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Juve-Inter - Skriniar e Miranda insuperabili, Borja Valero incalcolabile

di Fabio Costantino

HANDANOVIC 7 - Pochi minuti e deve salvare su Mandzukic da pochi passi. Non lo sa ancora, ma quello sarà solo il primo episodio di un duello che durerà tutti i 90 minuti, vinto sempre dal portiere sloveno. Una sicurezza, mantiene la porta inviolata anche allo Stadium.

D'AMBROSIO 6 - Partita parecchio complicata per lui, che spesso si trova a dover frenare la vena offensiva di un onnipresente Mandzukic. Talvolta gli lascia troppo spazio, ma nella ripresa riesce ad anticiparlo negandogli un gol che sembrava già fatto. Poco propenso alla spinta, resta ancorato nella sua metà campo ma quando si affaccia crea disagio ad Asamoah.

SKRINIAR 6,5 - Neanche il caotico Allianz Stadium gli mette soggezione. Sia in fase di palleggio sia di cura difensiva sbaglia poco o nulla, confermandosi un veterano nel corpo di un 22enne. Higuain deve stargli lontano per ricevere palloni giocabili e quando c'è da mettere il fisico lo slovacco non si tira indietro.

MIRANDA 6,5 - Personalità allo stato puro, per uno che di partite come queste ne ha giocate parecchie. Attento su Higuain, si fa sempre trovare al posto giusto anche quando bisogna dare appoggio ai compagni sotto pressing. Un punto di riferimento.

SANTON 5,5 - Cuadrado è un pessimo cliente soprattutto in serate in cui la mette in mezzo con precisione. Di riffa o di raffa cerca di fare del suo meglio per tamponarlo, concedendogli però qualche metro di troppo. Davanti utile solo in appoggio, senza alcun guizzo. Esce per infortunio dopo essersi meritato un'ammonizione (DAL 63' DALBERT 6 - Mossa a sorpresa, non gli tremano le gambe al momento di tornare in campo e sa anche rendersi utile alla causa, nonostante i tentativi di blitz di Cuadrado).

BORJA VALERO 6,5 - L'epicentro della manovra nerazzurra, tocca così tanti palloni che per avere il dato conclusivo serviranno un paio di giorni. Allegri ordina ai suoi di pressarlo per indurlo all'errore, come se fosse così semplice. Fa tendenzialmente la cosa giusta mostrando una serenità che in serate del genere non è da tutti. 

VECINO 6 - Un po' imbottigliato nel traffico della metà campo, tende a giocare più palloni indietro che davanti. Poco intraprendente, senza spazi non riesce a sfruttare la propria falcata e a ciò si aggiunge chiaramente la richiesta di Spalletti di non esagerare con gli inserimenti.

CANDREVA 5 - Asamoah non è propriamente un arcigno marcatore e deve richiedere l'aiuto dei compagni per togliergli metri davanti. Con la sua zona intasata diventa un giocatore normale e persino la ricerca del cross è piuttosto complicata. Preferisce giocare semplice, ma per il suo carattere è delittuoso (DAL 69' GAGLIARDINI 6 - Entra e fa la sua parte di tamponamento in un momento in cui i compagni stanno facendo fatica).

BROZOVIC 6 - In un contesto di prevedibilità assoluta, è l'unico che muovendosi tra le righe riesce ad alterare gli equilibri difensivi della Juventus. Peccato però che non sfrutti come dovrebbe i suoi movimenti, sbagliando o rinunciando alla giocata chiave. Cala nella ripresa, quando la fatica gli annebbia il cervello.

PERISIC 5,5 - Serata magra dalla metà campo in su. Dietro dà una mano a Santon inseguendo senza mezzi termini lo sgusciante Cuadrado. Ma davanti, pur avendo di fronte il non certo insuperabile De Sciglio (col raddoppio del colombiano), pecca di eccessiva timidezza e commette anche errori tecnici non da lui. Nel finale potrebbe incidere di più.

ICARDI 5 - Dopo tanti banchetti, incappa in una di quelle serate in cui tende a diventare un ectoplasma. Benatia lo controlla bene e si limita a spendere solo un giallo. Il resto lo vede protagonista solo di tanta corsa in pressing sui centrali bianconeri e nulla più (DALL'85' EDER SV).

ALL. SPALLETTI 6,5 - La sua squadra soffre, ma costringe per lunghi tratti della gara la Juventus a chiudersi nella sua metà campo. E non è da tutti. Certo, come a Napoli i suoi potrebbero provarci di più, ma alla fine dalla ruota esce un altro 0-0 che certifica le parole del tecnico in tempi non sospetti: "Chi vorrà batterci dovrà sudarsela". E la Juve non ce l'ha fatta.


JUVENTUS: Sczezny 6, De Sciglio 6, Benatia 6,5, Chiellini 6,5, Asamoah 6, Cuadrado 7, Khedira 5,5 (dal 75' Dybala sv), Pjanic 6,5 (dall'85' Bentancur sv), Matuidi 6, Higuain 5, Mandzukic 6,5. All. Allegri 6


ARBITRO: VALERI 6,5 - Unico dubbio, il braccio di Benatia che blocca in area di rigore un sinistro di Icardi. Il silent check lo invita a continuare, eppure i replay qualche perplessità la lasciano. Ma c'è il VAR, quindi va bene così. Fischia molto ed equamente, distribuendo cartellini in modo copioso ma sapiente.

ASSISTENTI: Giallatini 6 - Dobosz 6


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