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Inter-Stella Rossa, le pagelle - Arnautovic trasforma i mugugni in boato, Taremi MVP incoronato da Lautaro

di Mattia Zangari
Fonte: Dall'inviato a San Siro

SOMMER 6 - Vede soffiare via lontani dalla sua porta due tiri dalla distanza su cui si tuffa sapendo di non dover intervenire personalmente, poi respinge un tiro ravvicinato di Silas, con De Vrij come angelo custode nei paraggi. Non un gran daffare, considerando che si giocava una partita di Champions. 

PAVARD 6,5 - Ha poche faccende da sbrigare vicino alla sua area, quindi si scatena con le consuete sovrapposizioni che lo hanno reso il titolarissimo di Inzaghi nella meravigliosa cavalcata scudetto della passata stagione. Accarezza anche l'idea di segnare il 2-0, ma il suo tiro difetta di precisione. 

DE VRIJ 6 - Con le vie centrali intasate, prova ad aggiungersi in veste di regista arretrato con quale cambio di gioco. Dietro deve amministrare qualche folata ospite e lo fa un po' con le buone e un po' con le cattive, vedi la trattenuta su Ndiaye a inizio ripresa. Chiude il suo test con un clean sheet. (DAL 64' ACERBI 6 - Passerella di trenta minuti a risultato già acquisito). 

BASTONI 6 - Perde qualche volta il suo uomo, facendosi saltare sul primo passo, e bisticcia col pallone in uscita. Decisamente meglio dalla metà campo in su, quando devo proporsi come terzino aggiunto. (DAL 74' BISSECK 6 - Dà respiro a Bastoni in un finale di gara in cui deve giusto osservare un tiro sull'esterno della rete di Ilic).

DUMFRIES 6 - Si trova di fronte un osso duro come Olayinka, col quale ingaggia un bel duello lungo tutta la fascia. Attacca di più l'olandese, che deve però guardarsi, con la collaborazione di Pavard, dal migliore in campo dei serbi. 

ZIELINSKI 6 - Al 19' perde un pallone brutto in uscita: Maksimovic, per sua fortuna, non ne approfitta. In generale, a parte questa imperfezione, gestisce bene il palleggio accompagnando con qualità l'azione. In diverse occasioni ha anche la possibilità di sfruttare una delle sue doti, il tiro da fuori, ma non è serata da quel punto di vista. 

CALHANOGLU 6,5 - Tra i più criticati per le prestazioni al di sotto dei suoi standard, inizia la partita rispolverando un suo vecchio cavallo di battaglia: il gol su calcio di punizione. Fa nulla se deve ringraziare l'ex milanista Krunic per la deviazione che mette fuori causa Glazer. E' il colpo che semplifica una partita che non era comunque scontata (DAL 70' ASLLANI 6 - Questa volta Inzaghi lo mette dentro in una situazione confortevole, l'albanese ringrazia per i minuti in più). 

MKHITARYAN 6,5 - Più nel vivo del gioco rispetto alle ultime uscite, tocca tanti palloni e ne recupera anche qualcuno prezioso. Al 15' arriva in ritardo con un intervento a centrocampo che gli costa un giallo pesante. Da lì in poi, gioca come se su di lui non pendesse una diffida, e in più ha tre occasioni una più ghiotta dell'altra. Risultato? Zero gol, ma un'ora di gioco abbondante in crescita. (DAL 64' FRATTESI 6 - Non partecipa alla festa del gol, ma non fa notizia. Si gode lo spettacolo offerto dagli attaccanti da spettatore privilegiato)

CARLOS AUGUSTO 6,5 - Deve sostituire il più in forma dell'Inter, Federico Dimarco, e lo fa alla sua maniera, con le caratteristiche ormai conosciute di giocatore bravo in conduzione palla, più abile Ne esce una partita attenta dietro e con due spunti interessanti in avanti, l'errore sottoporta al 62' e l'assist su cu per poco non ci arriva Dumfries. 

TAREMI 7,5 - Veste ancora i panni del Lautaro del turno infrasettimanale, vestito che gli era stato comodo a Manchester, figuriamoci in casa contro la Stella Rossa. Si sbatte, lega il gioco abbassandosi all'altezza dei centrocampisti e dispensa sponde per i compagni. La porta non la vede quasi mai, nel senso che le dà spesso le spalle, ma avendo gli occhi dietro la testa capisce che deve servire Arnautovic per il raddoppio. Non contento, strappa palla a Spaijc e offre sul piatto d'argento il tris al Toro. MVP incoronato dal capitano, che gli consegna il pallone per trasformare dal dischetto il poker definitivo.  

ARNAUTOVIC 6,5 - Al 4' si vede annullare giustamente un gol per fuorigioco, poi più in là si ritrova in mezzo all'azione del potenziale raddoppio cancellata dalla bandierina dell'assistente. Quando si mette in proprio i risultati sono rivedibili, allora decide di trasformarsi in assistman per Mkhitaryan. Che non sfrutta a dovere il pallone del compagno. Fa persino il difensore al 52', quando si fa tutto il campo per spezzare una ripartenza ospite. Una generosità che gli dà in premio un pallone facile facile solo da appoggiare in porta al 59'. Trasforma i mormorii in boato, poi fa tempo a mangiarsi il 3-0 prima di lasciare il campo (DAL 64' LAUTARO 7 - Ci impiega sei minuti a segnare il suo terzo gol stagione dopo i due di Udine. E' il terzo di serata per i nerazzurri, che archiviano la pratica. Più in là si procura un rigore che dona al compagno Taremi: gesto che fa gruppo) 

ALL. INZAGHI 7 - Dato un occhio al calendario, Simone ha individuato nella Stella Rossa l'avversaria più morbida. Questa probabilmente la ragione del turnover massiccio, una scelte azzeccata alla vigilia e soprattutto a posteriori. 

STELLA ROSSA: Glazer 6; Seol 5,5, Spajic 5,5, Drkusic 5 (dal 90' Rodic sv), Djiga 5,5; Krunic 5 (dal 90' Dalcio Gomes sv), Elsnik 5,5; Silas 6 (dal 70' Duarte sv), Maksimovic 6 (dal 69' Radonijc sv), Olayinka 6; Ndiaye 5,5 (dal 69' Ilic sv). Allenatore: Milojevic 5,5. 

ARBITRO: Zwayer 6 
ASSISTENTI: Kempter 6 - Dietze 6
VAR: Danker 6

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