3, avanzando a centrocampo Cambiasso e arretrando gli esterni, anche per proteggersi da un Markovic spumeggiante. La mossa tattica paga soprattutto nella ripresa, ma in attacco si crea meno di quanto si potrebbe. La fortuna lo aiuta nel finale, quando i due giocatori entrati in corso d’opera confezionano il gol che vale mezzo pass per il prossimo turno e la sesta vittoria consecutiva.


PARTIZAN: Petrovic 5, Milijkovic 5,5, Ostojic 5, Ivanov 5,5, Volkov 6; Medo 6,5, Smiljianic 6,5; Tomic 6 (dall’80’ Markovic 5,5), Ilic 6 (dal 75’ Jojic sv), Markovic 6,5; Mitrovic 5,5 (dal 68’ Scepovic 6). All.Vermezovic 6

ARBITRO: LIANY 6,5 - Mostra sufficiente umiltà nel fare marcia indietro al 32’, quando prima assegna un rigore ai serbi poi concede giustamente punizione dal limite, supportato dall’assistente. Distribuisce cartellini anche per proteste, ma risparmia Ostojic per un’entrataccia su Cassano. Nessun’altra sbavatura da segnalare.

ASSISTENTI: Masiah 6, Reinshreiber 6


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