Inter-Verona - Bravi Bonazzoli e Camara, Rocca leader
L'Inter di Stefano Vecchi conquista il Torneo di Viareggio edizione 2015, battendo in finale il Verona per 2-1. Decisivo il gol di Gyamfi nel finale, succcesso meritato per i giovani talenti del settore giovanile nerazzurrro. Di seguito le pagelle della finale:
RADU 6 - Non imputabile sul col di Cappelluzzo, il resto è ordinaria amministrazione fino alla quasi saponetta che deve controllare in più tempi su un pallone alto nel finale.
GYAMFI 6,5 - Rischia nel primo tempo per un braccio sul cross di Tentardini, però complessivamente tiene bene il campo. Nella ripresa patisce l’ingresso di Miketic che lo punta e lo mette in difficoltà. Poi, sul tramonto della partita, smentisce la qualità dei suoi piedi trovando un gol da applausi e meritandosi l’etichetta di match winner.
SCIACCA 6,5 - Compie il suo dovere e guida con essenzialità la retroguardia, senza badare troppo all’eleganza e con il piglio giusto. Poi, in 60 secondi passa dalle stelle alle stalle: Gollini gli nega il gol con un tuffo da copertina e nell’altra area partecipa all’amnesia difensiva sul gol di Cappelluzzo. Si rialza con personalità.
YAO 6 – Non particolarmente ‘pulito’ nelle giocate, si concede qualche sbavatura come quando si fa prendere in mezzo a due maglie bianche in occasione del pareggio del Verona. Ma tutto sommato porta a casa la pagnotta arginando bene il pericoloso Fares.
DIMARCO 6 - Primo tempo da terzino, per permettere a Rocca di avanzare con serenità. Ripresa più da esterno alto, condita da un paio di tentativi dalla distanza sena fortuna. Involontario protagonista del pareggio: Mazzoleni lo pesca in fallo (dubbio) e da lì nasce il gol di Cappelluzzo (DALL’83’ MIANGUE SV).
PALAZZI 6,5 - Gioca come sempre a tutto campo, dedicandosi sia alla fase difensiva sia a quella offensiva. Non a caso, ci prova più di una volta dalla distanza e l’apice arriva al 74’, quando Gollini respinge in volo un destro carico di speranze.
GNOUKOURI 6 - Si esibisce davanti alla difesa per dare geometrie alla manovra offensiva. Ma non è in serata brillante e fatica a partecipare attivamente alla manovra. Qualche bella giocata e poco più, ma tiene la posizione e questo conta (DAL 91’ STEFFE’ SV).
ROCCA 6,5 – Una sorta di leader silenzioso, lavora in fase di ripiegamento e non rinuncia mai a spingere quando serve una mano dal centrocampo. Per due volte, in particolare la seconda, Gollini gli nega due volte la rete su punizione, ma quando respinge il suo ultimo tentativo trova Gyamfi pronto al tap-in storico.
CAMARA 7 - Nel primo tempo fa impazzire Tentardini, che chiede soccorso ai compagni per arginarlo. Una sorta di scheggia impazzita a cui manca proprio l’ultimo guizzo per essere efficace. Nella ripresa, quando le energie della squadra si riducono, soffre di solitudine e tende a eclissarsi, tornando prepotentemente alla ribalta nel finale.
BONAZZOLI 7 - Neanche un minuto e stronca le aspettative del Verona con un gol da avvoltoio sull’errore di Rossi. Aveva il peso della responsabilità sulle spalle, lo ha retto con personalità e non si è mai risparmiato. Chiude con 5 reti, da capocannoniere del torneo. Il futuro è suo, si spera a Milano.
VENTRE 6 - Titolare a sorpresa, alimenta con efficacia la pericolosità offensiva nerazzurra sulla sinistra: dribbling e accelerazioni che creano problemi a Boateng e Guglielmini. Però tende a un narcisismo che con il tempo lo porta a uscire dalla contesa (DAL 65’ BALDINI 6,5 - Entra in una fase non semplice per l'Inter ma garantisce costante presenza sulla sinistra, anche nel finale votato all'attacco. Non era al meglio, altrimenti avrebbe giocato titolare).
ALL. VECCHI 7 – Vero, come lui stesso ha ribadito, che raccoglie il lavoro di chi nel settore giovanile ha cresciuto questi ragazzi. Ma lui li ha messi ancora una volta in campo con sapienza e, pur rinunciando al suo miglior difensore e al suo miglior centravanti, porta a casa il trofeo. I giocatori hanno talento, ma se sanno cosa fare in campo è merito dell’allenatore.