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Inter-Udinese, le pagelle - Mkhitaryan jugadorazo, Dumfries ha due meriti. DD33 salvavita

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 5,5 - Mancava dal campo da parecchio tempo e a sorpresa Inzagi lo ripropone titolare in una partita non semplice, almeno sulla carta. Ahilui, come gli accadeva fino all'avvicendamento con Onana prende gol al primo tiro in porta, rinfrescando pessimi ricordi tra i tifosi. Poi, chiaramente, giusto sottolineare come Lovric la piazzi proprio bene. Brividi per una mancata comunicazione con Acerbi.

DARMIAN 5,5 - Riproposto braccetto di difesa, stavolta non si erge a salvatore della patria rimanendo molto sulle sue per lasciare campo a Dumfries e Barella. Rimedia un giallo per scarso tempismo e sul contropiede del pareggio, non poitendosi sdoppiare, sceglie di seguire Beto lasciando libero Lovric, intervenendo tardi sul destro vincente. DAL 46' D'AMBROSIO 7 - Spirito da trascinatore, si mette subito a disposizione della squadra e partecipa tanto alla spinta sulla destra, guadagnando anche diversi falli, vestendosi da salvavita due volte su ripartenze potenzialmente letali del velocissimo Beto e mandando in gol Lautaro.

ACERBI 6,5 - Agente di sicurezza con spirito avventuriero. Aggiunge anche Beto alla lista dei centravanti messi nel taschino, e poco importa se il portoghese vanti mezzi fisici e atletici non indifferenti. A questo (e a un paio di imprecisioni) aggiunge più di una folata nella metà campo friulana, compreso un colpo di testa parato da Silvestri.

BASTONI 6,5 - Primo tempo molto soddisfacente, con attenzione e cura della fase difensiva e tanta spinta a sinistra dove il dialogo con Dimarco funziona bene. Nella ripresa l'andirivieni inizia a farsi sentire e perde un po' di lucidità, imponendosi delle pause per rifiatare. Nonostante ciò non molla di un centimetro finché ne ha.

DUMFRIES 6 - Non la sua miglior versione, fatica a trovare spazi e gestisce male una ripartenza in avvio. Le tante panchine iniziano a pesare sulle sue gambe. Ha comunque il merito non da poco di credere su quel pallone vagante che porta al fallo di Wallace e al rigore del vantaggio nerazzurro, nonché di opporsi al tiro di Success che sapeva di sentenza. In ritardo sulla ripartenza che porta alla rete di Lovric perché lanciato verso l'altra porta. Udogie lo mette alla prova duramente.

BARELLA 6,5 - L'esperienza di Genova gli ha fatto bene, pur se in un clima a tratti elettrico (in modo anche ingiustificato) non perde mai il controllo e incanala nella corsa e nei contrasti l'agonismo che gli passa dalla testa. Nel caos è tra quelli che escono palla al piede e ovviamente non smette mai di accelerare in entrambe le metà campo. Peccato per qualche giocata imprecisa ampiamente alla sua portata, ma è davvero ovunque anche nel recupero.

BROZOVIC 6 - Dalla quantità di palloni sporchi che ripulisce e mette a disposizione dei compagni sembra ina pianta in piena fotosintesi clorofilliana. Anzi, brozofilliana. Un ritorno incoraggiante da titolare, ci si era quasi dimenticati della sua importanza a centrocampo per l'economia di gioco dell'Inter e lui, pur non esponendo il vestito migliore (calo evidente all'ora di gioco con palla persa sanguinosa...), lascia un post it sul rettangolo di gioco. Da rivedere il prima possibile. DAL 66' CALHANOGLU 6,5 - Porta freschezza e qualità al centrocampo, innescando l'azione che vale il 2-1. Sicuramente durante il giorno la sua testa purtroppo è altrove, ma in campo fa tutto il necessario.

MKHITARYAN 7 - Neanche con il ritorno di Brozovic può godere di un turno di riposo, evidentemente sta bene e può fare la sua parte. Che poi è sempre la solita: corsa, palleggio, inserimenti e chiusure difensive, con qualche ombra dovuta a giocate non proprio precise e a scelte rivedibili. Non è brillante come in altre circostanze, eppure aggrappandosi a un talento smisurato riesce a essere determinante con una volée da applausi. Jugadorazo. DALL'84' GAGLIARDINI SV.

DIMARCO 6,5 - A difesa schierata Ehizibue gli sta incollato come un'auto che vorrebbe sorpassare un trenomerci su un'unica corsia. Questo lo obbliga ad approfittare di ogni situazione di ripartenza per farsi trovare dai compagni, eventualità anche frequente visto l'atteggiamento molto spensierato dell'Udinese. Peccato che troppe volte i compagni non riescano a servirlo con i tempi giusti, ma quando Calhanoglu lo innesca mette sul destro di Mkhitaryan il pallone del secondo vantaggio. DAL 79' GOSENS SV.

DZEKO 6 - Lascia umilmente il palco a Lukaku, con il quale raramente occupa la stessa porzione di verde. Si abbassa per ricevere e smistare, prova a dialogare con il belga per rafforzare la certezza di Conte che li voleva assieme nell'estate 2019. Risultati non esaltanti, soprattutto perché il bosniaco attacca poco l'area anche se si fa apprezzare per altri intangibles.

LUKAKU 6,5 - Che non sia il giocatore devastante del primo biennio era una sensazione piuttosto chiara, ma l'errore dal dischetto dopo il 12 su 12 con cui aveva salutato è la marca da bollo sul documento. Per fortuna gli va di c..., perché i friulani invadono l'area prima del dovuto e lui può riscattarsi, tornando al gol in Serie A dopo l'esordio di Lecce. Altro step incoraggiante, corre, detta ilo passaggio, sportella con i centrali avversari e si fa cercare e trovare. DAL 66' MARTINEZ 6,5 - Ingrana subito andando in battaglia contro i centrali avversari e giocando di sponda con i compagni. Poi torna improvvisamente quello di Genova divorandosi la rete della serenità a tu per tu con Silvestri, ma quando i vaffa dei tifosi non lo hanno ancora raggiunto rimedia e mette la sua prestyigiosa firma sulla partita.

ALL. INZAGHI 6,5 - Messo continuamente sulla graticola, sfida la pazienza dei tifosi riproponendo Handanovic in porta. Al cambio tra i pali, aggiunge un pizzico di turn over scientifico in vista della Champions League. L'Inter gioca bene, mette alle corde spesso e volentieri l'Udinese e concede poco, però casca nei soliti errori tecnici (una vagonata di azioni gettate al vento per imprecisione) che permettono agli avversari prima di pareggiare, poi di creare scompiglio in contropiede negli ultimi 20 metri. Dal possibile gol dell'1-2 arriva pochi secondi dopo quello del vantaggio: un segno del destino per una svolta? Nel dubbio, si prende e si porta a casa questa vittoria tutt'altro che semplice. Tocca le corde giuste per ottenere la risposta attesa.



UDINESE: Silvestri 6, Becao 6, Bijol 6, Ebosse sv (dal 17' Masina 5,5), Ehizibue 6, Pereyra 6 (dal 75' Samardzic sv), Walace 5,5, Lovric 6,5 (dal 75' Arslan sv), Udogie 6,5, Thauvin 6 (dal 61' Success 5), Beto 5,5 (dal 76' Ebosele sv). All. Calori 6



ARBITRO: DIONISI 5,5 - Più di un dubbio sulla manata di Udogie che sbilancia Barella a tu per tu con Silvestri, ma non intervenire sulla cappottata di Walace ai danni del povero Dumfries è da matita blu: lo vede tutto lo stadio tranne lui. Punisce col doppio giallo lo screzio Lukaku-Masina, bastava redarguirli. Riesce comunque a condurre in porto la nave senza troppi sbalzi.
ASSISTENTI: Carbone 5,5 - Giallattini 5
VAR: Abbattista 6


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