Inter-Wolfsburg - Kovacic e Juan bocciati. Palacio ci prova
CARRIZO 6 - Puntuale su Dost in uscita al 9', attento su Caligiuri al 37'. In mezzo, il tentativo disperato di negare il gol all'italo-tedesco. Commette qualche imprecisione, ma fa il possibile per proteggere la propria rete anche dalle distrazioni dei compagni. Peccato per il gol di Bendtner allo scadere: è il primo portiere a farlo segnare in terra italiana...
CAMPAGNARO 5 - Non è in campo per attaccare Rodriguez e non lo fa praticamente mai. Suo compito è fare attenzione agli esterni offensivi garantendo copertura, ma dorme sul lancio per De Bruyne da cui nasce il vantaggio dei tedeschi. Non offre mai la sensazione di sicurezza richiesta da uno con tanta esperienza (DAL 68' D'AMBROSIO 5,5 - Entra nel momento di maggior spinta dell'Inter e per lui è un bene, ma sfrutta poco la libertà di cui a tratti gode).
RANOCCHIA 5,5 – Balbetta anche lui dietro, giocare così alto lo mette in difficoltà, anche se l'insicurezza dell'altra metà della coppia di centrali gli complica ulteriormente il lavoro. Però è attento e limita più che può il numero di imperfezioni.
JUAN JESUS 4 - Spiace dirlo, ma adesso è il momento che si sieda per un po'. Troppe volte la squadra ha pagato a caro prezzo le sue disattenzioni, anche oggi la musica non cambia: male nell'azione che manda in porta Dost al 9', peggio in quella che porta al vantaggio di Caligiuri: dov'era con due maglie bianche davanti a Carrizo? Inaffidabile all'ennesima potenza.
SANTON 5,5 - Alterna giocate intelligenti a distrazioni difensive che lasciano praterie sulla sua corsia, anche a causa delle uscite fuori tempo di Juan, che dovrebbe coprirgli le spalle. Apprezzabili un paio di sgroppate centrali per spezzare la prima linea difensiva del Wolfsburg: se nessuno si muove, ci si mette in proprio.
GUARIN 5 - Inizia bene, col piglio giusto. È aggressivo e tiene la posizione, purtroppo troppo bassa per sfruttare le sue qualità. Poi però dopo il gol di Caligiuri si spegne e torna in pista prima del 45', quando la sorte gli mette sul piatto d'argento il pallone dell'1-1, sprecato addosso a Benaglio da zero metri. Nella ripesa, dopo una ventina di minuti di apatia, la rete di Palacio lo risveglia, ma sempre nell'ambito del caos.
MEDEL 6 - L'unico con le idee chiare in mediana. Corre e gioca facile, quello che servirebbe in una serata del genere. Pressa alto, a volte anche troppo visto quello che c'è alle sue spalle. Ma non può sdoppiarsi anche volendo. Si concede un solo, grave errore al limite della sua area, ma per fortuna gli va di lusso.
HERNANES 6 - Il suo inizio è incoraggiante per tutti, costringe Benaglio al primo salvataggio già al 4'. Corre e si sbatte, ma si concede anche troppe pause, giocando in un ruolo non suo. Nella ripresa va a fare il trequartista, ha un paio di opportunità ed è bravo a servire l'assist a Palacio per il pareggio.
KOVACIC 4,5 - Il suo gioco è come la melodia di un carillon: all'inizio l'apprezzi anche, ma poi diventa monotona e a tratti fastidiosa. Doveroso sottolineare che agisce fuori posizione, ma può essere una giustificazione? Ci prova due volte da fuori nel primo tempo, ma è troppo poco per uno con la sua tecnica. Esce tra i fischi, per la prima volta (DAL 55' KUZMANOVIC 6 – Il suo ingresso dà ordine al centrocampo, perché il serbo sa cosa fare. Si propone anche come attaccante aggiunto durante i tentativi disperati nel finale).
PALACIO 6,5 – Corre e si danna l'anima alla ricerca di un po' di luce, che ci sarebbe anche se una volta ricevuta palla qualcuno gli dettasse il passaggio. Il Wolfsburg, che non sembra fenomenale dietro, lo costringe ad allargarsi e così ne limita la pericolosità. Ha il merito quanto meno di risvegliare il pubblico con la rete dell'1-1 e di darsi da fare fino all'ultimo.
ICARDI 6 – Per il primo tempo meriterebbe anche un voto più alto. È l'unico a cercare con insistenza la porta e si muove con intelligenza anche lontano da essa. Purtroppo per lui Benaglio non è a Milano per scattare fotografie. Nella ripresa esce di scena lentamente.
ALL. MANCINI 5 - La scelta di puntare sul 4-2-3-1 (o 4-4-2) senza avere addirittura a disposizione l'unica ala vera e con tre giocatori fuori ruolo si rivela suicida. Non a caso dopo il primo tempo sciagurato, soprattutto difensivamente (perché insistere a tenere alta una retroguardia che vive nell'insicurezza?), torna al classico 4-3-1-2 e richiama in panca il suo fallimento principale, Kovacic. Vero che il materiale a disposizione non cambia dall'oggi al domani, ma sperimentare in serate così delicate anche no.
WOLFSBURG: Benaglio 7, Trasch 6, Knoche 6,5, Klose 6, Rodriguez 6, Guilavogui 6,5, Luiz Gustavo 7, Vieirinha 5,5 (dall'85' Arnold sv), De Bruyne 7, Caligiuri 6,5 (dal 73' Perisic 5,5), Dost 5,5 (63' Bendtner 6,5). All. Hecking 6,5
ARBITRO: CLATTENBURG 5,5 - Dire che arbitra all'inglese è usare un eufemismo. Lascia correre molto, anche troppo. Di fronte a tackle piuttosto ruvidi a volte neanche interviene e sbaglia. Estrae solo tre cartellini, due dei quali nel garbage time. Ma non incide sull'andamento del match.
ASSISTENTI: Beck 6 - Collin 6
ASSISTENTI DI PORTA: Taylor 6 – Friend 6