Inter-Torino, le pagelle - Maripan sapeva già tutto, Calhanoglu totale. Lavoro sporco per Lautaro
SOMMER 6 - Si ritrova due gol sul groppone senza avere particolari responsabilità. In pratica Zapata da due passi e Vlasic dal dischetto (tiro tra l'altro intuito) gli rovinano una serata in cui l'unico intervento degno di nota è il volo sul fendente di Ricci, sullo 0-0. Questa non sembra la stagione dei clean sheet...
BISSECK 5,5 - L'ennesima amnesia che macchia una prestazione positiva in entrambe le fasi, in cui fa valere forza e velocità contro chiunque. Partecipa attivamente alla rete di Zapata che riapre la partita, perdendo prima il pallone e poi uscendo fuori tempo (con tanto di ammonizione) lasciando un buco nella sua zona. Problema di concentrazione, che a questi livelli non puoi mai mettere in pausa. Con un giallo a carico, non rientra nella ripresa. DAL 46' PAVARD 6 - Per tutto il secondo tempo gode di una qual certa libertà e la sfrutta crossando palloni interessanti. Le rare volte in cui il Torino lo sollecita si fa trovare al suo posto.
ACERBI 6,5 - L'unico momento in cui perde di vista Zapata è dopo il caos creato da Bisseck che mette fuori gioco anche lui. Per il resto controlla bene il colombiano, soprattutto quando rimane da solo in attacco dopo l'uscita di Adams. Si toglie anche lo sfizio di mettere sulla testa di Thuram il pallone del momentaneo 2-0 e di divorarsi il possibile 4-1 che avrebbe privato sé stesso, i compagni e il pubblico interista di un finale sull'attenti.
BASTONI 7 - Sarebbe un difensore, ma dopo l'espulsione di Maripan decide di indossare l'elmetto e prendere a testate il lato destro del Torino. E tra un'incursione palla al piede e l'altra, mette sulla testa di Thuram il primo cioccolatino scartato dal francese, per poi liberare Acerbi in occasione del raddoppio. Se c'è da combattere su un pallone vagante, non leva mai la gamba. DALL'81' DE VRIJ SV.
DARMIAN 6 - Si presenta con due cross fuori misura, il secondo che impoverisce una giocata tecnica strepitosa di Calhanoglu. Non va meglio neanche quando prova a calciare in porta. Però rispetto al solito, pur con Bisseck a propulsione anteriore, frequenta con costanza la metà campo avversaria creando non pochi grattacapi con le sovrapposizioni. Atleticamente in gran spolvero. DAL 69' DUMFRIES 6 - Corre e fa a sportellate, vince e perde duelli. In pratica entra subito nel mood della partita.
FRATTESI 6 - Nonostante l'ardore con cui si getta negli ultimi 20 metri, non riesce a trovare molti spazi per far male come a Udine. Anche perché ora gli avversari se lo aspettano e gli tengono addosso più di un occhio. Tende a nascondersi tra le pieghe della partita, ma quando riemerge recupera diversi palloni e li ripulisce per affidarli a chi di dovere. Più quantità che qualità.
CALHANOGLU 7 - Prestazione totale, sotto tutti i punti di vista. Oltre a certe perle che lasciano di stucco i presenti, getta nella mischia tutto il suo animus pugnandi andando a riprendersi più di un pallone finito in zona franca. Se i compagni non sanno cosa fare del pallone, lui è lì al loro fianco pronto a ricevere e a trasformarlo in qualcosa di utile. Sente il piede rovente e ci prova più di una volta, senza fortuna ma con tanti applausi. Provoca senza accorgersene il rigore che rianima il Torino.
MKHITARYAN 6,5 - In evidente crescita. Dopo la confortante prestazione contro la Stella Rossa, spiega perché Inzaghi continui a schierarlo esentandolo dal turn over. La giusta dose di qualità nella costruzione della manovra ma anche molti movimenti di rara intelligenza per chiudere preventivamente gli spazi ai granata su potenziali ripartenze. A inizio ripresa impedisce un contropiede potenzialmente letale. DAL 77' ZIELINSKI SV.
DIMARCO 6,5 - Se è da sinistra che l'Inter costruisce la maggior parte dei pericoli per il Torino (e i due gol di Thuram) è anche per la costanza con cui sale su quella corsia, costringendo Pedersen a seguirlo e liberando di conseguenza spazi per Bastoni, Mkhitaryan e Acerbi. Solita vagonata di palloni messi in area, sempre diversi: bassi, alti, a mezza altezza. Ce n'è per tutti, con sgroppate fino al 96'.
MARTINEZ 6 - Si capisce dopo pochi minuti che è in una delle sue serate complicate, perché fatica a trovare spazi e le poche volte in cui vede la porta non ottimizza nel modo ideale. Prova come sempre a rendersi utile col carattere, pressando e cercando, spesso con successo, di recuperare palloni. Suo malgrado agevola la terza rete di Thuram con un colpo di testa troppo centrale. Molto lavoro sporco.
THURAM 8,5 - A questo punto viene da pensare che Maripan avesse sognato la notte precedente ciò che sarebbe accaduto al Meazza, indi per cui abbia provato ad azzoppare Thuram a inizio partita. Fallita la missione e sacrificio sprecato, ecco che il francese, salvata la caviglia, decide di zittire chi gli faceva notare che non segnava da troppo tempo: hat-trick, pallone a casa, Torino al tappeto e prevedibili contenuti social esaltanti nelle prossime ore. Come direbbe Manuel Agnelli da X Factor: standing ovation. DAL 69' TAREMI 6 - Diverse buone iniziative, è prezioso con la sua intelligenza calcistica quando bisogna far muovere rapidamente il cronometro. Ma la rete sbagliata da due passi grida vendetta.
ALL. INZAGHI 6,5 - L'espulsione sacrosanta di Maripan agevola il piano tattico, perché costringe il Torino ad abbassarsi permettendo ai braccetti di alimentare la spinta sulle fasce. L'Inter gioca bene e crea tante opportunità ma come succede troppo spesso spreca e viene punita alla prima disattenzione. Nella ripresa l'onda d'urto sui granata si traduce nella terza rete che sulla carta dovrebbe chiudere i discorsi, ma l'ennesimo svarione costa un finale d'ansia. C'è da lavorare molto sulla concentrazione, anche stavolta se n'è avuta la conferma.
TORINO: Milinkovic-Savic 6, Walukiewicz 5,5, Coco 5, Maripan 4,5, Lazaro 5,5 (dal 67' Vojvoda 6), Gineitis 6 (dal 56' Ilic 6), Ricci 6 (dall'82' Vlasic 6), Linetty 6, Pedersen 5,5, Adams 5,5 (dal 32' Masina 6), Zapata 6,5 (dall'83' Karamoh sv). All. Vanoli (Godinho) 5,5
ARBITRO: MARCENARO 6 - Abisso gli tende una mano quando gli fa notare che Maripan non è da ammonizione ma da cartellino rosso. Concede senza indugio il rigore, anche se Masina tende a lasciarsi cadere al minimo contatto. Però non è un errore da matita rossa fischiare.
ASSISTENTI: Giallatini 6 - Bercigli 6
VAR: Abisso 6,5