Inter-Spezia - Lukaku glaciale, Hakimi arma letale. Buoni segnali da Skriniar, Young è intraprendente
HANDANOVIC 6 - Archiviata la grande prestazione con il Napoli, passa tutto il primo tempo solo ad osservare qualche pallone che transita in area. Nei secondi 45' la musica non cambia: qualche uscita alta o a terra e normale amministrazione, con la rete di Gyasi vanificata dall'assistente di Fabbri. Negli ultimi secondi cestina il clean sheet.
SKRINIAR 6,5 - Per confermare i progressi nel terzetto difensivo a questo giro è chiamato a controllare rapidità di Gyasi. Assolve al compito giocando d'anticipo e dimostrandosi lucido anche quando c'è da giocare il pallone. Buoni segnali.
DE VRIJ 6,5 - Con le buone o con le cattive, limita le giocate della sorpresa Nzola. Accusa un po' la stanchezza, come testimoniano alcune imprecisioni tecniche che non sono da lui, ma nelle letture difensive è sempre impeccabile. Cresce nella ripresa.
BASTONI 6 - Dalle sue parti agisce Acampora, ma riesce ad arginarlo accorciando o sfruttando l'aiuto di Young nei ripiegamenti. Segue le indicazioni di Conte senza strafare. Ha delle colpe nella disattenzione finale che porta alla rete di Piccoli.
HAKIMI 6,5 - Ritrova spazio dal 1' sulla corsia di destra, dove Bastoni è aggressivo e lo maltratta fin dai primi minuti. Trova pochi spazi per accendersi e a tratti litiga con il pallone, senza riuscire a rendersi pericoloso per tutta la prima frazione. Nella ripresa ha subito campo da sfruttare e non perdona: sprint bruciante e destro secco che sblocca una partita complicata. Si fa apprezzare anche per un importante e delicato recupero su Bastoni. DAL 78' D'AMBROSIO SV
GAGLIARDINI 5 - Prova ad alzare il pressing mettendo i centimetri a disposizione della squadra, ma nel breve sbaglia tanto ed è molto impreciso. Prende una botta e si rialza, non rinuncia allo scontro fisico ma non contribuisce ad aumentare la qualità. È il più in difficoltà del centrocampo e lascia il campo dopo un tempo. DAL 45' SENSI 6,5 - È la prima carta che si gioca Conte per cambiare la partita. Entra con personalità nel vivo del gioco e riesce in qualche modo a spronare la squadra, incidendo a suo modo sulla partita conquistandosi il calcio di rigore del 2-0 poi realizzato da Lukaku.
BROZOVIC 6 - È costretto a giocare gran parte della partita da ammonito dopo un tackle da dietro su Acampora. Nonostante il continuo disturbo di Ricci, è comunque il faro del centrocampo dell'Inter: i palloni transitano tutti dai suoi piedi, anche se perde qualche possesso che rischia di diventare sanguinoso. DAL 65' VIDAL 6 - Porta energia in mediana e pochi minuti dopo la sua entrata in scena la partita si mette subito in discesa con la rete del raddopio. Mette preziosi minuti nelle gambe al rientro dall'infortunio.
BARELLA 6 - Mora cerca di disinnescare i suoi inserimenti, lui risponde dedicandosi principalmente alla fase di interdizione alternata da tentativi di verticalizzazione. Il sacrifico è il solito, la pericolosità no. Indossa le vesti del play dopo l'uscita dal campo di Brozovic.
YOUNG 6,5 - È uno dei più intraprendenti. Lo slalom speciale con destro a giro sul secondo palo (smanacciato da Provedel) fa tornare alla mente il 'vecchio Young', apprezzato soprattutto la scorsa stagione. Gioca la palla con intelligenza e aiuta Bastoni e Gagliardini quando c'è bisogno, abbassando il raggio d'azione. DAL 78' DARMIAN SV
LAUTARO 6,5 - La prima palla da gol nasce da un suo intelligente movimento tra le linee che aziona Lukaku, poi prova a graffiare direttamente il match con un'imprecisa torsione aerea. Si muove tanto mettendosi al servizio dei compagni, ma fa fatica a trovare sbocchi fino ad inizio secondo tempo, quando ha il merito di innescare la sgroppata vincente di Hakimi. Conte lo premia richiamando in panchina Lukaku e concedendogli i 90'.
LUKAKU 6 - Nel pomeriggio di San Siro ha due obiettivi: trascinare l'Inter e rispondere ai gol di Cristiano Ronaldo. Per riuscire nella missione deve lottare con un Terzi in giornata che lo controlla bene e lo rende più pigro del solito nelle giocate: mette comunque il timbro sul match con il secondo - glaciale - calcio di rigore di fila, che contribuisce alla sufficienza. DAL 78' PERISIC SV.
ALL. CONTE 6 - Si affida al blocco che gli dà più certezze, confermando il terzetto di difesa, i tre mediani e la LuLa. L'organizzazione dello Spezia gli complica la vita per tutto il primo tempo: all'intervallo la mossa (che paga) per cambiare la partita e diminuire la previdibilità si chiama Sensi, la risposta ai problemi Hakimi e Lukaku. Ingrana la sesta (vittoria consecutiva) e continua la corsa verso la vetta.
SPEZIA: Provedel 6; Vignali 5, Ismajli 6, Terzi 6,5, S. Bastoni 5,5; Deiola 5 (dal 72' Maggiore 5), Ricci 6, Mora 5,5 (dal 72' Agudelo 5,5); Acampora 6 (dal 89' Mastinu sv), Nzola 5,5, (dal 79' Piccoli 6,5), Gyasi 6 (dal 79' Farias sv). All. Italiano 6.
ARBITRO: FABBRI 5,5 - Fa intuire il metro di giudizio dopo il fallo di Brozovic su Acampora, punito con un cartellino giallo forse troppo severo, così come quello rifilato a Nzola per la manata su Barella. Giusta invece quella per la stecca di Terzi su Lukaku. Sanziona Conte per una protesta giusta e lascia correre colpevolmente il tocco di mano netto di Nzola in area: il Var lo richiama al monitor e lui assegna giustamente il calcio di rigore per l'Inter. Coretto l'annullamento della rete di Gyasi.
ASSISTENTI: Villa 6,5 - Scatragli 6.
VAR: Valeri 6,5.