Inter-Roma - Perisic si salva, Nainggolan no. Borja Valero Mr. saggezza
HANDANOVIC 6,5 - Nei primi cinque giri di orologio acchiappa il destro molle e centrale di Dzeko e osserva il potente sinistro a lato di Kolarov. Non può nulla sul perfetto destro a giro di El Shaarawy, a cui nega però la doppietta personale. Nel finale congela l'1-1 con la splendida parata sul mancino del terzino serbo.
D'AMBROSIO 6,5 - La velocità e la tecnica di El Shaarawy sono una costante spina nel fianco, come si può notare nella prodezza che vale il vantaggio giallorosso. In avvio di gara sbaglia qualche passaggio di troppo, ma è autore di una preziosa diagonale difensiva su Pellegrini. Conquista un calcio di rigore vanificato dal precedente fallo di Borja Valero, poi scheggia il palo con un prepotente colpo di testa. Delizioso l'ennesimo assist stagionale che regala il pareggio al Biscione.
DE VRIJ 6 - Con un Dzeko così in serata tutta la difesa ha il suo da fare. L'olandese lascia il compito della prima aggressione a Skriniar e si concentra sulla chiusure in seconda battuta, dove fa diligentemente il suo dovere.
SKRINIAR 6 - Pochi istanti dopo il fischio d'inizio ritarda la chiusura su Dzeko, che all'altezza del dischetto calcia piano sui guantoni di Handanovic. Si fa attrarre spesso dal bosniaco, che si abbassa e funge da regista avanzato rischiando di portarlo fuori posizione. Prende le misure agli avversari e cresce con lo scorrere del tempo.
ASAMOAH 6,5 - Limita le iniziative di Under prima e Zaniolo poi, non rinunciando alla propensione offensiva, anche se non sempre trova l'appoggio di Perisic ed è costretto all'azione solitaria. Preciso nel dribbling, quando avanza e attacca il fondo riesce a creare sempre qualcosa di positivo. Strappa anche gli applausi di San Siro con un elegante tacco al volo.
VECINO 6 - Porta palla quando ha campo davanti a sé, ma non sempre è la soluzione giusta. Macchinoso nel breve, dà una mano sulle palle alte e prova a sfruttare il cavallo di battaglia personale dell'inserimento a fari spenti. Disturbato dalla scivolata di Fazio, non riesce a trasformare in oro un'indecisione di Mirante. Nettamente meglio nei secondi 45', dove cresce insieme alla squadra e mette in area qualche pallone interessante.
BORJA VALERO 7 - Impostare con Pellegrini che morde le caviglie non è mai facile, ma prova a fare il possibile. La sua saggezza tattica lo porta ad applicarsi anche in chiusura: in una circostanza rischia di provocare un calcio di rigore, poi ne cestina un altro a favore per un ingenuo fallo su El Shaarawy spalle alla porta. Nella ripresa tocca molti più palloni, detta i tempi e nasconde e fa ricomparire la sfera a suo piacimento. Il gioco ne beneficia.
POLITANO 6 - Quando punta Kolarov e si accentra crea sempre qualcosa di pericoloso, come il perfetto traversone che pesca Lautaro in area in avvio di gara. Le sue rasoiate dal limite creano apprensione a Mirante, anche se non riesce ad incidere come vorrebbe. DALL'84' KEITA SV
NAINGGOLAN 5 - Sfida il suo passato e nei primi minuti forse sente un'eccessiva emozione che lo porta a sbagliare anche le cose più facili. Tocca pochi palloni e non garantisce il dinamismo visto qualche giorno fa a Frosinone. Assente ingiustificato, lascia il campo a Icardi e l'Inter sale in cattedra. DAL 54' ICARDI 6 - Buttato nella mischia nel momento del bisogno, dà maggior peso all'attacco e più problemi a Fazio e Juan Jesus. Si muove bene e apre spazi interessanti per i compagni, mancando per due volte l'appuntamento con il gol sul primo palo.
PERISIC 6,5 - Sciupa il tap-in vincente nell'azione del palo di Lautaro. Si allarga e chiama il taglio ai centrocampisti, ma non sempre è servito a dovere e finisce per assentarsi dalla partita. La prima giocata degna di nota arriva in chiusura di tempo, quando disegna un perfetto cross per la testa di D'Ambrosio. La seconda è il volo d'angelo che vale l'1-1 e una sveglia a lui e alla squadra.
LAUTARO 6,5 - Spalletti lo preferisce a Icardi e dopo pochi minuti chiama Mirante - e il palo - al miracolo che gli negano il precoce ritorno al gol. Lotta e corre a vuoto in mezzo ai centimetri di Fazio e Juan Jesus, che anticipa ancora di testa a inizio ripresa. Con l'ingresso di Icardi abbassa il raggio d'azione ed è più libero di inserirsi alle sue spalle: sfiora ancora il gol con un bel destro al volo, poi viene richiamato in panchina da Spalletti. DAL 78' JOAO MARIO SV
ALL. SPALLETTI 6,5 - Si affida dal 1' a Lautaro Martinez, mandando in panchina Icardi per scelta tecnica. L'approccio alla gara non è dei migliori e la cattiveria della Roma mista alla grande serata di Dzeko mettono in apprensione la sin qui solida difesa nerazzurra. Corrette le scelte in corsa, con l'aggiunta di un'attaccante alla ricerca del gol e di un palleggiatore per abbassare i ritmi nel finale. Conquista un punto importante per la corsa all'obiettivo stagionale.
ROMA (4-2-3-1): Mirante 6; Florenzi 6, Fazio 6, Juan Jesus 5,5, Kolarov 6,5; Cristante 6, Nzonzi 5,5; Ünder 5 (dal 45' Zaniolo 5), Pellegrini 6,5 (dall'81' Kluivert sv), El Shaarawy 7; Dzeko 6,5. All. Ranieri 6,5.
ARBITRO: GUIDA 6 - Si fida del Var sul tocco di testa-braccio di Borja Valero in area di rigore. Giusta l'imminente correzione del calcio di rigore fischiato a D'Ambrosio per precedente fallo di Borja Valero su El Shaarawy. Lascia correre alcuni contatti fisici al limite del regolamento ma la direzione di gara è comunque positiva.
ASSISTENTI: Meli 6 - Valeriani 6.
VIDEO - INTER-ROMA, PERISIC ESALTA TRAMONTANA